Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] alla fine da qualsiasi riferimento ad altro, divenendo c. assoluta ossia autocoscienza. Lo spiritualismo, dall’introspezionismo di MainedeBiran alla concezione di Bergson, ha visto nella c. un accesso privilegiato alla conoscenza di sé, fondamento ...
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Arcangelo Rossi
Fisico francese (Poleymieux-lès-Mont-d'Or, Lione, 1775 - Marsiglia 1836), noto per le ricerche su elettricità e magnetismo. Riuscì a formulare su solide basi matematiche la legge fondamentale [...] Théorie mathématique des phénomènes électrodynamiques uniquement déduite de l'expérience, memoria riassuntiva delle sue vanno forse cercati soprattutto nel suo ricco carteggio con MainedeBiran. In A. l'idea illuministica della scienza come attività ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] sec. XIX hanno poi contribuito più propriamente il MainedeBiran, che pone a base del conoscere il volere non è né semplice "facoltà di sentir desiderî" (A.-L. Destutt de Tracy) né semplice vittoria d'un appetito su altri, secondo la definizione ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] Marsilio Ficino, H. di Cherbury o F.-P. MainedeBiran.La spiegazione a posteriori della conoscenza ha invece il della filosofia moderna, 2 voll., Torino, Einaudi, 1952-53).
g. de rossi, Semiologia della conoscenza, Roma, Armando, 1976.
j. habermas, ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] du bergsonisme. Ravaisson et la métaphysique, La Haye, Nijhoff, 1969.
M.-F.-P. MainedeBiran, Influence de l'habitude sur la faculté de penser, Paris, Henrichs, 1803.
A. Oliverio, Biologia e comportamento. Introduzione alla psicologia fisiologica ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] Cousin ebbe modo di conoscere lo psicologismo dualistico di MainedeBiran. Conseguita la licenza in lettere (1850), insegnò per diede inoltre alle stampe nel 1869 l'Essai sur l'histoire de la philosophie en Italie au XIXme siècle, pubblicato a Parigi ...
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Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] , e che può dirsi presente in gran parte del moderno pensiero religioso, specialmente non cattolico (A. Sabatier, W. James, MainedeBiran, L. Ollé-Laprune, F. Brunetière, N. Söderblom, E. Le Roy, R. Otto), ha costituito il fondamento teoretico del ...
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Filosofo francese (Namur, Belgio, 1813 - Parigi 1900); dopo avere studiato al Collège Rollin e aver seguito le lezioni di Schelling a Monaco, ebbe nel 1837 il premio dell'Accademia delle scienze di Berlino [...] en France au XIXe siècle (1868, più volte ristampato). Con De l'habitude, R.-M. svolgeva una fine analisi del costituirsi nel ricollegarlo alla tradizione spiritualistica e volontaristica di MainedeBiran e orientarlo verso il contingentismo di É. ...
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Filosofo e storico francese della filosofia (Auxerre 1898 - Parigi 1994), professore alla Sorbona (1941-68). Centrali nei suoi studî alcuni temi: Descartes e il cartesianesimo; la filosofia dell'Ottocento, [...] la formation du positivisme (3 voll., 1933-41); Les conversions deMainedeBiran (1947); La pensée métaphysique de Descartes (1962); Benjamin Constant (1967); Les méditations métaphysiques de J.-J. Rousseau (1970; trad. it. 1977); Cartésianisme et ...
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Filosofo francese (Izeaux, Delfinato, 1881 - Loctudy, Bretagna, 1960); dal 1945 ispettore generale dell'insegnamento secondario per la filosofia. Ispirandosi particolarmente a M.-F. MainedeBiran, sottolineò [...] e l'esperienza concreta dell'Io, la quale è triplice: della libertà, della morale, della metamorale. Tra le opere: L'expérience intérieure de la liberté (1924), Éléments pour une éthique (1943; trad. it. 1975), Essai sur le mal (1955), Le désir ...
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spiritualismo
s. m. [der. di spirituale]. – 1. Termine introdotto dal filosofo Victor Cousin (1792-1867) per caratterizzare e definire la propria dottrina e successivamente usato per designare una corrente filosofica che, sviluppatasi in Francia...