Xanthomonas Genere di batteri della famiglia Xanthomonadacee, con cellule cilindriche o ellittiche, provviste di un flagello, gram-negative; le colonie che si formano su substrati artificiali appaiono [...] gialle. Producono malattie del sistema vascolare o dei parenchimi di varie piante, tra cui il giacinto, le Crocifere coltivate, il mais, la canna da zucchero e gli agrumi. ...
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Botanica
Luca Comai
sommario: 1. Introduzione. 2. La botanica e la rivoluzione genetica. a) Il sofisticato parassitismo di Agrobacterium tumefaciens. b) Il trasposone della McClintock. c) Arabidopsis [...] R è attivo la cariosside produce gli antociani ed è rossa, se R è inattivato la cariosside è gialla. In una certa varietà di mais la trasposizione di un elemento Ds causò l'inattivazione di R (cioè la sua mutazione) in r. La presenza di Ac permette l ...
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trasposizione
Loredana Verdone
Fenomeno mediante il quale una sequenza genica si sposta all’interno di uno stesso filamento di DNA o da un filamento a un altro. Fu Barbara McClintock negli anni Quaranta [...] del Novecento a mettere in luce, durante gli studi sulla genetica del mais, l’esistenza di tratti di DNA mobili. Questi elementi mobili, detti anche trasposoni, sono stati individuati in tutti gli organismi viventi (batteri, piante, uomo). La ...
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Organismi geneticamente modificati
Anna Meldolesi
L'espressione organismi geneticamente modificati (OGM) viene utilizzata, in riferimento all'agricoltura, per indicare le piante il cui patrimonio genetico [...] mettendo fine alla moratoria di fatto e approvando 17 varietà di mais transgenico da seme nei 25 Paesi membri. La campagna contro gli . Se i buoni risultati ottenuti su soia, riso e mais nelle sperimentazioni in serra e in campo fossero confermati e ...
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In genetica molecolare, sequenza di acido nucleico (DNA o RNA) in grado di spostarsi autonomamente da una posizione a un’altra del genoma. I t., detti anche geni che saltano o elementi genetici trasponibili, [...] in tutti gli organismi viventi (batteri, piante e animali). Nei primi anni 1950, B. McClintock trovò nei semi di mais lembi di tessuto colorato in modo insolito e dimostrò che tali colorazioni erano dovute a mutazioni genetiche spontaneamente ...
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Agronomo genetista (Crispiero di Castelraimondo, Macerata, 1866 - Roma 1942); prof. di agraria e poi direttore dell'Istituto nazionale di genetica di Roma, fondato nel 1919; nel 1929 fu nominato senatore; [...] prodigiosa attività nel miglioramento delle piante agrarie, soprattutto con la creazione di numerose varietà nuove di frumento e di altre specie, come mais, ricino, ecc.; le varietà di grano da lui create per la maggior parte sono di tipo precoce. ...
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TRASPONIBILI, ELEMENTI
Maria Furia-Lino C. Polito
In genetica si dicono elementi trasponibili quegli elementi genetici che sono in grado di ''saltare'' (jumping genes) da una localizzazione cromosomica [...] , portando spesso all'insorgere di un fenotipo mutante. Per molti anni, la generalità del fenomeno descritto dalla McClintock nel mais non fu affatto compresa; solo oltre venti anni dopo, grazie alle tecniche di ingegneria genetica, fu dimostrato che ...
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Sostanza di crescita diffusibile che si forma nelle piante, nelle cellule degli apici vegetativi, degli abbozzi fogliari e delle gemme fiorali, e stimola l’accrescimento in senso longitudinale, anche rapido [...] eteroauxina per distinguerla da due sostanze isolate dalle urine umane (auxina a, o acido auxentriolico) e dai germi di mais (auxina b, o acido auxendiolico), si vide poi trattarsi sempre dello stesso composto, identificato come acido β-indolacetico ...
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Degrado ambientale
Lester R. Brown
Introduzione
È ormai molto tempo che gli ecologi denunciano il fatto che il problema dell'alterazione degli ecosistemi è stato affrontato in modo superficiale, senza [...] la resa del raccolto si riduce drasticamente: dall'1 al 13% nel caso del mais, dal 7 al 31% per la soia, e dal 4 al 27% le potenzialità produttive. Ad esempio, dal 1950 i rendimenti di mais negli Stati Uniti e di grano nell'Europa occidentale sono ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] sia virulenti (della serie T) sia lisogeni (il fago λ), del mais, del topo e, in un secondo tempo e in misura sempre più essere trasferiti con DNA puro.
I cromosomi facilmente osservabili del mais e il gran numero di semi di ogni singola pannocchia ...
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mais
màis (ant. màiz) s. m. [dallo spagn. maiz, voce della lingua aruaca]. – Pianta annua (lat. scient. Zea mays) della famiglia poacee o graminacee, detta anche granoturco, granone, frumentone; l’apparato radicale è formato da radici avventizie...
silomais
silomàis (anche silo-màis) s. m. [comp. di silo e mais]. – In zootecnia, insilato integrale della pianta di mais, raccolta a maturazione incompleta della granella e lasciata fermentare, ben pressata, in assenza di aria e di luce;...