TILGHER, Adriano
Renato LAZZARINI
Critico e filosofo, nato a Resina (Napoli) l'8 gennaio 1887, morto a Roma il 3 novembre 1941. Bibliotecario dell'Alessandrina a Roma, quindi redattore deI quotidiano [...] di valori e in parte effetto di coincidenze casuali, anche se fortunate. Si direbbe che in lui riaffiori il dualismo manicheo di bene e di male, ribelle a ogni composizione dialettica propria a ogni comodo, quanto illusorio e superficiale ottimismo ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] fu ripresa nel 19° sec. dal generazionismo di J. Frohschammer); la duplicità delle a., tanto nel senso del dualismo manicheo (un’a. buona e una malvagia, in lotta nell’uomo) quanto come continuazione della tricotomia platonica (Fozio); le dottrine ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] , la Quaestio 44) e i semplici excerpta di autori più antichi (così la Quaestio 59 riproduce una argomentazione del manicheo Fotino, la Quaestio 87, come già ricordato, passi delle orazioni sulle immagini di Giovanni Damasceno ecc.). Questo vale ...
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Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] presente. Ne deriva che la restituzione autentica del passato sarebbe in contraddizione con i due caratteri, egocentrico e manicheo, dell'ideologia.
È vero che, oggi, una scuola neomarxista si sforza di prosciogliere l'ideologia dall'accusa di ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] la realtà assoluta" (v. Martinetti, 1942, p. 407).
Questo idealismo si svela, dunque, come uno spiritualismo di tipo gnostico-manicheo: il riconoscimento della nostra unità con Dio attraverso il contrasto tra lo spirito e l'apparenza della ‛carne' e ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] della filosofia moderna, da Schelling alla conclusione della seconda guerra mondiale e oltre, si proponeva un tal criterio manicheo, ma al marxismo (ossia al vero razionalismo) si affidava addirittura il compito provvidenziale di determinare, nell ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] finalistico, da ogni imperativo del lavoro e dell'utilità. Alla ragione strumentale vengono contrapposti in modo manicheo principî suscettibili soltanto di ‛evocazione' e, come principale manifestazione di questa tendenza, Habermas indica la linea ...
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OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] i sessi, ecc.).
La letteratura più interessante sull'opinione pubblica ha in realtà un approccio al problema assai meno manicheo di quello della Scuola di Francoforte. Essa non solo mette in rilievo che un'opinione pubblica puramente autonoma e una ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le loro dottrine imponevano un esasperato...