In italiano l’➔accento grafico assolve a molteplici scopi e il suo impiego obbedisce a regole che sintetizzano esigenze tra loro distinte.
Mentre nella scrittura a mano l’accento ha spesso forma semicircolare, [...] nella copula) , trattandosi non di copula ma di congiunzione: Mario non è venuto e Anna ne ha sofferto. Quando la copula è maiuscola ad inizio di paragrafo, frase o dopo punto fermo, il segno corretto è l’accento (grave), non l’apostrofo: ‹È›, non ‹E ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] la scrittura latina si sviluppa per un lungo periodo (7° sec. a.C. - 3° d.C.) unicamente in forme di tipo maiuscolo. Le testimonianze possedute sono epigrafiche fino al 1° sec. a.C., poi anche librarie e documentarie su papiro. Nell’uso documentario ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] poi negli altri centri di cultura italiani. Di solito i manoscritti umanistici si riconoscono per l’uso frequente della s di tipo maiuscolo, la g sempre chiusa, la t con l’asta oltrepassante la sbarra, la i con il puntino e altri caratteri, oltre che ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] caratteristiche. A cominciare, a livello ortografico e fonetico, dalla scelta del maiuscolo e minuscolo (con prevalente tendenza per la riduzione delle maiuscole), alla segnalazione dell’accento secondo gli standard ortografici correnti (anche nelle ...
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Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] , mantenendosi nei paesi germanici fino ai nostri giorni. Molto caratteristico fu nel 13°-15° sec. anche l’alfabeto maiuscolo g., che ebbe larga diffusione in campo epigrafico.
Storia
Linea gotica
La linea difensiva stabilita dai Tedeschi durante la ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] espedienti grafici segnalanti il passaggio al piano enunciativo della citazione sono il corsivo o, come in (18), il maiuscolo:
(18) I perfidi caporali passano a scuotere le brande urlando Sveglia, Sveglia poltroni cialtroni, forza in piedi spinacce ...
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Il femminile è, insieme al ➔ maschile, uno dei due valori che assume il ➔ genere grammaticale in italiano (anche se esistono tracce frammentarie di ➔ neutro). Al pari del maschile, il femminile riguarda [...] degli allocutivi di cortesia (➔ allocutivi, pronomi; ➔ cortesia, linguaggio della), la forma di rispetto lei (scritta di solito con iniziale maiuscola: Lei) è ambigenere (al pari di tu e di voi): concorda infatti al maschile se l’interlocutore è di ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: l’acuto (′), il grave (‵) e il circonflesso (^); solitamente, sulle vocali di cui non si distingue l’apertura, l’accento grafico è grave (à, ì, ù), mentre è grave o acuto sulle altre vocali, a seconda ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] , 19988, vol. 1°, p. 77)
Nel caso dei nomi, come scrive Serianni (2000: 45), «le norme che regolano l’uso della maiuscola sono più facili ad enunciarsi che ad applicarsi, anche perché non è sempre ovvio distinguere tra “nome proprio” e “nome comune ...
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SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] diffusa nei regni ellenistici orientali e in Egitto, nel 2° secolo d.C. derivò la s. copta, che è in sostanza una maiuscola libraria greca con l'aggiunta di (sei o sette) segni di origine demotica; essa fu usata dalle comunità cristiane egiziane per ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...
delta1
dèlta1 s. m. [dal gr. δέλτα (lat. delta), voce di origine semitica], invar. – Nome della quarta lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo δ, maiuscolo Δ), corrispondente alla lettera d, D dell’alfabeto latino....