Hegel, Georg Wilhelm Friedrich
Claudio Cesa
Filosofo tedesco, nato a Stoccarda nel 1770 e morto a Berlino nel 1831. Il nome di M. compare raramente sotto la penna di H., e mai nelle opere da lui stesso [...] male, in lui, si è conciliato con se stesso. È in base a questa concezione che è stato scritto il Principe di Machiavelli; nella costituzione di uno Stato, l’assassinio a tradimento, l’inganno, la crudeltà non hanno affatto il significato di male.
I ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] del valore etico dei mezzi di cui si serve, ed è diventato perciò concetto applicabile a tutti i tempi e luoghi. Tant'è, "machiavellica" è stata definita la politica di un Ezzelino da Romano, di un Federico II di Svevia, di un Luigi XI di Francia e ...
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America Latina
Giuseppe Marcocci
Machiavelli e la ‘prima America’: analogie, letture, lettori
La straordinaria portata della scoperta dell’America e soprattutto la rapidità del successo della spedizione [...] come mostra, su tutti, l’Histoire d’un voyage faict en la terre du Brésil (1578) di Jean de Léry.
Machiavellismo e antimachiavellismo in America Latina nel Sei e Settecento
La condanna ufficiale di M. e la circolazione di opere antimachiavelliane di ...
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Storico e uomo politico ceco (Řepov, Boemia Centr., 1922 - Praga 1991). Direttore (1952-70) dell'istituto storico dell'Accademia cecoslovacca delle scienze, della quale divenne socio effettivo nel 1960, [...] ("Giorgio di Poděbrady", 1967). Tra le altre opere: Tyrolská selská válka a Michael Gaismair ("La rivolta contadina tirolese e Michele Gaismayr", 1960); Italská renesance (1965; trad. it. 1972); Machiavelli e il machiavellismo (in ital., 1980). ...
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Sternberger, Dolf
Carlo Galli
Filosofo, saggista e pubblicista tedesco, nato a Wiesbaden nel 1907 e morto a Frankfurt a.M. nel 1989. Allievo di Martin Heidegger e di Karl Jaspers, nel dopoguerra insegna [...] , Machiavellismus und Politik, in Recht und Macht in Politik und Wirtschaft, Zürich 1974, pp. 9-29 (trad. it. Machiavelli, machiavellismo e politica, in Id., Immagini enigmatiche dell’uomo, Bologna 1991, pp. 187-203); Drei Wurzeln der Politik, 2 voll ...
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Cresci, Migliore
Lucio Biasiori
Nato a Firenze nel 1494 in una famiglia di tintori, fu fautore dell’ultima Repubblica fiorentina (1527-30); nel 1534 divenne priore e poi si mise al servizio dei Medici. [...] de l’opinion publique dans l’Italie moderne, Rennes 2006; L. Biasiori, Letture di Niccolò. Storia e fortuna di Machiavelli, tesi di perfezionamento discussa presso la Classe di Lettere della Scuola Normale Superiore di Pisa, a.a. 2010-2011 (tesi ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] schiacciarla con tutto il peso della sua potenza militare, esattamente come richiedeva il più noto e accettato precetto del machiavellismo, quello imperniato sulla figura del leone.
Sulla potenza del re cattolico il C. si diffuse nei due scritti con ...
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Poeta e drammaturgo inglese, nato nello Yorkshire, figlio del vescovo di Durham, educato ad Oxford. Barnes è uno dei sonettisti e madrigalisti dell'età elisabettiana (Parthmophil, A Divine Centurie of [...] nel testo, com'era l'uso; ed il Barnes si mostra anch'esso ossessionato da quell'apocalittico terrore del machiavellismo, che è così tipica caratteristica dei drammaturghi elisabettiani. Ineguale nella sua opera lirica, ma spesso delicato e fra i ...
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Catarino, Ambrogio
Michele Lodone
Al secolo Lancellotto Politi, nacque nel 1484 a Siena, dove si addottorò in diritto. Interruppe una promettente carriera in campo giuridico alla fine del 1515, quando [...] delle opere di M. sancita dall’Indice del 1559.
Bibliografia: M. D’Addio, Il pensiero politico di Gaspare Scioppio e il machiavellismo del Seicento, Milano 1962, pp. 271-75; A. Rotondò, La censura ecclesiastica e la cultura, in Storia d’Italia, a ...
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Gentillet, Innocent
Vincenzo Lavenia
Nacque intorno al 1532 nel Dauphiné, forse a Vienne. Si formò come giurista e fu un esponente del fronte ugonotto durante le guerre civili francesi. Dopo la strage [...] la stesura di uno scritto più ampio contro M., definito «ateista» e ignorante di storia, e contro i suoi seguaci «machiavellisti»: i forestieri italiani padroni della corte colpevoli di ispirare le trame che turbavano la Francia. Inoltre G. si mostrò ...
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machiavellismo
s. m. [dal nome di N. Machiavelli (v. le voci prec.)]. – 1. Termine – entrato nell’uso per un’interpretazione parziale e polemica (v. machiavellico) del pensiero del Machiavelli – con cui si indica una dottrina politica e un...
machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...