(ted. Altlutheraner) Gruppi evangelici che nel corso del 19° sec. si organizzarono in ‘libere Chiese’: la più importante fu fondata nel 1830 dal pastore e professore di Breslavia J.G. Scheibel, per reazione all’unione ecclesiastica introdotta da Federico Guglielmo III e in polemica con l’indirizzo neoluterano. Il successore, Federico Guglielmo IV, concesse il libero culto ai V., che dal 1954 hanno ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] laureandosi magister artium; si iscrisse poi alla facoltà giuridica ma, con decisione inattesa e per un voto fatto quando fu quasi colpito da un fulmine, entrò (1505) nel convento degli agostiniani di ...
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Lutero e Costantino
David M. Whitford
Durante gli anni di vita monastica Lutero nutre per Costantino un continuo sentimento di profonda stima. Si trovano allusioni all’imperatore romano in commentari, [...] ; è il regno del Vangelo, della parola rivelata e della fede. Due sono i fili rossi che percorrono il pensiero di Lutero a proposito del regno spirituale: libertà e uguaglianza. La libertà permette al singolo di compiere un servizio per il bene dei ...
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luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto l. l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia [...] il mondo con oltre 70 milioni di fedeli. Ne fanno parte oltre 100 Chiese nazionali e regionali che si richiamano a Lutero e sono unite nella Federazione luterana mondiale, creata nel 1947. Oggi il l. attraversa una fase dinamica, in cui si mostra ...
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Termine creato da Lutero per designare polemicamente la dottrina di Johann Agricola (Eisleben 1494 - Berlino 1566) che dalla tesi della salvezza mediante la sola fede deduceva l’assoluta inutilità delle [...] opere buone, quindi dei precetti del Decalogo. Il termine esprime tuttavia un fatto più antico, e cioè l’avversione di numerosi gruppi cristiani (gnostici e marcioniti nella Chiesa antica; varie sette ...
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Riformatore (Passy 1490 - Parigi 1529), detto il Lutero della Francia; come detentore di scritti luterani fu imprigionato due volte (1523 e 1526) e l'una e l'altra liberato dalla reggente Luisa di Savoia [...] terza volta, prima che il re decidesse sulla domanda di grazia, fu come eretico strangolato e bruciato; aveva tradotto diverse opere di Erasmo, tra cui, alterandolo in senso luterano, Enchiridion, e di Lutero (Tesseradecas; Des voeux monastiques). ...
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Teologo luterano (Wittemberg 1514 - Königsberg 1571). Discepolo di Lutero e di Melantone, fu di tendenze rigide, per cui fu allontanato da Arnstadt (Turingia) ove era sovraintendente; lo fu poi di Gottinga [...] (1544) e nel 1568 divenne vescovo di Samland. Ebbe dispute coi riformatori più in vista ...
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Nome assegnato al partito luterano dei principi tedeschi firmatari della solenne protestatio, la rivendicazione di diritti presentata nel 1529 alla dieta di Spira che aveva confermato la condanna di M. [...] Lutero (➔) emessa dalla dieta di Worms: la ‘protesta’ era firmata dai principi Giovanni di Sassonia, Filippo d’Assia, Giorgio di Brandeburgo-Ansbach, Ernesto e Francesco di Luneburgo, Volfango di Anhalt, e da 14 città (Costanza, Heilbronn, Isny, ...
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Riformatore tedesco (n. Mansfeld 1523 - m. 1587). Scolaro di Lutero, fu predicatore, poi parroco e professore in varie città, finché venne nominato vescovo di Pomerania (1575). Fedele osservante della [...] lettura luterana, polemizzò contro V. Strigel, M. Flacio e i criptocalvinisti ...
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Riformatore finlandese (Torsby 1508 - Kivinienci presso Viipuri 1557); allievo di Lutero e di Melantone a Wittenberg, poi vescovo di Åbo (ora Turku), ricorse per primo alla lingua del popolo per l'insegnamento [...] religioso, fondando così la lingua letteraria finnica. Pubblicò un Abbecedario (Abekiria, circa 1542), un libro di preghiere (Rocouskiria, 1544), e altri scritti, tra i quali i più importanti sono le versioni ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
sacramentario
sacramentàrio agg. e s. m. [der. di sacramento; nel sign. 2, dal lat. tardo, eccles., sacramentarium]. – 1. agg. Che concerne i sacramenti: teologia, teoria sacramentaria. 2. s. m. Libro liturgico usato dalla Chiesa (dal sec....