Sostanza del gruppo delle lectine estratte dai semi di alcune piante (per es., Phaseolus vulgaris) che, senza la partecipazione di anticorpi, è in grado di agglutinare le emazie. Viene utilizzata nelle [...] colture in vitro di linfociti del sangue periferico in quanto possiede la capacità di trasformare i linfociti in linfoblasti, stimolandone la divisione. È molto utilizzata nello studio del cariotipo dei mammiferi e dell’uomo. ...
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Biologo italiano (Cefalù 1919 - Siena 2024), figlio di Adolfo. Allievo di G. Colosi, di U. Pierantoni e di E. Padoa. Prof. univ. dal 1960, ha insegnato zoologia e biologia generale presso l'univ. di Siena [...] all'univ. di Roma Tor Vergata (1983). Temi di ricerca: sistematica e biologia degli Oligocheti, cariologia dei Mammiferi, filogenesi, storia e critica del pensiero biologico, biologia teorica. Ha pubblicato un importante testo di Biologia (1977 ...
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Naturalista (Londra 1827 - ivi 1900); professore di biologia a Londra e poi di filosofia della biologia all'univ. di Lovanio. Convertito al cattolicesimo nel 1844, sostenne un'interpretazione dell'evoluzione [...] il corpo è il risultato dell'evoluzione, mentre l'anima è creata direttamente da Dio. Eseguì molte ricerche anatomiche sui Mammiferi e sugli Uccelli, intese a fornire la base per la sua dottrina. Fra le sue opere: Lessons from nature as manifested ...
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Spallanzani, Lazzaro
Alessandra Magistrelli
Il padre della biologia sperimentale
Lazzaro Spallanzani, il grande naturalista italiano vissuto nel 18° secolo, s’impose rapidamente per le sue straordinarie [...] e riproduttive. In quest’ultimo campo fu il primo a effettuare in laboratorio la fecondazione artificiale negli Anfibi e nei Mammiferi
Gli studi
Lazzaro Spallanzani nacque nel 1729 a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia. Primo di nove fratelli ...
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peptidi oppioidi
Sostanze (naturali o sintetiche) che presentano gli effetti dell’oppio e del suo costituente principale, la morfina. Il termine oppioidi è impiegato anche per indicare i recettori biologici [...] dette oppioidi endogeni, che sono stati individuati nel 1975 nel sistema nervoso centrale dei Mammiferi e nella pelle di alcune specie di Anfibi. Nei Mammiferi essi vengono suddivisi in tre diverse famiglie, in base alla derivazione da precursori ...
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In biologia molecolare, l’e. dell’RNA è il processo che modifica o introduce nuove basi in particolari posizioni dell’RNAm dopo la trascrizione. È un processo enzimatico che ‘taglia e cuce’ l’RNA in modo [...] processo i nucleotidi di un RNA guida che dirige l’aggiunta di uno o più nucleotidi dell’uracile nell’RNAm. L’e. nei Mammiferi richiede invece la conversione di un tipo di base in un altro; per esempio, l’e. dell’RNAm dell’apolipoproteina B consiste ...
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RITMI BIOLOGICI
Giovanna Vitagliano Tadini
(v. ritmo: Biologia, XXIX, p. 459; ritmi biologici, App. IV, III, p. 228)
Unico meccanismo adattativo comune a tutti gli Eucarioti (organismi viventi provvisti [...] anno il numero di ore luce giornaliere è di 12 contro le 12 ore di buio. Nella fascia tropicale molti mammiferi mostrano ritmi circadiani e circannuali ma non vengono influenzati dai fotoperiodi artificiali loro forniti sperimentalmente allo scopo di ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] stabiliti diritti morali e legali per le grandi scimmie (Cavalieri e Singer, 1993). La sperimentazione che causa la morte di mammiferi è considerata illecita, a meno che non si tratti di un esperimento in grado di salvare la vita di molte 'persone ...
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Amminoacido di formula
che si ottiene per idrolisi di numerose sostanze proteiche; si presenta in cristalli incolori, otticamente attivi, solubili in acqua, insolubili in alcol e in etere, che per decarbossilazione [...] modificazioni chimiche di specifici residui d’i. ne causano infatti l’inattivazione. La principale via del catabolismo dell’i. nei Mammiferi e nell’uomo passa per la sua trasformazione ad acido glutammico, che ha inizio con la degradazione dell’i. ad ...
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Sarcoptiformi Ordine di Aracnidi Acari; comprende oltre 10.000 specie, consumatrici di derrate alimentari o ectoparassite dell’uomo e degli animali domestici. Il sistema tracheale è assente e gli scambi [...] la cui infestazione è detta sarcoptidosi; le specie appartenenti al genere Sarcoptes sono parassite dell’Uomo e di altri Mammiferi, sui quali producono dermatosi. Sarcoptes scabiei (l’acaro della scabbia; v. fig.) produce nell’Uomo e negli animali la ...
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mammifero
mammìfero agg. e s. m. [comp. del lat. mamma «mammella» e -fero; propr. «fornito di mammelle»]. – Appartenente alla classe dei mammiferi: l’uomo è un m.; la balena è un animale mammifero. Come s. m. pl., mammiferi (lat. scient. Mammalia),...
pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione libera, e una radice che presenta al suo...