BRACCIOLINI, Nicolò
Luisa Bertoni Argentini
Figlio di Francesco, nacque a Pistoia nei primi anni del sec. XVI da nobile famiglia. Cugino per parte di madre di Alessandro Vitelli e iniziato ben presto [...] non invadesse il territorio pistoiese. Quindi inviarono il B. e Baccio Tonti, di parte cancelliera, a Firenze per ragguagliare i magistrati della città sulla decisione presa. Ma il B. e il Tonti si erano venuti a trovare in contrasto durante la ...
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Giureconsulto calvinista (Diedenshausen 1557 - Emden 1638 circa), prof. di diritto a Herborn (1590), sindaco di Emden (1604). Contrattualista, A. pone un patto o contratto alla base sia dei piccoli gruppi [...] popolo è titolare: in questa prospettiva di A., che è uno dei più coerenti monarcomachi protestanti, il re o i magistrati che sono preposti all'esercizio della sovranità sono sempre famuli et ministri del popolo, e quindi la sovranità a essi delegata ...
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scriba Nella tarda età biblica e nella prima età postbiblica, dotto ebreo (ebr. sōfēr). Abitualmente seguaci del farisaismo, gli s. si distinguevano per un accentuato formalismo religioso, del quale vengono [...] librarius, segretario privato, servo che lavorava per il suo padrone. In particolare, scribae erano i segretari dei magistrati e dei funzionari romani e municipali; costituivano diverse corporazioni, di cui la più importante era quella degli scribae ...
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PORTO
Giuseppe Lugli
. I Romani chiamarono per antonomasia con questo nome la città che sorse nell'impero intorno al porto fondato da Claudio e restaurato da Traiano alla foce del Tevere. In origine [...] fabbricati di uso pubblico, come anche delle abitazioni civili, si ritenne più opportuno di farne un centro indipendente con magistrati e con leggi proprie. Ciò sembra che sia avvenuto sotto l'impero di Costantino, quando la città acquista il titolo ...
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1. Un primo significato di questo termine è quello che ci si presenta già in Omero, dove i demiurghi appaiono come liberi lavoratori, spesso molto pregiati e largamente compensati. In un periodo in cui [...] trattano le cose del popolo: secondo l'etimologia, "operano le cose del popolo", cioè provvedono a governare il popolo. Poiché questi magistrati si trovano in città e paesi parlanti dialetti in cui l'ā prendeva il luogo dell'η, in generale il loro ...
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GUZZONI, Boccolino
Francesco Storti
Appartenne a nobile e antica famiglia podestarile originaria della terra di Offagna, trapiantata a Osimo intorno alla metà del XII secolo. Fu primogenito di Guzzone [...] dura quanto vana protesta degli Osimani presso il papa, si pensava di dar voce alle armi.
All'apertura delle ostilità i magistrati del Comune di Osimo elessero come comandante dell'esercito il G., che il 27 giugno 1477 risolveva con un'unica azione ...
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Vedi OSIMO dell'anno: 1963 - 1996
OSIMO (Αὔξιμον, Αὕξουμον; Auximum)
G. V. Gentili
Centro delle Marche, in provincia di Ancona; la città antica corrisponde alla moderna, elevata su una collina (alta [...] Ebbe importanza per la sua posizione nelle guerre civili del I sec. a. C. Appartenne alla tribù Velina, ebbe pretori come magistrati. Nel VI sec. d. C. dominò sul mare attraverso il porto di Ancona, e Procopio la chiama capitale del Piceno.
Conserva ...
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È in generale "il governo, l'amministrazione", e più particolarmente (con o senza l'aggiunta di τῆς πόλεως o di κοινή) l'amministrazione pubblica, specialmente finanziaria. In Atene, verso la fine del [...] ), eletto dal popolo per un anno. Al principio del sec. III esso fu sostituito da un collegio di magistrati; si tornò poi a periodi al magistrato unico, il cui ricordo cessa verso la fine del sec. II. Esso sovraintendeva alle entrate e alle spese ...
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Agglomerazione rurale priva di organizzazione politica, contrapposta a città-stato, πόλις, dalla quale la come dipende. Essa designa tanto il territorio quanto gli abitanti di esso. Le popolazioni greche [...] , tanto è vero che ciascuno di questi villaggi nell'Attica prima di Teseo aveva il suo pritaneo e i suoi magistrati, come ci testimonia Tucidide (II, 15).
Però ben presto per la difesa dei villaggi sorsero castelli sulle colline (πόλις, πτολίεϑρον ...
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NOMOFILACIA (da νόμος "legge" e ϕύλαξ "custode")
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Magistratura greca, avente non solo la funzione, implicita nel nome, di custodire il testo ufficiale delle leggi, ma anche quella [...] stessi o in altri regimi, spettava ai nomofilaci di denunciare al tribunale penale, o addirittura di giudicare, i magistrati o capiparte che avessero preso l'iniziativa di leggi incostituzionali o inopportune. È perciò una magistratura più frequente ...
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magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario latino), persona, oppure organismo, che...
filo-magistrati
agg. inv. Favorevole alla magistratura. ◆ Molti segnali indicano che il consenso al Polo, e in particolare a Forza Italia, è oggi più consistente di qualche tempo fa. Giova a questo schieramento il radicalizzarsi (o l’imbarbarirsi)...