GHERARDINI, Andrea
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze dopo il 1495 (dichiarava di avere meno di diciotto anni il 28 genn. 1513) da Lorenzo di Bardo, notaio, e da Alessandra di Francesco Benincasa.
La famiglia [...] e obiezioni, di ripristinare la milizia popolare che a Firenze aveva fatto il suo debutto nel 1509-12 per ispirazione di N. Machiavelli e che era stata soppressa al ritorno dei Medici a Firenze nel 1512. Quando si diffuse la notizia del trattato di ...
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BONARDI, Pellegrino
Alfredo Cioni
Stampatore, dal 1553 circa operoso in Bologna.
Come per gli altri membri della famiglia, anche per il B. la mancanza di documenti di archivio costringe a ricostruirne [...] al B. di continuare a pubblicare - seppur sempre opere di piccola mole - con molta attività sino al 1576.
Luca Machiavelli gli fece stampare tutti i suoi scritti: De laudibus Ferrariensium (1560), De laudibus religionis (1560), Oratio infunere Thomae ...
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ARNOLFINI, Paolo
Gemma Miani
Nacque a Lucca nel 1519 da Pietro di Niccolò e da Margherita Balbani. Verso i quindici anni rimase orfano di padre, assieme al fratello maggiore Niccolò (1510-51 circa) [...] , aveva dovuto sottomettersi, e poco dopo lasciare Ginevra, nel 1560 menzionò, nella dedicatoria alla traduzione latina del Principe di Machiavelli, stampata in quell'anno a Basilea, l'amicizia di Paolo Arnolfini assieme a quella di C. S. Curione e ...
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EDERI, Pietro Giuseppe
Maria Giuseppina Marotta
Nacque a Bergamo il 4 sett. 1637. Dopo l'istruzione elementare, ricevuta in casa, studiò presso il convitto dei fratelli Pasta, riaperto nel 1647.
Il [...] umanistico del principato; esercizio retorico la stessa semplicistica soluzione del problema, ma indice dell'inquietudine seminata da Machiavelli è l'aver posto come premessa l'innata impopolarità del principe. La debolezza dottrinaria del testo è ...
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FREZZA, Fabio
Rosario Contarino
Nacque a Napoli presumibilmente nell'ultimo decennio del sec. XVI, da Decio e Maria Rosso. Alla sua nobile famiglia, originaria di Ravello, era appartenuto il giureconsulto [...] riguardo all'interferenza della sfera dell'utilità politica in quella dell'etica. Pur essendo anch'egli lettore di Machiavelli, cercò di salvare - almeno programmaticamente - il punto di vista della morale, asserendo, tra l'altro, la necessità che ...
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FATINI, Giuseppe
Franco D'Intino
Nacque a Piancastagnaio (Siena) il 5 genn. 1884 da Anselmo e Teresa Brogi. Nel 1906 si laureò in lettere presso l'università di Pisa, avendo tra i suoi maestri Vittorio [...] de Il Morgante di L. Pulci (ibid. 1926, più volte ristampato), di pagine scelte Da Le istorie fiorentine di N. Machiavelli (Milano 1928) e delle Poesie di Giuliano de' Medici (Firenze 1939).
Un altro costante polo dei suoi interessi fu la cultura ...
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CARRARA, Giovanni Francesco
Paolo Veneziani
Fu tipografo, editore, libraio a Palermo nella seconda metà del Cinquecento; aveva bottega, alla insegna del leone, assieme ai suoi fratelli, nella "via Guzecta" [...] dal Bufalini, nessun altro nome di tipografo ricorre nei libri stampati nell'isola se si eccettuano le opere del Machiavelli stampate nell'84 a Palermo dagli eredi di Antoniello degli Antonielli, che però recano false note tipografiche.
Rimasta per ...
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BUSENELLO, Pietro Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venezia negli ultimi anni del secolo XVII da Pietro, cancellier grande della Repubblica, e da Antonia Viscardi, prese l'abito dei chierici regolari [...] a Pirrone - ritenuta responsabile di aver fornito le basi teoriche a tutti gli eretici e nemici della Chiesa da Origene a Machiavelli. Persino l'equidistanza che il B. dimostra, in campo morale, dal lassismo e dal rigorismo rivela non un'equilibrata ...
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LINGUARDO, Francesco
Guido Dall'Olio
Nacque nei primi decenni del Cinquecento, da Beltrame; la famiglia era di origine pavese. Nel 1548 si trovava a Bologna, come collaboratore della bottega libraria [...] epistolis, la traduzione commentata del Nuovo Testamento e altro ancora), di I. Sadoleto, ma anche di R. Lullo, di N. Machiavelli, di G. Savonarola, il De arte cabalistica di J. Reuchlin, il De inventoribus rerum di P. Virgili, il dizionario ebraico ...
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BONINI, Frosino
Claudio Mutini
S'ignora il luogo e l'anno di nascita del B., che dové comunque trascorrere la giovinezza a Firenze, ove le fonti, concordemente, lo ravvisano fra i discepoli del Poliziano. [...] del Cinquecento.
All'autore classico, noto nel Quattrocento fiorentino in virtù di una tradizione che giunge fino al Machiavelli, il B. si attiene generalmente nelle parti dialogate della commedia, cedendo però di quando in quando al proposito ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...