Cellula capostipite della serie piastrinica, derivante dalla cellula staminale, voluminosa, con nucleo nucleolato tondeggiante o polimorfo. I m. si osservano nel midollo osseo, se sono in circolo hanno [...] si differenziano dalle prime perché le granulazioni citoplasmatiche si raggruppano in zone che, suddividendosi in frammenti e staccandosi, costituiscono le piastrine neoformate. Al pari dei m., i megacariociti, di norma, sono reperibili soltanto nel ...
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Cellula del tessuto connettivo, caratterizzata da granulazioni citoplasmatiche colorabili metacromaticamente con i colori basici di anilina. I m., morfologicamente simili ai granulociti basofili del sangue, [...] di comparsa sconosciuto, caratterizzate dalla proliferazione dei m. generalmente localizzati nella cute, talvolta interessanti più rara e presentano maggiore tendenza a evolvere in forma sistemica con interessamento degli organi interni, assumendo ...
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Dottrina evolutiva dello sviluppo che dominò per più di un secolo (metà del 17°-fine del 18°), secondo cui nell’uovo e nello spermatozoo era presente il nascituro, già completo in tutte le sue parti. Gautier [...] detti animalculisti o vermicellai, dal nome di animalcula o di vermicoli spermatici dato agli spermatozoi; altri invece, come C. Bonnet, M. Malpighi, J. Swammerdam, A. von Haller, sostennero la p. nell’uovo. Bonnet (1791) spinse la sua teoria fino ad ...
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Biologo statunitense (n. Tulsa 1936). Dopo essersi laureato presso l'Harvard University, dal 1965 ha trascorso gran parte della sua vita scientifica nel National institute of health (NIH) di Bethesda (Maryland). [...] Nel 1990, insieme a R. M. Blaese e K. Culver, ha effettuato con successo la prima terapia genica su un essere umano, una bambina di qualsiasi microrganismo patogeno. I ricercatori sono stati in grado di prelevare alcuni globuli bianchi della bambina, ...
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Nella tecnica microscopica, strumento per eseguire, anche a forti ingrandimenti, manipolazioni varie su oggetti microscopici (cellule isolate, batteri, uova, fibre tessili ecc.). Questi si sottopongono, [...] diverse. Si può effettuare la micromanipolazione anche attraverso attrezzature elettroniche e computerizzate. Il m. viene utilizzato in biologia, medicina, biotecnologia e tecnologia genetica, ricerca tecnica, meccanica di precisione ed elettronica ...
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Okazaki, Reiji. - Biologo molecolare giapponese (Shiratori 1930 - m. 1975). Noto per le sue ricerche sulla replicazione del DNA e, soprattutto, per aver chiarito il ruolo dei brevi tratti presenti sul [...] brevi sequenze di RNA, che funzionano da ‘innesco’. Partendo da queste porzioni di RNA, una DNA-polimerasi sintetizza DNA in direzione 5′→3′; questi brevi frammenti sono poi liberati dall’RNA e le porzioni non ancora replicate sono completate da ...
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Disaccaride, C12H22O11•H2O. Si può estrarre dal malto, è costituito da due molecole di glucosio unite da un legame α-glicosodico che viene scisso dalla maltasi. Si presenta in cristalli incolori, solubili [...] viene idrolizzato a glucosio dalla maltasi del succo enterico; l’eliminazione di m. con le urine (maltosuria) è di raro riscontro in patologia. Maltoporina Proteina polimerica presente sulla membrana esterna delle cellule batteriche, responsabile ...
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Morgan, Elaine. – Saggista britannica (Pontypridd, Galles, 1920 - Merthyr Tydfil, Galles, 2013). Compiuti gli studi scientifici a Oxford, ha iniziato a interessarsi alle teorie evoluzionistiche prendendo [...] dalla comunità scientifica – ha ottenuto un enorme successo di pubblico ed è stato tradotto in venticinque Paesi; in esso M. ha sottoposto a dura critica i modelli evolutivi convenzionali, additandone l’impronta fortemente androcentrica e ...
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Strumento usato nella tecnica microscopica biologica per tagliare in sezioni sottilissime (spessore di 5-20 μm) l’oggetto da osservare. Questo (un organismo intero, o un frammento di organo o di tessuto) [...] in paraffina o in celloidina, e in ultimo montato sul m. per essere sezionato. I m. prevalentemente usati sono di due tipi.
Nel m micrometri per volta mediante un meccanismo a vite micrometrica.
Nel m. rotativo la lama è fissa e il pezzo da tagliare ...
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Lo studio delle manifestazioni patologiche riscontrate sui resti fossili o subfossili di uomini, animali, organismi vegetali. Il termine, coniato nel 1892 da R. W. Shufeldt, fu ripreso nel 1914 da M. [...] A. Ruffer, autore di vaste indagini su mummie e scheletri egizi, ma si è diffuso solo in tempi più recenti specie quando ai tradizionali metodi di indagine radiologica e istologica si sono affiancati i sussidi immunologici. La p. si configura come ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...