BECCARIA, Giulia
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Nacque a Milano il 21 luglio 1762, secondogenita di Cesare e di Teresa Blasco. Rimasta orfana di madre, nel marzo 1774, visse per alcuni anni nel collegio annesso al convento di [...] per mezzo del conte Giovambattista Somis di Chiavrie, consigliere alla Corte d'appello di Torino e allora a luglio 1841.
Fonti e Bibl.: Riguardano naturalmente anche la B. la maggior parte delle fonti e della bibliogr. relative al Manzoni. Fra queste, ...
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BEOLCHI, Carlo
Arianna Scolari Sellerio
Nato ad Arona (Novara) nel 1796, studiò dapprima a Milano, poi nel collegio Borromeo di Pavia, dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1817. Iscritto alla [...] 'appartenenza alla Chiesa anglicana. A Londra fu in contatto con la maggior parte degli esuli italiani, tra cui il De Meester, G. A Torino, il Cavour e il Mamiani gli chiesero consiglio sulla costituzione in Italia di collegi di istruzione femminile, ...
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MANCINI, Girolamo
Antonio Carrannante
Nacque a Cortona, "di nobile casato", nell'avito palazzo di famiglia, il 30 nov. 1832, da Niccolò e da Elisabetta Grifoli.
Fece i primi studi nelle scuole di umanità [...] . Sebbene viaggiasse molto fra Siena e Firenze, visse la maggior parte del tempo nella città natale, nel cui circondario erano dedicò anche alla vita politica: fu segretario del Consiglio dipartimentale di Arezzo, e poi gonfaloniere di Cortona. ...
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CEBÀ (Grimaldi), Niccolò
Marco Palma
Nacque a Genova tra la fine del sec. XIV e l'inizio del XV, primogenito di Tommaso e Caterina Lomellini. Appartenente a una famiglia di antica nobiltà, di cui si [...] della cultura quattrocentesca la sua figura spicca con maggior rilievo anche se di luce costantemente riflessa. Tra gli aveva dato, quattro figli. In quell'occasione il vecchio amico lo consigliò di risposarsi, ma non sembra che il C. sia mai passato ...
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ARCONATI LAMBERTI, Giovanni Gerolamo
Elvira Gencarelli
Nulla si sa di sicuro intorno alla sua nascita: molto probabilmente l'A. era figlio illegittimo d'un Arconati e, forse, d'una Lamberti, "nato nella [...] nella primavera del 1673. Ritenuta sospetta la sua presenza dal Consiglio dei Venticinque, fu ripetutamente invitato ad uscire dalla città; ma (o chi per lui) nella prima parte. Maggior interesse storico e letterario riservano le altre due opere ...
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BOLZA, Giovanni Battista
Alberto Destro
Nacque il 3 ag. 1801 a Loveno sopra Menaggio sul lago di Como, di famiglia originariamente spagnola, stabilitasi in Lombardia nel sec. XVII. Studiò dapprima presso [...] l'Italia e l'Austria. E in questo senso l'impresa di maggior rilievo di cui il B. fu animatore e, dal fasc. VII del uscì nel 1863 col titolo Cento apologhi.
Quando fu sciolto il Consiglio di Stato, il B. fu nominato archivista di gabinetto; pochi ...
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CICOGNA, Strozzi
Pier Cesare Ioly Zorattini
Nacque a Vicenza nel 1568dai nobili Francésco di Dionigi e Isotta Bissari. Si addottorò in utroque iure presso l'università di Padova il 20 ag. 1590.
Del [...] ).
L'opera principale del C., certoquella che gli diede maggior fama, come atte stano le numerose edizioni, fu Il G. Fontana; è dedicato al doge Marino Grimani ed al Consiglio dei dieci.
L'opera, che nel suo aspetto esteriore presenta caratteri ...
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consigliatore
consigliatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. consiliator -oris], non com. – Chi consiglia, consigliere: c. di pace; c. quasi della maggior parte degli uomini e delle donne (Boccaccio); iron., chi è sempre pronto a dar consigli:...
s. f. [der. di serrare]. – 1. L’atto del serrare. Ant. e raro in senso generico, è com. soltanto in alcune accezioni particolari: a. La s. del Maggior Consiglio, colpo di stato con cui, nel 1297, l’aristocrazia veneziana precluse alle classi...