PRISCILLIANO
. È il più significativo rappresentante di un movimento ascetico sorto in Spagna verso la fine del sec. IV e che diede luogo a un clamoroso processo conclusosi con la condanna a morte dei [...] 'autorità civile: un decreto di Graziano cacciò i vescovi priscillianisti dalle loro sedi, qualificandoli come pseudoepiscopi e manichei. Instanzio, Salviano e Priscilliano si recarono allora in Italia, ma non trovarono ascolto né presso papa Damaso ...
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In base all'etimologia, abiura (lat. ab-iuro "nego con giuramento") significa la rinunzia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose o persone o idee, alle quali prima si aveva aderito, e [...] del luogo o ad un suo delegato e alla presenza di almeno due testimonî.
Bibl.: Formule di abiura: contro i Manichei, in Migne, Patrologia graeca, I, col. 1648; contro i Pauliciani, ibid., CVI, col. 1333; altre in Martène, De antiquis Ecclesiae ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] il mondo. Essi dicono che la libertà non esiste nell'uomo e vilipendono la resurrezione del corpo, come i Marcioniti e i Manichei. Si vestono di bianco perché sostengono che chi si veste di bianco partecipa del Bene, mentre chi si veste di nero ...
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METEMPSICOSI (dal gr. tardivo μετεμψύχωσις, da μετά o ἐμψύχωσις, esprimente cioè l'idea della rianimazione di un corpo)
Umberto Fracassini
Le concezioni primitive intorno all'anima sono concordi nel [...] circolo intellettuale: nel giudaismo Filone e i cabbalisti, nell'islamismo i Drusi e altre sette, nel cristianesimo gli gnostici, i manichei e nel Medioevo i catari. Più di recente, la teoria della metempsicosi è stata accolta con favore da circoli ...
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Nell'antica Grecia, era il gradino elevato sul quale montavano gli oratori nelle assemblee e nei tribunali, come pure talvolta i magistrati e anche i rapsodi e i cantori nelle pubbliche rappresentazioni; [...] curva absidale, fiancheggiando la cattedra eoiscopale (v. abside).
Era designata col nome di bema anche la festa che i manichei celebravano ogni anno in primavera per commemorare l'anniversario della morte di Mānī (cfr. Agostino, Contra ep. Man., 9 ...
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MINIATURA - Islam
M.V. Fontana
La m. è l'esempio più eclatante di quanta poca importanza abbia avuto, nello sviluppo artistico della cultura islamica, la formalizzazione di un pregiudizio iconoclasta [...] sia di quelli che erano già emigrati in Siria e in Mesopotamia. Non poca influenza ebbe anche l'arte dei manichei (attestati anch'essi nei territori orientali) su certa m. persiana d'età islamica: il fondatore di questa dottrina religiosa, Mani ...
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Sergio Pernigotti
Egitto
Gli Egiziani, in tutte le cose si sono dati costumi e leggi al contrario degli altri uomini
(Erodoto)
La nuova stagione dell'archeologia egiziana
di Sergio Pernigotti
3 marzo
Uno [...] oasi in epoca tarda. Ma vi sono certamente anche testi letterari: i recenti ritrovamenti di opere di Isocrate e di testi manichei in copto nello stesso dialetto di quelli di Medinet Madi fanno bene sperare per il futuro, anche in considerazione della ...
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GIOVANNI Damasceno ('Ιωάννης ὁ Δαμασκηνός), santo
Alberto PINCHERLE
Silvio Giuseppe MERCATI
Padre e dottore della Chiesa, morto probabilmente il 4 dicembre 749.
Della sua vita - scartati i dati leggendarî [...] poté compiere di originale; il suo contributo personale più importante fu nel combattere i nuovi nemici della fede, i manichei-pauliciani, gl'iconoclasti e l'Islām. Ma nelle polemiche contro le eresie cristologiche, pur dipendendo in gran parte dai ...
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Fondatore della religione detta dal suo nome manicheismo (Mardinu o Afrunya, Mesopotamia, 216 - Gundēshāhpuhr 277). Nel suo paese natale, crocevia delle più diverse fedi, venne a contatto con i vari elementi [...] il libro dei Giganti e le lettere. Tranne la prima opera scritta in persiano, le altre furono scritte in siriaco o in arameo orientale. Non autentici, ma importanti, i Kephàlaia, scritti in copto, scoperti in Egitto nel 1935 con altri testi manichei. ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] degli Arabi musulmani immigrati in regioni a lunga tradizione insediativa e di coinvolgimento di cristiani, ebrei, zoroastriani, manichei, sabei e di molte altre comunità che parlavano lingue diverse nella costruzione di un impero.Le conversioni all ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le loro dottrine imponevano un esasperato...