LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] senso civico della popolazione, e alla politica esercitata da una stretta schiera di mestieranti, convinti di essere "tanti Machiavelli", si aggiungevano però "i danni arrecati" a Napoli dalla perdita dello status di capitale, e "l'insufficienza ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] che Cesare "per altri tempi era stato soldato, et però li prestava qualche fede". All'esperienza libresca (Machiavelli accanto a Plutarco?) e all'esperienza diplomatica e politica (Francesco Ferrucci? Le milizie del contado che i Buonvisi ...
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BLANCH, Luigi
Nino Cortese
Nato a Lucera il 29 marzo 1784 da Raimondo, che ivi era commissario di guerra, e da Teresa Brown, entrò nell'aprile 1793 nell'Accademia militare della Nunziatella. Costretto [...] Museo, tra il 1844 e il 1847, ci presentano l'ideale storiografico del B., che subì soprattutto l'influenza del Vico e del Machiavelli, le cui opere meditò lungamente. Nella Guerra sociale e la congiura di Catilina (n. s., II [1844], n. 13, pp. 3 ss ...
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DUPRÈ THESEIDER, Eugenio
Sofia Boesch
Nacque a Rieti il 22 marzo 1898, da Francesco e da Fanny Rettig.
La famiglia era di origine francese (i due cognomi sono attestati sia uniti sia alternati nella [...] "; 1939-40: "Gli Stati italiani e la loro politica nella prima metà del Quattrocento"; 1940-41: "Le legazioni di Niccolò Machiavelli"), e dal 1° dic. 1941 per due anni accademici ricoprì la "cattedra onoraria" di storia d'Italia presso l'università ...
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FEDERICI, Marco
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia il 4 genn. 1746 da Stefano e da Maria Cipollini. Appartenente ad una famiglia di antica aristocrazia (un suo antenato aveva ottenuto, nel 1444., [...] si ritirò nella sua villa di Arcola: "per vivere da saggio filosofo", come gli diceva l'amico Assereto, leggendo Machiavelli. Ma in quei giorni non era facie trovare un rifugio tranquillo, perché gli eserciti austro-russi avanzavano verso l'Appennino ...
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PARUTA, Paolo
Gino Benzoni
PARUTA, Paolo. – Primogenito di Giovanni di Paolo e di Chiara di Giovanni Contarini, nacque a Venezia il 14 maggio 1540.
La famiglia era d’ascendenza lucchese, aggregata nel [...] e le lodi, sulle alleanze o meno, sulle fortificazioni. Di contro al fantasma dell’antica Roma agitato da Niccolò Machiavelli, in contrapposizione all’attivismo dell’‘ardire’, è valorizzata la ponderante cautela della ‘somma prudenza’ mirante al bene ...
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PARENTI, Piero.
Vanna Arrighi
– Di famiglia fiorentina, nacque a Ronta di Mugello (nel Comune di Borgo San Lorenzo), in una casa di campagna dove la famiglia si era trasferita per sfuggire a un’epidemia [...] Iter Italicum, I, London-Leiden, 1963, pp. 68, 70, 110 s., 169; II, London-Leiden, 1967, p. 124 ; F. Gilbert, Machiavelli e Guicciardini politics and history in sixteenth-century Florence, Princeton 1965, pp. 60-70; S. Bertelli, 'Uno magistrato per a ...
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IMBRIANI, Paolo Emilio
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 31 dic. 1808 da Matteo, discendente da una famiglia originaria di Pietrastornina (Avellino), e da Caterina De Falco, appartenente alla ricca [...] . Di non trascurabile valore furono le sue numerose memorie sulla dottrina di Marsilio da Padova, Tommaso d'Aquino, N. Machiavelli e di altri pensatori italiani, lette all'Accademia delle scienze morali e politiche.
All'inizio del 1863 l'I. fondò ...
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FOGLIETTA, Oberto (Uberto)
Carlo Bitossi
Nacque a Genova forse nel 1518 da Giambattista, probabilmente nella parrocchia di S. Donato, dove fu battezzato il fratello Paolo e la famiglia aveva case.
Schiatta [...] attenuato rispetto al dialogo del 1559. Fra i tratti sorprendenti dell'opera sono la ripresa quasi letterale del giudizio di Machiavelli sul Banco di S. Giorgio, e la scarsissima attenzione per la caduta di Costantinopoli.
Le altre carte del F. erano ...
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MALVICINI FONTANA, Valerio
Vincenzo Lavenia
Impropriamente denominato Malvicino (così egli stesso si firmava nelle carte scritte durante la persecuzione dei valdesi di Calabria), nacque intorno al 1530 [...] di numerosi libri. La lista delle opere in suo possesso (in cui figuravano testi di Melantone, Brucioli, Erasmo, Agrippa, Machiavelli, Du Moulin, Ochino, Curione) fu inviata a Venezia, dove fu chiamato a deporre Gabriele Giolito de' Ferrari, che ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...