Magistrato italiano (Cagliari 1939 - Roma 2017). Eletto al Consiglio Superiore della Magistratura nel 1976, è poi stato giudice istruttore a Roma, dove si è dedicato al settore della criminalità organizzata [...] , assieme a G. Falcone, del Movimento per la Giustizia, nel 1998 è stato eletto presidente dell’ANM (Associazione nazionale magistrati). Come presidente di sezione al Tribunale penale di Roma, ha, tra l'altro, indagato sulla morte di Roberto Calvi ...
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pitreismo
s. m. Il sistema alla base della P3, presunta associazione segreta finalizzata a favorire la concessione di appalti, a pilotare sentenze giudiziarie e a raccogliere informazioni riservate.
• vorremmo [...] Giornale, 11 luglio 2010, p. 1, Prima pagina) • se c’è scandalo, lo scandalo è nel modo di nomina dei magistrati, nel funzionamento del Consiglio superiore della magistratura, e il pitreismo è l’ideologia che guida la casta togata nelle sue scelte di ...
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. Piccola città degli Equicoli, ricordata da Plinio (Nat. Hist., III, 12, 106) e da Tolomeo (III, 1, 56); da alcune iscrizioni di Capradosso, risulta che la città sorgeva nel sito stesso o poco distante. [...] Ebbe probabilmente la cittadinanza romana già prima della guerra sociale. Fu iscritta nella tribù Claudia; i suoi magistrati supremi portarono il nome di duumviri.
Bibl.: Corpus Inscr. Lat., IX, p. 394; H. Nissen, Italische Landeskunde, II, Berlino ...
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VIMINACIO (Viminacium)
Roberto Paribeni
Antica città della provincia romana di Mesia Superiore presso la confluenza del Margus (Morava) nel Danubio. Le rovine presso la moderna Kostolatz. Vi ebbe per [...] costituzione a municipio sarebbe pertanto avvenuta sotto Adriano, e più tardi il passaggio a colonia. Dei suoi magistrati cittadini le iscrizioni ricordano edili, questori, decurioni; dei suoi sacerdoti: pontefici e flamini.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat ...
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Ferrucio Auletta
Abstract
Nell’ambito delle «autorità alle quali è affidata l’amministrazione della giustizia» viene svolta un’analisi degli organi ai quali risulta affidata la giurisdizione generale, [...] ; c) la corte di appello; d) la Corte di cassazione.
Il giudice di pace
Il giudice di pace è un organo integrato da un magistrato onorario, che ha sedi territoriali stabilite a norma dell’art. 2, co. 1, lett. a), d.lgs. 7.9.2012, n. 156, e svolge ...
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Per magistratura si intende generalmente un corpo di giuristi a cui spetta l’esercizio delle funzioni giurisdizionali, cioè la risoluzione delle controversie nell’applicazione concreta delle norme giuridiche. [...] di un lungo processo storico e si è accompagnato a una sempre più estesa burocratizzazione dell’intero corpo dei magistrati (basti pensare, in tal senso, a quel che hanno significato le riforme napoleoniche). D’altra parte, l’inserimento della ...
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GUELMA (A. T., 112)
Pietro Romanelli
Città dell'Algeria a 131 km. da Costantina; sorge sul luogo dell'antica Calama. Città dell'Africa proconsolare, che prima del dominio romano subì largamente gli influssi [...] della civiltà fenicia, come dimostrano la frequenza d'iscrizioni neopuniche, e il fatto che anche in età romana i suoi magistrati supremi sono i sufeti; accanto a questi tuttavia le iscrizioni nominano un princeps, forse il capo di una tribù indigena ...
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TARGIONI-TOZZETTI, Giovanni
Emanuele D'Angelo
TARGIONI-TOZZETTI, Giovanni. – Nacque a Livorno il 17 marzo 1863, figlio di Ottaviano, letterato, e di Annina Bresciani, fratello maggiore di Elena e di [...] poeta vernacolare noto con lo pseudonimo di Cangillo.
Cresciuto in una famiglia che vantava generazioni di intellettuali, scienziati e magistrati di spicco, studiò al Lliceo Niccolini della sua città, dove il padre, amico di Giosue Carducci (e membro ...
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EUPHAS (Εὔϕας)
M. B. Marzani
Supposto incisore di monete. Questo nome compare sul rovescio di alcune monete di Thuri e potrebbe designare, più che l'artista, un magistrato; senonché lo stesso nome compare [...] anche su di una moneta di Eraclea (ΡΥΦΑΣ, da leggersi ΕΥΦΑΣ), e sembra strano che un nome così raro indichi i magistrati di due diverse città, mentre sarebbe molto verosimile che uno stesso artista avesse lavorato per due città diverse. Allo stato ...
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Nell’età repubblicana (dalla metà del 4° sec. a.C.), la città assoggettata a Roma e sottoposta a oneri (munus capĕre). Con la sottomissione il m. perdeva la propria sovranità, senza partecipazione ai diritti [...] l’Italia e le province sotto il dispotismo imperiale. Le città ebbero un proprio senato (curia) che nominava i magistrati, duumviri. Era tuttavia una parvenza di libertà: la reale funzione della curia era quella di designare i cittadini capaci ...
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magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario latino), persona, oppure organismo, che...
filo-magistrati
agg. inv. Favorevole alla magistratura. ◆ Molti segnali indicano che il consenso al Polo, e in particolare a Forza Italia, è oggi più consistente di qualche tempo fa. Giova a questo schieramento il radicalizzarsi (o l’imbarbarirsi)...