Pittore e architetto (n. Verona 1468 circa - m. 1540), il più importante tra i membri di un'antica famiglia di artisti veronesi. Si recò giovane a Roma ove ebbe contatti con Melozzo, come dimostrano gli [...] da ricordare: le porte S. Giovanni e Savonarola (1528-30), l'arco di piazza dei Signori, l'odeon e la loggia (1524) nel cortile di palazzo Cornaro, e, a Luvigliano, la villa dei Vescovi; tra gli affreschi, la decorazione di casa d'Arco a Mantova. ...
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DALL'ARZERE, Gualtiero
Alessandro Bevilacqua
Figlio del pittore padovano Battista (Rigoni, 1939, p. 40; e soprattutto Sartori, 1976, p. 78), del quale non abbiamo notizie; il cognome deriva dalla contrada [...] . Tiozzo, Gli affreschi delle ville del Brenta, Padova 1968, p. 64; A. Ballarin, La decorazione ad affresco... la villa di Luvigliano, in Boll. d. Centro internaz. di studi di architettura A. Palladio, X (1968), pp. 115-26; R. Pallucchini, G. Zelotti ...
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ANDREA da Valle
Lucio Grossato
Nato a Valle di Capodistria nel primo quarto del sec. XVI da Antonio, dimorò e lavorò come lapicida e architetto per quasi tutta la sua vita a Padova e nei dintorni, operando [...] suo primo lavoro originale. In seguito alla morte del Falconetto venne preposto al completamento del Palazzo dei Vescovi a Luvigliano sui colli Euganei. Nel 1547 concorse, in gara col Sansovino, al progetto per il coro del duomo di Padova ...
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POLLINI, Cesare
Vitale Fano
POLLINI, Cesare. – Nacque a Padova il 13 luglio 1858, da Luigi de’ Pollini e da Luigia dei conti de’ Cassis-Faraone.
Fu pianista, compositore, direttore d’orchestra, didatta [...] alla sorella dedicando le sue giornate al lavoro e alla famiglia. Nei mesi estivi si rifugiò nella villa di famiglia a Luvigliano, nel Comune di Torreglia (20 km a sud-ovest di Padova), che divenne il luogo prediletto per il riposo, la frequentazione ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] da un'opera di Giovanni Antonio de' Sacchis detto il Pordenone (Moschini Marconi, p. 175).
Del 1527 è la pala di Luvigliano (Padova), una grande tela centinata rappresentante S. Martino che dona il mantello a un povero tra i ss. Giovanni Battista ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] di un tempio, che accoglie gli ambienti di servizio: una doppia novità in Veneto se si esclude villa dei Vescovi a Luvigliano di Alvise Cornaro e Falconetto (concepita intorno al 1535). La sala centrale, a tutta altezza, è coperta da una volta in ...
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CORNER, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Bartolomeo, da Antonio di Giacomo e da Angeliera Angelieri, probabilmente nel 1484.
Tale data è suggerita dal più recente ed [...] in Padova; se vuol edificare in villa vadi a Codevigo e a Campagna, chi vuol fare un palazzo da principe vadi a Luvigliano": così il pittore Francesco Marcolini), assieme ad un originale istintivo gusto per la simmetria, la razionalità (a suo dire, i ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] 1967, p. 20; A. Ballarin, La decorazione ad affresco della villa veneta nel quinto decennio del Cinquecento: la villa di Luvigliano, in Bollettino del CISA "A. Palladio", X (1968), p. 123; E. Rigoni, L'arte rinascimentale in Padova. Studi e documenti ...
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