BIANCOLINI, Pietro Giovanni
Antonio Rotondò
Non si conosce l'anno della nascita di questo eretico modenese del sec. XVI. Nei molti processi dell'Inquisizione nei quali ricorre il suo nome e si danno [...] le argomentazioni tortuose e i termini sfumati di cui il canonico regolare si era servito per inculcare il punto di vista luterano sulla fede e sulle opere; ma indicava anche la necessità della pratica nicodemitica, con la quale il B. coprirà sempre ...
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BAURA, Andrea
Franco Gaeta
Frate agostiniano, presente al capitolo generale dell'Ordine tenuto a Venezia nel 1519, cominciò a far parlare di sé dopo una serie di prediche tenute a Venezia nel 1520, [...] di palazzo Loredan, nel quale aveva violentemente attaccato il pontefice e la corte romana. La sua propensione per Lutero è attestata dal Sanuto, che forse riecheggia preoccupazioni per la diffusione in Venezia di scritti e dottrine eterodosse ...
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ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] l'incarico di ottenere la piena applicazione dell'editto di Worms. Il Chieregati solo il 10 dicembre poté affrontare il problema luterano e il 3 genn. 1523 lesse le istruzioni papali a lui dirette e un breve alla dieta, rinnovando le richieste del ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] da loro conclusa si impegnarono ad osservare l'editto di Worms e a prendere misure comuni contro i seguaci di Lutero nei loro territori. Nelle deliberazioni del convegno di Ratisbona si scorge già la volontà di promuovere una riforma cattolica oltre ...
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BOLOGNESI, Ambrogio
Silvana Menchi
Nacque a Palermo nel 1507 da un Giovanni muratore, originario della regione di San Marino, e da una Caterina, di cui ignoriamo il casato. Nel 1525, quando lasciò la [...] , insegnante nello stesso convento del quale il B. divenne priore, condannato nel 1546 ad essere murato vivo quale luterano ostinato) valgono forse a spiegare la particolare sensibilità dell'agostiniano per la questione del rapporto tra volontà e ...
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Editoria
Nelle arti grafiche, l’operazione che permette, mediante l’adeguata utilizzazione degli spazi fra caratteri e segni, e, in altezza, delle interlinee di spaziatura, di ottenere la giustezza prevista [...] che a questa cooperi la fede e la libera scelta di tendere a Dio.
A motivi paolini e agostiniani intende riallacciarsi Lutero: se, come scrive s. Paolo, «l’uomo è giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della legge» (Romani 3, 28) e ...
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GUERRIERI, Basilio
Mario De Gregorio
Nacque a Chiusdino, presso Siena, da Tommaso, probabilmente all'inizio del XVI secolo. Fu a lungo al servizio della Balia senese come barbiere (barbitonsor). Testimonianze [...] agostiniani sostenuta, nel 1545, da Dionisia Rocchi, e verso i domenicani del convento di S. Spirito.
Riconosciuto come luterano dallo stesso Orlando Marescotti in una lettera alla Balia del 25 nov. 1545 da Bruxelles (che denunciava apertamente come ...
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Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] di vista confrontare da una parte quanto scrivevano sulla guerra contro i turchi teologi tra loro diversi come Erasmo da Rotterdam, M. Lutero e F. de Vitoria e dall'altra i consiglieri che hanno ispirato quel documento che è l'Epistola apologetica di ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] ’ sulla scena europea.
Le parole di Machiavelli sulla regola di riforma delle religioni furono scritte mentre la protesta di Lutero muoveva i suoi primi passi. Non tenevano dunque conto di essa né delle dinamiche politiche e religiose da essa avviate ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] Wittenberg. Andreas Osiander (1498-1552), che seguì la stampa dell'opera di Copernico, era anch'egli un teologo luterano. Vero è che Osiander si premurò di cautelare l'eliocentrismo dalla censura teologica inserendo nel De revolutionibus una lettera ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...