Savonarola, Michele
Raffaele Ruggiero
Medico, nato a Padova nel 1384 ca. e morto a Ferrara nel 1468. Nonno di Girolamo. Docente di medicina e arti, venne chiamato nel 1440 a Ferrara da Niccolò III d’Este [...] e cultura di corte, a cura di C. Crisciani, G. Zuccolin, Firenze 2011.
Per gli echi da S. nella Mandragola: P. Stoppelli, La Mandragola: storia e filologia. Con l’edizione critica del testo secondo il Laurenziano Redi 129, Roma 2005, pp. 131-34.
Per ...
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Vita e opere
Giorgio Inglese
Nascita e famiglia
Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel ‘popolo’ di S. Trinita. Era figlio di Bernardo (→), dottore in legge di modesta condizione [...] ma verosimilmente di pochissimo anteriore alla rappresentazione del 1520, dati i precisi rapporti testuali con l’Arte della guerra (si cfr. Mandragola IV ix 135 con Arte della guerra II 165, 166 e 243).
Quella che è parsa a molti la migliore commedia ...
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denaro
Jérémie Barthas
M. usa in genere il plurale danari; di rado il singolare danaio. Il d. è oggetto di un originale paradosso in uno dei capitoli più importanti e controversi dei Discorsi: «I danari [...] affari diplomatici e militari, per poi essere ridotto in povertà dalla contro-rivoluzione del 1512. Le sue commedie, la Mandragola e Clizia, testimoniano un’acuta coscienza di classe e la novella di Belfagor identifica l’inferno con la realtà umana ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] Lorenzo Strozzi fu ricevuto da Giulio de' Medici (marzo del 1520); all'incirca nello stesso periodo, fu rappresentata in Firenze la Mandragola, che subito dopo papa Leone volle vedere anche a Roma (come ricorda P. Giovio). Quella che è parsa a molti ...
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Boccaccio, Giovanni
Giulio Ferroni
Scrittore, nato a Certaldo o Firenze nel 1313 e morto a Certaldo nel 1375. Le opere volgari di B., soprattutto quelle più strettamente legate a Firenze, costituiscono [...] a un certo punto la diretta collaborazione della donna, Callimaco raggiunge Lucrezia solo attraverso la beffa della pozione di mandragola, inserendosi nel letto di Lucrezia all’insaputa di lei e rivelandosi solo dopo l’amplesso: qui agisce uno schema ...
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autografi
Emanuele Cutinelli-Rendina
Ha del paradossale, almeno in apparenza, la situazione che caratterizza il regesto degli a. machiavelliani: si rarefanno, fino a scomparire del tutto, a misura che [...] , pur nel permanere dell’autografia, il sigillo autoriale perde di forza.
Nulla in effetti ci è pervenuto del Principe e della Mandragola; appena un frammento per i Discorsi (BNCF, CM I 74), consistente in un mezzo foglio che reca il proemio al primo ...
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Andrés, Juan
Franco Arato
A., che italianizzò il nome di battesimo in Giovanni, nacque a Planes nell’antico regno di Valenza nel 1740 e morì a Roma nel 1817.
Gesuita, storico della letteratura e bibliotecario, [...] , fortunato affresco comparatistico, si sofferma varie volte su Machiavelli.
Nel secondo tomo registra la superiorità della Mandragola e della Clizia rispetto ai prodotti dei restauratori rinascimentali del teatro latino: le commedie di M. «hanno ...
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Bindoni, Alessandro
Maurizio Tarantino
Originario dell’Isola Bella, nel 1505 impiantò una tipografia a Venezia. Nel contesto di una felice stagione per l’intera tipografia veneziana (Zorzi 2000, p. [...] cieco Omero mancino». Per la datazione della stampa è stato proposto il 1522, subito dopo la prima rappresentazione veneziana della Mandragola nel carnevale di quell’anno (Ridolfi 1968, pp. 55-60); il formato e la disposizione del testo nella pagina ...
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Commediografo e comico veneziano nato circa il 1510 e morto nel 1571. Delle sue commedie, alcune (la Rodiana, rappresentata a Venezia nel 1540 e falsamente attribuita al Ruzzante nella prima edizione, [...] e dànno loro un colorito realistico: altre infine sono magri rifacimenti di commedie altrui: la Pozione (1552) della Mandragola del Machiavelli, e la Fiorina (1552) della commedia omonima del Ruzzante. Nelle sue commedie il C. introduce, accanto ...
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Svetonio, Gaio Tranquillo
Paolo Pellegrini
La tradizione testuale delle Vitae Caesarum di S. (nato nel 70 d.C. circa e morto nel 130 d.C. circa) poggia su un ristretto numero di codici vetustiores (divisi [...] in fugaci passaggi dei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio e dell’Arte della guerra, oltre che nella trama della Mandragola. Nel primo caso si suole richiamare il brano di Discorsi III vi 41 relativo al prefetto del pretorio Lucio Elio Seiano ...
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mandragora
mandràgora (o mandràgola) s. f. [dal lat. mandragŏras, s. m., gr. μανδραγόρας, di etimo incerto]. – Genere di piante solanacee comprendente poche specie, tra le quali due presenti anche in Italia: Mandragora officinarum, che vive...
satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...