Teologo e canonista (m. 1185 circa), prof. a Bologna, autore dell'opera Quattuor libri sententiarum, posteriore a quella omonima di Pietro Lombardo del quale subì l'influsso. Tra le dottrine teologiche [...] di cui G. è sostenitore troviamo il cosiddetto nichilismo cristologico che ebbe molti seguaci nel 12º sec. e fu condannato da Alessandro III. Perduta è invece la glossa di G. al Decretum di Graziano che ...
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Giureconsulto (n. Cremona - m. Venezia 1334), discepolo di Iacopo d'Arena; prof. nello studio di Padova (1295-1310). La Repubblica veneta si giovò dell'opera sua, gli conferì la cittadinanza e lo nominò [...] opere: abbiamo notizia di un trattato De testibus e di sue Quaestiones o Disputationes o Consilia. Sappiamo che il suo indirizzo scientifico era una reazione al metodo degli scolastici, a cui M. rimproverava l'abuso della dialettica e del formalismo. ...
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Giurista (n. Bologna fine sec. 12º - m. ivi non prima del 1233), glossatore civilista. Ricoprì a Bologna importanti cariche pubbliche e fu maestro di reputati giuristi: Roffredo, Odofredo, Iacopo d'Ardizzone. [...] Merita di essere annoverato fra i giuristi dell'età aurea per acutezza e vigore d'ingegno. Restano di lui Quaestiones, e lavori esegetici di vario genere su diverse parti del corpus iuris; va sotto il suo nome la più importante raccolta di ...
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Uomo di legge e poeta francese (n. Aigueperse Borbonese 1383 - m. prima del 1443). Addetto alla casa ducale di Berry, prese parte alle agitazioni politiche del tempo; compose (1426 circa) un violento Lay [...] di calda religiosità nell'Oraison à Notre-Dame (di qualche anno posteriore) e più nelle Vigiles des morts (o Neuf leçons de Job, parafrasi dal libro di Giobbe), ispirate al pensiero dell'oltretomba ma anche ossessionate dall'idea del macabro e ...
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Giurista e uomo politico argentino (n. Córdoba, Argentina, 1801 - m. 1875). Deputato nazionale nel 1826, dopo la caduta di J. M. de Rosas avversò, nel 1852, il patto di San Nicolás e quindi - sostenitore, [...] 'autonomia di Buenos Aires dal resto del paese - fu attivo nell'amministrazione della capitale. Nel 1860 fu membro della Convenzione provinciale di Buenos Aires; quindi ministro delle Finanze (1862-68) e degli Interni (1868-74). A V. S. si deve anche ...
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Magistrato del Regno di Napoli (n. Lanciano 1565 - m. 1644), consigliere del Collaterale e del Supremo consiglio d'Italia, sotto Filippo II. Scrisse un Trattato dell'abbondanza (pubbl. 1638), ispirato [...] con qualche moderazione al vigente rigido orientamento in materia di politica annonaria e compilò, sul modello del Codice giustinianeo, un corpo di leggi, al quale, nell'intento di ottenere la sanzione ...
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Associazione nazionale fra m. ed invalidi di guerra (fondata il 20 aprile 1917, con sede in Roma), accoglie tutti i m. di guerra di qualunque grado, condizione e provenienza, per conciliarne e difenderne [...] gli interessi. Ha scopi analoghi l’Associazione nazionale famiglie caduti e mutilati dell’aeronautica (fondata nel 1937, con sede in Roma). Intenti più dichiaratamente assistenziali hanno l’Associazione nazionale mutilati civili (fondata nel 1951, ...
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Nell’ambito della teoria analitica del diritto, il discorso che ha come obiettivo quello di produrre una ricostruzione di carattere esplicativo e interpretativo di un dato ambito dell’esperienza giuridica. [...] In particolare, la m. possiede due diversi oggetti di analisi: a) i discorsi ‘di fatto posti in essere’ (metodologia interpretativi, argomentativi e applicativi dei giuristi pratici (teoria dell’interpretazione e dell’argomentazione giuridica). ...
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Giurista e diplomatico tedesco (n. Alsfeld 1652 - m. 1698), prof. nelle univ. di Strasburgo e di Giessen (dal 1683), poi (1686) ai servigi del duca di Württemberg, che rappresentò al congresso della pace [...] di Ryswyk (1697). In numerosi scritti respinge la dottrina del valore universale del diritto romano, illustrando l'originalità dell'ordinamento politico tedesco. Tra le opere: In Sev. de Monzambano (cioè S. von Pufendorf) de statu imperii Germanici ...
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Giurista musulmano (n. Medina tra il 709 e il 716 - m. ivi 795), fondatore di una delle quattro scuole giuridiche, appunto quella malikita, tuttora vigente fra i musulmani sunniti. M. espose la sua dottrina [...] raccolta di circa 300 ḥadīth, con lo scopo di codificare la legge, il diritto e le pratiche religiose secondo il consenso della comunità (igmā῾) e la tradizione (Sunna) del Profeta. Dell'opera, trasmessa oralmente, si conservano 15 diverse edizioni. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
ergastolo della patente loc. s.le m. Nel linguaggio delle cronache giornalistiche, il ritiro a vita dell’autorizzazione alla guida in conseguenza di infrazioni del Codice della Strada di particolare gravità. ◆ Ben altra quindi sarebbe stata...