DURAZZO, Teresa
Giovanni Assereto
Nata a Genova il 14 dic. 1805 da Marcello e da Tommasina Negroni, si Sposò il 5 nov. 1823 con Giorgio Doria, conte di Montaldeo. Gli diede quattro figli - Ambrogio, [...] città, la risvegliò politicamente, dette avvio a diverse manifestazioni patriottiche. La D. organizzò, nei giorni di villeggiature al castellodi Montaldeo, a di Genova e d'Italia.
La pittura, che la D. aveva appreso sin da giovane avendo per maestro ...
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GRIMALDI, Luca
Riccardo Musso
Nacque presumibilmente a Genova, nei primi anni del Duecento, da Ingone di Oberto; ebbe tre fratelli, uno dei quali fu Boverello. Non va confuso con il cugino Lucchetto [...] Cagliari e all'assedio del vicino castellodi Santa Igia.
I quattro delegati giunsero a Viterbo quando il papa già aveva ricevuto i legati delle due città rivali, il che li pose, fin dall'inizio, in una posizione di inferiorità. Le trattative tra le ...
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ISOLANI, Giovanni
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1330 da Mengolo (Domenico) di Giacomo e da Mina di Ubaldino da Bagno. Ebbe una sorella, Nana, sposa di Pietro Miazoli di Ferrara.
Il padre [...] fu uno dei sei Provvisori alla difesa della città e dei castelli del contado. Fu quindi nel Collegio degli anziani di marzo e aprile 1377 quando il governo di Bologna fu posto di fronte all'alternativa di inasprire lo scontro col papa in appoggio ...
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MARCONI, Luigi
Rosella Carloni
Nacque verso il 1762 a Monte Milone (oggi Pollenza) presso Macerata. Il padre, Giacinto, era un modesto commerciante di pesce.
Dotato di vivace intelligenza, si formò [...] di amministrarli per 18 anni.
Proseguendo nella sua politica di mecenatismo, nel 1820 il M. acquistò la statua di G. Ceccarini raffigurante il suo maestro A. Canova mentre guarda l'erma di Pietrangeli, Palazzo Sciarra, CittàdiCastello 1986, p. 198; ...
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BERNABEI, Lazzaro
Mario Natalucci
Apparteneva ad una famiglia emigrata nel sec. XII da Famagosta in Ancona e ascritta in seguito alla nobiltà cittadina. Nacque da un Bernabeo di Cecco, presumibilmente [...] il 15 apr. 1451 fu chiamato a sostituire i maestri Iacopo da Gubbio e Simeone nel pubblico insegnamento e P. Giangiacomi, Guida spirituale di Ancona, Ancona 1933, pp. 154 s.; M. Natalucci, Ancona attraverso i secoli, I, CittàdiCastello 1961, p. 561; ...
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BOTTIGELLA, Aurelio
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia, nacque a Pavia verso il 1480 da Antonio Simone, funzionario ducale a Parma.
Entrato nell'Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme, vi fece [...] città più di conquistarla. Con l'appoggio di un contingente di cavalieri gerosolimitani riuscì solo a espugnare il castellodidi mera rappresentanza alla corte di papa Paolo III, al quale portò le congratulazioni del gran maestro per l'investitura di ...
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CONTI, Lotario
Stefano Andretta
Nacque da Torquato duca di Poli e da Violante Farnese, figlia naturale di Ottavio duca di Parma, presumibilmente intorno alla metà del sec. XVI: le prime notizie risalgono [...] di vettovagliamento della cittàdi 1.500 scudi l'anno, di cui usufruì sino al 1622. Nel 1621 divenne maestrodi S. Pietro, in importanti opere di restauro del castello e nel miglioramento delle reti viarie ed idriche. Del resto, gli ultimi anni di ...
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MAINO, Agnese del
Federica Cengarle
Figlia di Ambrogio, sorella di Lancillotto e di Andreotto, a sua volta padre del giurista Giasone, nacque verosimilmente nei primi anni del XV secolo.
Di nobile famiglia [...] castellanodi questa città, Matteo Mercagatti detto il Bolognino, per la consegna del castellomaestrodi Galeazzo Maria Sforza, ibid., XXI (1894), 2, pp. 427 s.; Z. Volta, Un giuramento di fedeltà a Beatrice di Tenda, duchessa di Milano e signora di ...
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Dohana de Secretis
BBeatrice Pasciuta
La Dohana de Secretis rientra nell'ossatura funzionariale esistente nel Regnum già in età normanna. A quest'epoca la Dohana, termine ricalcato sull'arabo Diwan, [...] città minori erano i baiuli, che esercitavano in sede locale le funzioni di esazione e di prestigio del nuovo maestro secreto. Le attribuzioni e di consegnarla al nuovo secreto, riponendo gli originali nuovamente sigillati nel castellodi Messina ...
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CALTAGIRONE, Gualtieri di
Ingeborg Walter
Secondo la tradizione raccolta nel Rebellamentu di Sichilia, nel Liber Iani de Procita e nella Leggenda di messer Gianni di Procida (in Rer. Ital. Script., [...] restituiva all'arcivescovo il castellodi Calatabiani, presidiato in precedenza dagli Angioini, egli figura al secondo posto tra i testimoni, subito dopo Alaimo da Lentini, capitano della città. Lo stesso Alaimo e il Comune di Messina gli concessero ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo parzialmente al n. 4), andare dietro...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...