I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] all’opera di studiosi come A. De Viti De Marco, A. Puviani e M. Fasiani, oltreché al pensiero di N. Machiavelli, V. Pareto e G. Mosca. Quest’impostazione parte dal presupposto proprio dell’indirizzo di pensiero detto volontaristico, per il quale gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L’economia civile (1750-1850)
Pier Luigi Porta
Il periodo che intercorre tra la metà del Settecento e la metà dell’Ottocento presenta caratteri di unitarietà di particolare interesse per quanto concerne [...] all’epoca come una magistrale rassegna dell’intera tradizione dell’Umanesimo civico dalle sue origine fiorentine (Niccolò Machiavelli) sino ai suoi sviluppi successivi nel pensiero politico angloamericano prima e dopo la Rivoluzione americana (Winch ...
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Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] era già stato oggetto di analisi e di riflessioni approfondite da parte di alcuni autori precedenti, e soprattutto di Machiavelli, che anticipa sia le ricorrenti spiegazioni interne ed esterne sia altri temi ripresi dagli studiosi che più si sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...]
Si può affermare che l’idea di economia come scienza autonoma dalla morale nacque proprio con la dottrina dello Stato di Machiavelli, in quanto era lo Stato a porsi mire di potenza e di ricchezza, in termini demografici, produttivi e monetari. Ecco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Maria Galanti
Claudia Sunna
Nel panorama intellettuale del secondo Settecento, Giuseppe Maria Galanti è riconosciuto come il più assiduo indagatore delle condizioni economiche e politiche del [...] storia e letteratura. Viene anche portato avanti, senza successo, il progetto della pubblicazione dell’opera di Niccolò Machiavelli, bloccato sul nascere dalla censura ecclesiastica (Venturi 1962, pp. 952-54; Napoli, in Un illuminista ritrovato, 2006 ...
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LEVALDIGI, Giovanni Battista Truchi conte di
Paola Bianchi
Nacque a Marene, presso Savigliano, il 29 ag. 1617, da Gian Bartolomeo, secondogenito di cinque figli.
Il padre, notaio, fu consigliere comunale [...] fede in Dio e nella legge, "tiranno della nobiltà, nemico della Chiesa, carnefice dei poveri", fedele solo nel "divino Machiavelli" e nell'"ateismo" (Torino, Biblioteca reale, Storia patria, 97: Discorso tra l'opinione e verità della corte di Savoia ...
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AGNELLI, Giovanni
Gaetano Arfè
Nacque a Villar Perosa (Torino) il 13 ag. 1866 da Edoardo e da Aniceta Frisetti. La famiglia, assai facoltosa, lo avviò alla carriera militare: entrato nel 1884 nella [...] les réalisations industrielles); G. Savino, La nazione operante (Profili e figure), Milano 1934, p. 221; A. Gramsci, Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato Moderno, Torino 1949, pp. 317, 322 (sui rapporti che l'A. ebbe nel dopoguerra con ...
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DEL BENE, Francesco
Francesca Klein
Figlio di Iacopo di Francesco e di Oretta di Borgognone Gianfigliazzi, nacque intorno al 1328, come si trae dal frammento di un atto notarile relativo alla sua emancipazione [...] Rodolico, pp. 273, 307, 408; C. Salutati, Epistolario, a cura di F. Novati, II, Roma 1893, 1. V, p. 3 n.; N. Machiavelli, Istorie fiorentine, a cura di F. Gaeta, Milano 1962, p. 260; A. Sapori, Una compagnia di Calimala ai primi del Trecento, Firenze ...
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CAMBI, Giovanni
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Figlio di Bernardo e di Caterina di Lorenzo Capponi, nacque a Firenze il 23 nov. 1454.
Apparteneva al ramo dei Cambi da Querceto (così chiamati dal [...] G. Pampaloni, Iricordi segreti del mediceo Francesco di Agostino Cegia..., in Arch. stor. ital., CXV (1957), pp. 191, 195; N. Machiavelli, Ilprincipe e discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, a cura di S. Bertelli, Milano 1960, p. 234; P. Villari ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] greca (1539), poi diviene stampatore della Santa Sede (1549) e pubblica tra l’altro l’editio princeps del Principe di Machiavelli. In Francia opera Griffo a Lione, la famiglia degli Estienne a Parigi, che diffonde in Europa il modello del l ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...