CAPPONI, Agostino
Antonietta Lazzaretti
Nacque a Firenze il 3 apr. 1471 da Bernardo di Agostino di Gino (non da Luca, come alcuni storici riportano) e da Costanza di Giovanni Buongirolami.
Il nonno, [...] ), pp. 5, 206; L. Landucci, Diario fiorentino dal 1450 al 1516…, a cura di J. Del Badia, Firenze 1883, p. 335; N. Machiavelli, Arte della guerra e scritti politici minori, a cura di S. Bertelli, Milano 1961, p. 311; Id., Il teatro e tutti gli scritti ...
Leggi Tutto
FIAMMELLI, Giovanni Francesco
Maria Muccillo
Nacque quasi certamente a Firenze, come si desume dalla denominazione "fiorentino" con cui sempre appare nei frontespizi delle sue opere. Sfugge però la [...] Maastricht e vide, come egli stesso narra con orgoglio (Il principe difeso, l. II, c. 8), un suo concittadino, Vincenzo Machiavelli, salire sulla breccia e guidare alla presa della città. Al servizio del Farnese il F. rimase molti anni. Sappiamo che ...
Leggi Tutto
GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] disparate letture, toccando anche il settore linguistico, storico, naturalistico, geografico, politico (con una precoce passione per N. Machiavelli), e lasciandone traccia in una congerie sterminata di appunti e di pensieri: in uno dei quali rivelava ...
Leggi Tutto
DELLA VALLE, Antonio
Vanna Arrighi
Nacque nel 1449 presso Vico d'Elsa (prov. di Firenze) da Giovanni di Antonio di Martino e da Sandra di Ottaviano di Michele.
Il padre, proprietario terriero della [...] . Maria Nuova, 18 genn. 1477; Protocolli del carteggio di Lorenzo il Magnifico, a cura di M. Dei Piazzo, V, Firenze 1956, pp. 478, 480, 482, 485; N. Machiavelli, Epist., in Opere, V, Milano 1969, pp. 19 s., 27, 32, 57, 63, 80, 119, 217; P. Villari, N ...
Leggi Tutto
storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] pongono, tra gli altri, gli studi di A. Omodeo sull’età della Restaurazione in Francia; le ricerche di F. Chabod su Machiavelli e il Rinascimento, poi sulle premesse ideali della politica estera dell’Italia unita; gli studi di W. Maturi riguardo alle ...
Leggi Tutto
ACCIAIUOLI, Roberto
Guido Verucci
Figlio di Donato e di Maria di Piero Pazzi, nacque a Firenze il 7 nov. 1467. Destinato in un primo tempo alla carriera ecclesiastica e nominato da Sisto IV protonotario [...] , i Dieci di Balía inviarono l'A. a Napoli presso Gonzalo (il gonfaloniere Pier Soderini avrebbe voluto mandarvi il Machiavelli); battuto l'Alviano dai Fiorentini, Gonzalo promise all'A. che non sarebbe intervenuto se essi non avessero molestato Pisa ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] «religiosa», «di quella religione, che è insieme filosofia» (pp. 132-33); è, insomma, la religione dei moderni, Hegel integrato da Machiavelli. Si badi però che questo dovere è «politico», e non coinvolge «la scienza e la morale» (p. 112); di qui la ...
Leggi Tutto
FINALI, Gaspare
Elisabetta Orsolini
Nacque a Cesena il 20 maggio 1829, da Giovanni, notaio, e da Maria Zamboni. Dimostrò molto presto precocità di interessi e intelligenza. Dopo i primi studi compiuti [...] gli trasmise i suoi forti sentimenti patriottici, permettendogli di leggere libri proibiti dal S. Uffizio come le Istorie di N. Machiavelli, il Priimato di V. Gioberti, Le speranze d'Italia di C. Balbo.
La profonda avversione che il F. cominciò ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] né passivamente subita né deformata in utilizzazioni arbitrarie. L’immagine ricorrente, si pensi solo a L.B. Alberti o a N. Machiavelli, dei colloqui con gli antichi, non è un luogo retorico: è carica di senso, così come il vanto di P. Bracciolini ...
Leggi Tutto
GIROLAMI, Raffaello
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze l'8 marzo 1472 da Francesco di Zanobi e dalla prima moglie di questo, Maddalena di Iacopo Mazzinghi, morta prima del 1485.
I Girolami erano un'antichissima [...] delle mura di Firenze, in Studi in onore di A. D'Addario, a cura di L. Borgia, III, Lecce 1995; P. Villari, Niccolò Machiavelli e i suoi tempi, I-III, Firenze 1877-82, ad ind.; C. Roth, L'ultima Repubblica di Firenze, Firenze 1929, ad ind.; R ...
Leggi Tutto
machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...