Nell’antichità, ufficiale subalterno (fig.) al servizio dei magistrati romani forniti di imperium, di alcuni sacerdoti e delle imperatrici, che precedevano in pubblico portando i fasci littori. Erano di [...] solito liberti, stipendiati e organizzati in decurie.
Nel periodo fascista, lo studente universitario vincitore di una gara dei littoriali della cultura e dell’arte o dello sport. Littoriali del lavoro ...
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Termine che nel latino classico indicava coloro che assistevano i magistrati nelle province e, dall’età di Costantino, gli alti funzionari. Nel latino medievale, attraverso il significato di «persona del [...] seguito», assunse quello di «conte» ...
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In Roma antica, messo o cursore alle dipendenze di diversi magistrati e sacerdoti. I v., per lo più liberti, avevano funzioni simili a quelle dei littori: comunicavano ai senatori la convocazione del senato, [...] eseguivano citazioni giudiziarie, sequestri e arresti ecc ...
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Diritto
Organo monocratico (cioè composto da un unico magistrato) a cui era affidata la giurisdizione civile e penale, oltre ad attività secondarie di natura amministrativa e di volontaria giurisdizione, [...] Repubblica, il nome (da *praeitor, der. di praeire «andare avanti», propr. «chi precede [l’esercito]») designava i supremi magistrati, comandanti la legione, poi chiamati consoli. Secondo la tradizione, solo nel 367 a.C. fu creato un pretore per ...
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tavolaccino A Firenze e Perugia, in età comunale, messo di alcuni magistrati che nelle cerimonie pubbliche e solenni portava il tavolaccio, grande scudo rettangolare di legno sul quale erano dipinte le [...] insegne del Comune ...
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Istituto pubblico sorto in Roma nell’età repubblicana, quando il numero dei magistrati rivestiti di imperium divenne insufficiente per comandare gli eserciti e governare le province e si crearono dei promagistrati, [...] prorogando i poteri ai magistrati effettivi al di là del loro anno di carica. La prorogatio cessava automaticamente se il promagistrato fosse rientrato a Roma. ...
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suggesto Tumulo, luogo elevato del Campo Marzio in Roma da cui i magistrati arringavano il popolo, o su cui facevano salire le persone denunciate ai cittadini come colpevoli. ...
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sufeti
A Cartagine e nelle località sottoposte all’influsso punico, i due magistrati eponimi che convocavano e presiedevano la gerusia e probabilmente l’assemblea popolare; erano l’organo esecutivo della [...] politica estera e interna e avevano, almeno in origine, il supremo potere giudiziario (donde il nome dall’ebraico shofet «giudice»); furono anche, ma non di regola, comandanti militari. I s. furono mantenuti ...
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prefetto
Nella Roma di età repubblicana col termine praefectus si indicavano quei magistrati che dal pretore urbano erano delegati alla giurisdizione sulle città situate oltre una certa distanza dall’Urbe [...] (dette perciò praefecturae); lo sviluppo del sistema municipale li rese superflui e scomparvero nell’età augustea. Oltre al praefectus urbi (➔ ) e al praefectus praetorio (➔ ), i più prestigiosi, vi erano ...
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(o suffeti) A Cartagine e nelle località sottoposte a influenza punica, i due magistrati eponimi che convocavano e presiedevano la gerusia e l’assemblea popolare (lat. sufetes); erano l’organo esecutivo [...] della politica estera e interna e avevano, in origine, il supremo potere giudiziario. I Romani li mantennero in amministrazioni della Sardegna, dell’Africa e a Malta ...
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magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario latino), persona, oppure organismo, che...
filo-magistrati
agg. inv. Favorevole alla magistratura. ◆ Molti segnali indicano che il consenso al Polo, e in particolare a Forza Italia, è oggi più consistente di qualche tempo fa. Giova a questo schieramento il radicalizzarsi (o l’imbarbarirsi)...