Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia [...] subito un'influenza notevolissima sul Parnasse, e poi sulla scuola simbolista; e quindi grande suggestione ebbe su Verlaine, su Mallarmé, su Rimbaud, e su tutta la successiva poesia francese ed europea, fino al surrealismo.
Vita e opere
Rimase ...
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Scrittore francese, nato a Maisons-Laffitte il 5 luglio 1892. Pubblicò Le Prince Frivole (1909), La danse de Sophocle (' 12), Le Cap de Bonne-Espérance ('18), Poésies ('20), Vocabulaire ('22), Plainchant [...] (1929); Opium (1930), attraversando tutti i gruppi di avanguardia. Ha incominciato col cubismo, conservando le stravaganze tipografiche di Mallarmé, ciò che non gli ha impedito talvolta di risalire indietro fino a Ronsard; ha accolto con simpatia le ...
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Critico letterario, nato a Sestri Levante il 25 gennaio 1911; dal 1939 prof. di lingua e letteratura francese nell'univ. di Urbino, della quale è anche (dal 1950) rettore. Partecipò attivamente ai movimenti [...] di giudizio critico (Rivière, Brescia 1935; Delle immagini giovanili di Sainte-Beuve, Firenze 1938; Otto studi, ivi 1939; Mallarmé, Milano 1945) con interpretazioni più apertamente mosse da istanze morali (Diario aperto e chiuso, Milano 1945 ; Nuovi ...
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GUALDO, Luigi
Simone Giusti
Nacque a Milano il 9 febbr. 1844 da Alessandro, proprietario terriero bergamasco, e dalla nobile Bianca Taccioli. Nel 1848 la famiglia lasciò la Lombardia, trasferendosi [...] , A. Villiers de L'Isle-Adam, F. Coppée - del quale tradusse in versi il dramma Deux douleurs (Due dolori), Milano 1872 -, S. Mallarmé, ma anche con Th. Gautier, con cui strinse una feconda amicizia. Nel salotto di quest'ultimo il G. poté conoscere i ...
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Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] (1893), subirono immediatamente gli influssi del simbolismo e del decadentismo: G. frequentò in quegli anni il salotto di S. Mallarmé (dove incontrava fra gli altri gli amici P. Louys e P. Valéry) e l'ultimo circolo di parnassiani, stretto intorno ...
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Poeta e scrittore belga (n. Ohain, Brabante, 1898 - m. 1984). Le sue liriche si muovono tra due opposti poli: da un lato il verso libero portato alle soluzioni più moderne e rivoluzionarie sulla scia di [...] d'outre-chair (1975). Fu anche autore di romanzi (Le temps de noires épines, 1947; Le roi du Colorado, 1962), saggi (Sur les traces de Rimbaud, 1934; Mallarmé vivant, 1956; Fil d'Ariane pour la poésie, 1964) e memorie (Quatre fois vingt ans, 1979). ...
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Pittore (Aberdeen 1915 - Provincetown, Mass., 1991). Intraprese studî di filosofia e di estetica presso la Stanford University e la Harvard University, approfondendo il suo interesse per la cultura europea [...] 1943, New York, Museum of modern art; Collage n. 1, 1945, Cambridge, Mass., Harvard University Museum; Il cigno di Mallarmé, 1944-47, Cleveland, Museum of art), elaborò dal 1948 una serie (oltre 150 tele) ispirata dalla guerra civile spagnola (Elegia ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] i portatori di questa nuova visione della vita e dell’arte, annoverando tra essi, oltre sé medesimo, T. Corbière, A. Rimbaud, S. Mallarmé, M. Desbordes-Valmore e J. de Villiers de l’Isle-Adam. E più tardi saranno anche considerati tra i precursori G ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] richiede all'etichetta del sottogenere 'lirica' alcune necessarie avvertenze e precisazioni. Con Ch. Baudelaire, A. Rimbaud e S. Mallarmé il contrasto tra l'io lirico che prende parola e la sua dichiarata difficoltà a riconoscersi nella lingua e nei ...
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MACRÌ, Oreste
Anna Dolfi
Ispanista, nato a Maglie (Lecce) il 10 febbraio 1913. Titolare dell'insegnamento di Lingua e letteratura spagnola presso l'università di Firenze dal 1952 al 1983, italianista, [...] 'inizio come continuazione della grande tradizione europea di Herder, Hamann, Hölderlin, Novalis, Hugo, Nerval, Baudelaire, Mallarmé, Bécquer e come proiezione moderna dell'amicizia generazionale, della quale gli offriva luminoso esempio la poesia ...
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allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...
simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...