Teologo protestante (Metsalwier 1634 - Amsterdam 1698), predicatore in varie città e dal 1679 ad Amsterdam, deposto (1692) per le sue idee: l'accettazione del cartesianesimo lo condusse a una netta separazione [...] tra filosofia e teologia. Scrisse un libro che ebbe larga diffusione, De betoverde waereld ("Il mondo incantato", 4 voll., 1691), volto a combattere i processi di stregoneria e in generale la credenza nella magia. ...
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In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le [...] del divino e relazione con il sacro.
Religione
Scienza delle religioni
Nella scienza delle religioni si fa distinzione tra c. e magia, e tra c. e mito, tra l’elemento sentimentale e quello ideologico e nozionale, da cui proviene la giustificazione ...
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(gr. ῾Eκάτη) Divinità greca, spesso confusa con dee affini, specialmente Selene (la Luna) e Artemide; in Esiodo è detta figlia di Asteria. Ebbe santuari famosi a Egina e ad Argo, e culto ad Atene presso [...] e per le vie le erano erette delle edicole. Era considerata signora delle ombre e dei fantasmi notturni e anche dea della magia e degli incantesimi. Il triplice aspetto di E., terrestre, lunare, ctonia, si riflette nell’iconografia, dove spesso era ...
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Iside e Osiride
Tommaso Gnoli
Amore e risurrezione nell'antico Egitto
Figli del Cielo e della Terra, poi sposi, Iside e Osiride mettono in scena nel mito di cui sono protagonisti la rappresentazione [...] non trovandoli tutti, riportò magicamente in vita Osiride, con cui si accoppiò rimanendo incinta. Poco dopo Osiride morì, perché la magia di Iside non bastava a farlo vivere più a lungo. Allora gli altri dei decisero di farlo re del mondo sotterraneo ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] (a cura di V. Drehsen e W. Sparn), Berlin 1996, pp. 89-102.
Kippenberg, H.G., Luchesi, B. (a cura di), Magie. Die sozialwissenschaftliche Kontroverse über das Verstehen fremden Denkens, Frankfurt a.M. 1987.
König, R., Winckelmann, J. (a cura di), Max ...
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WALKER, Daniel Pickering
Antonio Rainone
Storico britannico della cultura rinascimentale e moderna, nato a Londra il 30 giugno 1914, morto ivi il 10 marzo 1985. Laureatosi a Oxford nel 1935, dal 1945 [...] e Cinquecento, il simbolismo esoterico, la possessione e l'esorcismo agli inizi dell'età moderna. In particolare, gli studi sulla magia naturale nel Rinascimento, da C. Agrippa di Nettesheim e P. Pomponazzi a B. Telesio e T. Campanella, rappresentano ...
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Poeta gallese (Newton St. Bridget, Galles meridionale, 1622 - ivi 1695); dall'antica popolazione dei Siluri, abitanti della sua regione nativa, gli venne l'epiteto di Silurist. Dopo un esordio come autore [...] vita. Thomas nel 1647 divenne fellow al suo collegio di Oxford e si dedicò a speculazioni alchimistiche che egli chiamava magia divina; compose varie opere dove, tra molto di fantastico, si nota la stessa corrente mistica che informa l'opera poetica ...
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Esorcismo
Marco Margnelli e Vittorio Lanternari
L'esorcismo (dal latino tardo exorcismus, greco ἐξορκισμός, composto di ἐξ, rafforzativo, e ὅρκος, "giuramento") è lo scongiuro mediante il quale con [...] e 'teatro recitato' (Leiris 1958). Va notato che certi mali, quali per es. le forme di 'fascinazione' che nel mondo della magia popolare si usava attribuire a fattura, sortilegio o malocchio, come nei casi testimoniati in gran numero da E. De Martino ...
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CAGNOLATI (Canholatus, Canheolatus, Canolati, Cagnolato), Bartolomeo
Ugo Rozzo
Chierico milanese, figlio di un "dominus Ubertus" che era già morto nel settembre del 1320, il C. è sopravvissuto nella [...] n. 1; C. Guerrieri Crocetti, Negli ultimi anni di Dante, ibid., XXVI(1923), pp. 144 s.; F.D'Ovidio, Ancora Dante e la magia, in Studi sulla Divina Commedia, I, Napoli 1931, pp. 177-182; N. Zingarelli, La vita, i tempi e le opere di Dante, II, Milano ...
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Preavviso sul determinarsi di eventi futuri, sul loro esito e sulle loro conseguenze, che si può trarre, secondo alcune credenze religiose o superstiziose, dalla osservazione di determinati fatti, considerati [...] , tradizioni rituali e mitologiche, ricordi di coincidenze effettivamente sperimentate, nonché i principi fondamentali del pensiero magico (➔ magia), per cui il simile produce il simile e la parte corrisponde al tutto. Ma il pensiero religioso può ...
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magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...