Umanista (Homberg, Assia, 1470 o 1471 - Gotha 1526). Da un periodo di studî in Italia (1495-1502) tornò in patria con il dottorato in diritto, conseguito a Bologna, e una profonda cultura filosofica d'impostazione [...] l'essenza del Cristianesimo nella vita morale, scorgeva la rivelazione divina presente in tutte le religioni. Dapprima vicino a Lutero, se ne allontanò (1521) come tanti altri umanisti, preoccupato dalla violenza e dagli sviluppi che assumeva in ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] di "cantico", come avviene in analoghe espressioni ebraiche, e quindi a "eccellentissimo cantico" e simili (cfr. in tedesco, dopo Lutero, Das Hohelied); è perciò erronea l'opinione di alcuni antichi (Ibn ‛Ezrā e altri), che interpretano l'espressione ...
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VIGNAUX, Paul
Storico della filosofia, nato a Péronne, Somme, il 18 dicembre 1904. È succeduto a Et. Gilson come direttore di studi (storia delle teologie medievali) all'Ècole pratique des hautes études [...] del Medioevo, in particolare in Giovanni da Ripa e Gabriel Biel, di cui ha indicato l'influenza su Lutero; ha accentuato i suoi interessi per i problemi della filosofia della religione insistendo nella stretta connessione fra problematica filosofica ...
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NORDHAUSEN (A. T., 53-54-55)
Elio Migliorini
Città della Turingia settentrionale (nel distretto di Erfurt della Sassonia prussiana), posta presso le pendici meridionali del Harz, a 190 m. s. m., sul [...] . Il centro è occupato da una piazza dove sono il municipio, la chiesa di San Nicola e la fontana di Lutero. Le antiche fortificazioni sono state trasformate in una bella strada. Data la favorevole posizione commerciale vi si è sviluppata l'industria ...
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BOCCELLA (Buccella, Buccelli), Enrico
Adriano Prosperi
Nacque a Lucca tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Ambrogio, dottore di legge. Seguendo l'esempio paterno e, in genere, la tradizione [...] Si tratta però di una "fraterna correctio", come più volte ripete, con la quale, pur dimostrando l'erroneità delle affermazioni di Lutero e dei suoi seguaci, si mostrerà il modo in cui, se si avrà una resipiscenza dei luterani, il concilio universale ...
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Scrittore svizzero di lingua italiana (n. Bedretto, Ticino, 1928 - Lugano 2016), cugino di Giorgio. Ha studiato alle università di Zurigo e di Milano, laureandosi in lettere e dedicandosi poi all'insegnamento [...] , e ha pubblicato alcune raccolte poetiche: Concertino per rane (1990), Né timo né maggiorana (1995), L'albero di Lutero (1998), una raccolta di sonetti, Quartine per Francesco. Un bambino in poesia (2004), Un eterno imperfetto (2006), Frantumi ...
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Teologo e umanista (Schlettstadt, Alsazia, 1450 - ivi 1528). Studiò a Friburgo, Erfurt e Heidelberg e dal 1498 fu professore in quest'ultima sede di retorica e poetica. A lui l'imperatore Massimiliano [...] . W. considerò da principio con simpatia il movimento riformatore iniziato da Lutero, ma poi davanti all'indirizzo decisamente antiecclesiastico assunto dal movimento luterano se ne ritrasse. Tra le sue opere ebbero larga diffusione l'Epitome ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] diretta partecipazione del fedele al culto, si presenta già nel significativo prototipo della cappella di Torgau (consacrata da Lutero nel 1544) come una sala con gallerie, semplice negli arredi limitati ad altare, pulpito, fonte battesimale e organo ...
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Figlio (Marburgo 1504 - Kassel 1567) di Guglielmo II e di Anna di Meclemburgo, successe al padre nel 1509 e assunse il governo nel 1518, dopo un periodo di reggenza degli Stati e della madre. Debellò la [...] (1524) alla riforma, propugnò l'unione degli stati protestanti dell'Impero e promosse la conferenza religiosa di Marburgo, fra Lutero e Zwingli (1529); aderì alla lega di Smalcalda e riuscì (1534) a rimettere sul trono il duca Ulrico del Württemberg ...
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Teologo danese (Aarhus 1698 - Copenaghen 1764), nipote del precedente. In reazione all'intellettualismo religioso ortodosso, e per influsso soprattutto degli scritti di P. Jurieu e di altri teologi riformisti [...] ecclesiae Danicae 1766, post.; ecc.) e religiosa: si ricorda in particolare il nuovo Commento al Piccolo Catechismo di Lutero, mediante il quale il pietismo fece il suo ingresso ufficiale nelle scuole danesi e norvegesi. Vescovo di Bergen (1747 ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
sacramentario
sacramentàrio agg. e s. m. [der. di sacramento; nel sign. 2, dal lat. tardo, eccles., sacramentarium]. – 1. agg. Che concerne i sacramenti: teologia, teoria sacramentaria. 2. s. m. Libro liturgico usato dalla Chiesa (dal sec....