di Claudio Arbore
Nella primavera 2014 la Guinea-Bissau è tornata nuovamente al voto sotto la forte pressione della comunità internazionale, Ecowas e Un in testa, nel tentativo di ripristinare l’ordine [...] il Sahara per raggiungere l’Europa. Chi garantisce il passaggio sono soprattutto le organizzazioni terroristiche jihadiste dell’Aqim (al-Qaida nel Maghreb islamico) e del Mujao (Mouvement pour l’Unicité et le Jihad en Afrique de l’Ouest) che con il ...
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Algeri
L. Golvin
(lat. Icosium; arabo al-Jazā'ir)
Capitale della repubblica algerina. La fortuna di A. è legata soprattutto alla sua posizione geografica; è infatti situata al centro del litorale settentrionale [...] , ricorda quello di Tinmal. A loro volta gli Almohadi furono spodestati e dalla loro caduta si formarono tre dinastie nel Maghreb: gli Hafsidi di Tunisi, i Merinidi di Fez, gli Abdalwadidi di Tlemcen. Questi ultimi furono padroni di A. per lungo ...
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al-Qa'ida
al-Qā‛ida. - Organizzazione terrorista fondata sul finire degli anni Ottanta del 20° sec. dal miliardario saudita Osama bin Laden (Usāma ibn Lādin). La sua matrice è quella del fondamentalismo [...] internazionale era rivolta agli effetti dell'offensiva lanciata nel nord del Mali dall'organizzazione al-Q. nel Maghreb islamico (Aqmi); infatti, anche grazie all'alleanza con i ribelli separatisti tuareg, in seguito prontamente eliminati, nel ...
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Arturo Varvelli
Sin dal suo arrivo al potere il leader libico Mu’ammar Gheddafi aveva visto l’Africa come possibile area geopolitica di propria influenza. Nell’ultimo decennio del suo regime questo desiderio [...] si sono giovati quindi anche i gruppi legati all’islamismo radicale, in particolare la costellazione di al-Qaida nel Maghreb (Aqim), che ha potuto alimentare i propri traffici di armi, anche sofisticate, tra cui persino sistemi missilistici anti-arei ...
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FESPACO
Giuseppe Gariazzo
Acronimo di Festival Panafricain du Cinéma et de la télévision de Ouagadougou, la più importante e continuativa manifestazione cinematografica dell'Africa sub-sahariana, con [...] , con Pièces d'identités (1998). Nel 2001 il regista marocchino Nabil Ayouch ha riportato l'Étalon de Yennega nel Maghreb con Ali Zaoua (2000).
Bibliografia
P.G. Ilboudo, Le Fespaco 1969-1989 ‒ Les cinéastes africains et leurs œuvres, Ouagadougou ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] . Il frazionamento dell’autorità favorì l’avanzata della riconquista cattolica, temporaneamente fermata dall’intervento degli Almoravidi del Maghreb nel 1086. Rarissimi i documenti a loro attribuibili in Spagna (Castillejo de Monteagudo, fuori Murcia ...
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IDRĪSITI
Francesco Beguinot
. Nome di una dinastia musulmana che regnò nel Marocco dal 172 al 375 dell'ègira (788-789, 985-986 d. C.) e che prese nome dal suo fondatore Idrīs, uno dei discendenti di [...] pp. 304, 321-327; R. Basset, Idrīs I, Idrīs II, Idrīsides, in Encycl. de l'Islām, II, pp. 478-480; E.-F. Gautier, Les siècles obscurs du Maghreb, Parigi 1927, pp. 274-291 e passim; Ch.-A. Julien, Hist. de l'Afrique du Nord, Parigi 1931, pp. 341-344. ...
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Luca Einaudi
Le migrazioni internazionali sono sempre state alla base del popolamento dei vari continenti e continuano a essere un fattore significativo nello sviluppo demografico ed economico dei vari [...] ha determinato una larga parte dei movimenti migratori successivi alla Seconda guerra mondiale. In Francia si tratta soprattutto del Maghreb (il 31% dei nati all’estero proveniva da Marocco, Algeria e Tunisia ancora nel 2006, secondo l’Oecd, mentre ...
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Mediterraneo, mondo
BBerardo Cori
di Berardo Cori
Mediterraneo, mondo
sommario: 1. Il mondo mediterraneo come 'regione' della Terra. 2. Qualche mutamento fisico, lento ma non impercettibile. 3. L'evoluzione [...] in particolare, in definitiva nella disoccupazione giovanile. Ma il fenomeno migratorio, seppur tradizionale e di lunga data fra il Maghreb e la Francia, è assai più recente (in termini di storia contemporanea, s'intende) per la maggior parte dei ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] . 8° si resero sempre più indipendenti da Baghdad, l'a. si diffuse e prosperò, soprattutto nella Spagna e nel Maghreb degli Almoravidi e degli Almohadi (secc. 12°-13°). Tra le opere alchemiche scritte in Occidente, una citazione particolare merita la ...
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