Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] in maniera diversa e non senza oscillazioni e incertezze nei particolari, ma nel complesso indubbiamente a ragione, ricollegati col manicheismo antico. (Per Berengario di Tours v. sopra).
Da Onorio II a Bonifacio VIII (1124-1303). - Con il concordato ...
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Gli eresiologi cristiani hanno qualificato come δοκηταί (doceti) tutti coloro che in varia guisa hanno negato la realtà "carnale" del corpo umano di Cristo, hanno messo in discussione la sua concezione [...] che, camuffate sotto vesti cristiane, si diffusero nel bacino del Mediterraneo dalla fine del sec. III (v. manicheismo).
Fuori del cristianesimo si parla di docetismo buddhista per qualificare la tendenza, propria della filosofia del Mahāyāna, a ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] giudaica e all’affermarsi progressivo del cristianesimo, esso vide anche il sorgere di nuove religioni dal respiro universalistico come il manicheismo.
A rendere più complesso e variegato il quadro, vi è poi tutta una serie di tratti in comune che ...
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Questo termine, fra i molti significati che ritiene nell'uso corrente - come di dote che rende gradito chi la possiede, di benevolenza e di favore che ne deriva, di beneficio che n'è l'effetto, di riconoscenza [...] e sulla libertà umana, nell'elevazione e operazione arcana della grazia, contro gli eretici dei loro tempi (v. gnosticismo; manicheismo), non ne dissentono i Latini, come Ambrogio, Girolamo, e lo stesso Agostino, chiamato poi "il Dottore della grazia ...
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. Famoso eresiarca gnostico del secolo II d. C. Fiorì, secondo il Chronicon d'Eusebio sotto l'imperatore Adriano; il suo apogeo è verso il 133 d. C. Quasi concordemente gli eresiologi lo fanno oriundo [...] , il sistema basilidiano si presenta come una rielaborazione di motivi religiosi iranici in forma di mistero: è una preformazione del manicheismo.
Fonti: Ireneo, Adv. haer., I, 24; Clemente Aless., Strom., I, 21, 146; II, 3,10; II, 6, 27; II, 8 ...
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FABBRI, Diego
Sergio Torresani
Nacque a Forlì il 2 luglio 1911 da Augusto e Lina Camporesi. Il padre, repubblicano, era operaio in un'officina di pompe idrauliche; la madre, papalina, svolgeva lavori [...] ideologiche di tutta la sua opera teatrale, che sarà cattolica certamente, purché non si identifichi "cattolicesimo" con "manicheismo". Non dobbiamo, scrive il F., "creare in seno alla cristianità la persuasione di avere il monopolio di Cristo ...
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LUCHI, Bonaventura
Antonino Poppi
Nacque a Brescia il 16 ag. 1700, primogenito di Faustino e Barbara Alessandri (solo nel 1816 la famiglia ottenne dal governo austriaco il riconoscimento di una pseudo [...] administretur, et an ab eodem rebus consuletur humanis"), volto a confutare le diverse forme di ateismo, deismo, fatalismo, manicheismo, indifferentismo, naturalismo che offuscano il concetto di Dio; oltre a Epicuro e altri antichi, ricordò Bayle, J ...
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PREGHIERA
Giuseppe DE LUCA
Raul F. MANFREDINI
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. Storia delle religioni. - Origine. - La preghiera è la più elementare manifestazione della relazione dell'uomo con Dio, principio e termine d'ogni [...] e propria, una confessione dei peccati era collegata con la celebrazione eucaristica (Didachè, XIV,1). Nel manicheismo una confessione dei peccati degli auditores è nel Chuastuanift ("Confessione"). Parimenti in uno scritto proveniente dalla comunità ...
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Poeta inglese nato il 22 gennaio 1788 a Londra, morto il 19 aprile 1824 a Missolungi. Discendeva da un ramo di antica famiglia normanna (de Buron) stabilitosi a Newstead, nella contea di Nottingham, nel [...] in grande stile del pubblico inglese contro il Byron (1822): una battaglia a cui partecipò largamente il clero, per via del manicheismo che era alla base di quel dramma. Che il Byron, scrivendo il Cain, desse sfogo a un profondo e antico tormento ...
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La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] dialogo antimarcionita di Adamanzio, Circa la retta fede in Dio, e ai famosi (e notevolissimi per la storia del manicheismo) Acta Archaelai cum Manete di Egemonio (metà del sec. IV), tutti in greco; dall'antiariana Altercatio Heracliani cum Germinio ...
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manicheismo
s. m. [der. di manicheo]. – 1. Religione fondata nell’antica Persia da Mani, noto in Occidente anche come Manicheo, nel 3° sec. d. C.: muovendo probabilmente da un’esperienza etica vissuta come continua tensione tra bene e male,...
manica
mànica s. f. [lat. manĭca, der. di manus «mano»; nel sign. 5 a, calco dello spagn. manga (cfr. anche, in questa accezione, il lat. manus)]. – 1. a. Parte del vestito, maschile e femminile, che copre il braccio fino alle mani: le m....