Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] , pure essa, distaccando l’uomo dalle cose finite, lo ‘conduce alla fede’ e lo fa riposare sulla provvidenza. In M. Heidegger la paura è propria dell’esistenza banale, falsa, in cui l’uomo è fuori di sé, disperso nelle cose mondane; l’a. invece è la ...
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Figlio primogenito (Wiener Neustadt 1459 - Wels 1519) dell'imperatore Federico III e di Eleonora di Portogallo, sposò (1477) Maria di Borgogna, figlia unica ed erede di Carlo il Temerario. Per queste nozze [...] nipote Ferdinando, preparò la successione asburgica in Boemia e in Ungheria. Così, nonostante i suoi insuccessi, M. divenne il primo artefice della monarchia multinazionale asburgica. Uomo di vasta e aperta cultura, protettore di artisti e umanisti ...
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Economista italiano (n. Varese 1943). Ordinario di economia politica nell'univ. Bocconi di Milano, ne è divenuto rettore nel 1989 e presidente dal 1994. Uno dei maggiori economisti italiani, ha contribuito [...] allinearla ai ritmi di crescita dei partners europei e internazionali. Nel dicembre del 2012 M. ha rassegnato le dimissioni al termine dell'approvazione della legge di stabilità. La decisione è maturata dopo un discorso alla Camera dei Deputati del ...
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Figlio (Torino 1666 - Rivoli 1732) di Carlo Emanuele II, cui successe nel 1675. Assunti pieni poteri (1684), entrò (1690) in guerra contro la Francia, con cui negoziò la pace di Torino (1696) e con cui [...] legislazione, che culminò nella promulgazione, in due successive elaborazioni (1723 e 1729), delle Leggi e costituzioni di S. M. Nel 1730 V. A. abdicò in favore del figlio Carlo Emanuele III e si ritirò a Chambéry; ma un anno dopo, convinto che il ...
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Nipote (n. 1233 - m. 1278) di Přemysl Ottocaro I. Duca d'Austria dal 1251, nel 1253 successe al padre Venceslao I. Nel 1260 strappò la Stiria a Bela IV d'Ungheria (1206-1270), di cui poi sposò la figlia [...] Cunegonda (m. 1292), ottenendo così anche Carinzia e Slovacchia. La politica di espansione territoriale lo condusse . Riuniti così sotto il suo scettro i due più importanti stati dell'Europa centrale, estese i suoi domini verso la Carinzia e la ...
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Pittore (Pontormo, oggi Pontorme, presso Empoli, 1494 - Firenze 1557). Fu esponente della cosiddetta prima maniera, che preannunciò il manierismo. Le sue opere presentano sempre bellezze originali e raffinate [...] a Firenze dal 1508, dopo un alunnato presso Piero di Cosimo e M. Albertelli passò, nel 1512, nella bottega di A. Del Sarto con e l'incarico di decorare due lunette affrontate nella sala principale della villa medicea a Poggio a Caiano; nel 1521, la ...
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Figlio (n. forse Poissy 1215 - m. presso Tunisi 1270) di Luigi VIII, cui successe (1226) sotto la tutela della madre, Bianca di Castiglia, che seppe affrontare con successo una rivolta dei baroni e raggiungere [...] il fratello Carlo conte d'Angiò e Beatrice, erede della contea di Provenza (1246), facendo così entrare questa sua profonda spiritualità cristiana con gli interessi e le esigenze della monarchia. Fu canonizzato nel 1297.
Ordine cavalleresco di san ...
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Imperatore romano (Cauca, Spagna, forse 347 - Milano 395). Magister militum di Graziano, Augusto d'Oriente (379) dopo la vittoria contro i Sarmati in Pannonia (378), combatté i Goti e poi i Visigoti di [...] pagane anche reso in privato. Ciò portò alla sollevazione dell'Occidente pagano, che riconobbe imperatore della parte occidentale Eugenio, nominato da Arbogaste a succedere a Valentiniano II (m. 392). Non avendo T. accettato questa nomina, Eugenio si ...
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Generale e uomo politico romano (n. 235 - m. 183 a. C.); figlio di P. Cornelio Scipione (v.) console nel 218 a. C., nello stesso anno partecipò alla battaglia del Ticino, dove, secondo una tradizione, [...] la Siria, accompagnò in Asia nel 190 il fratello Lucio, console, in qualità di suo legato; ma in realtà fu la mente direttiva dell'impresa. Ristabilì subito la pace con gli Etoli, si assicurò l'aiuto di Filippo V di Macedonia per terra e dei Rodî per ...
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Poeta satirico latino (n. Aquino 55 d. C. - m. tra 135 e 140 d. C.). A Roma studiò retorica ed esercitò l'eloquenza sotto Domiziano, Nerva e Traiano fino a non molto dopo il 100. La notizia dell'esilio, [...] anno 90: videro probabilmente la luce fra il 101 e il 132. In esse si riflette soprattutto la vita di Roma del periodo della sua giovinezza, quella dei tempi di Domiziano. L'avversione di G. a ogni forma di tirannia e ingiustizia lo portò a rivolgere ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
ergastolo della patente loc. s.le m. Nel linguaggio delle cronache giornalistiche, il ritiro a vita dell’autorizzazione alla guida in conseguenza di infrazioni del Codice della Strada di particolare gravità. ◆ Ben altra quindi sarebbe stata...