Teologo luterano (Wittemberg 1514 - Königsberg 1571). Discepolo di Lutero e di Melantone, fu di tendenze rigide, per cui fu allontanato da Arnstadt (Turingia) ove era sovraintendente; lo fu poi di Gottinga [...] (1544) e nel 1568 divenne vescovo di Samland. Ebbe dispute coi riformatori più in vista ...
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Teologo luterano (Augusta 1488 - Saalfeld 1560), in relazione con Fr. v. Sickingen; si recò nel 1524 a Wittenberg e con la sua conoscenza dell'ebraico aiutò Lutero nella traduzione della Bibbia; parroco [...] (1517) e "superintendente" (vescovo, 1528) a Saalfeld (Turingia), polemizzò con Osiandro e G. Major ...
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Teologo luterano (Lebus, Potsdam, 1493 - Lubecca 1567); dapprima francescano a Rostock, passò poi al luteranesimo; predicatore a Rostock (1528) e a Lubecca (1534), sottoscrisse (1556) la Confessione di [...] Vestfalia. Compose, contro cattolici e calvinisti, la formula di Lubecca (1560) e la Protestatio contra Synodum Tridentinum (1561) ...
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Teologo e filologo luterano (n. Greiz 1835 - m. 1912). Studiò i detti extracanonici di Gesù, tentandone una ritraduzione in ebraico, in cerca di quello che sarebbe stato il "vangelo primitivo" fonte dei [...] sinottici (Agrapha, 1889; Die Logia Jesu, 1898; Der Paulinismus und die Logia Jesu, 1904) ...
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Teologo luterano (Lichtenfels sul Meno 1490 - Gotha 1546). Lottò in favore della Riforma, i cui principî divulgò con successo a Gotha (1524) e poi ad Annaberg e a Lipsia, dopo la morte del duca Giorgio [...] di Sassonia. Autore d'una Historia reformationis (1540) ...
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Teologo e scrittore luterano (Herrenberg 1586 - Stoccarda 1654), nipote di Jakob. Nel romanzo utopistico Rei publicae christianopolitanae descriptio (1619) delineò un ampio disegno di realizzazione delle [...] norme evangeliche. Fu attratto dalla mistica di J. Arndt, si occupò di scienze occulte e col dramma Turbo ("il cavaliere errante dello Spirito", 1616), introdusse nella letteratura tedesca il tema "faustiano" ...
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Teologo e mistico luterano (Edderitz, Anhalt, 1555 - Celle 1621); sviluppò in maniera quasi esclusiva gli elementi mistici della dottrina di Lutero, unendoli a motivi che trasse dai mistici tedeschi ma [...] anche da s. Bernardo e da altri teologi cattolici, nell'opera più nota, Vier Bücher vom wahren Christentum (1605), ponendo così i germi del pietismo ...
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Teologo luterano (Waiblingen 1528 - Tubinga 1590), spesso detto Schmiedlein (lat. Fabricius) dal mestiere paterno, o il "secondo Lutero" per l'energia con cui specialmente come professore e cancelliere [...] dell'università a Tubinga (dal 1561), si adoperò per la diffusione, l'organizzazione e l'unità teologica del luteranesimo. Redasse la "Formola sveva di Concordia" (Schwabische Konkordie, 1574) e collaborò ...
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Teologo luterano (Eisleben 1531 - Meissen 1579); studiò e insegnò Nuovo Testamento a Wittenberg, ma, per la posizione incerta tra seguaci di Melantone ("filippisti") e di Flacio Illirico, si ritirò a Meissen [...] come consigliere del concistoro e collaborò alla redazione degli irenici e anodini "articoli di Torgau"; sconfitti i filippisti, tornò a Wittenberg, ma spiacque a rappresentanti della stretta ortodossia ...
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Teologo ed educatore luterano (Lubecca 1663 - Halle 1727). Insegnò all'univ. di Halle; abbracciò le dottrine di Ph. J. Spener e contribuì a diffondere il pietismo al di là della cerchia strettamente teologico-ecclesiastica; [...] svolse instancabile opera di educatore e di fondatore di istituzioni scolastiche (ancor oggi viventi col nome di Franckesche Stiftungen). Fu anche uno dei primi cultori dello studio filologico della Bibbia ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...