BOLGI, Andrea, detto il Carrarino
Anelia Pinna
Nacque il 22 giugno del 1606 (e non nel 1605 come nel Passeri) a Carrara e il Pascoli (p. 436) scrisse di lui: "...dei Carrarini... porto ferma credenza [...] , in Paragone, XVII (1966), 191, pp. 23 s.; R. Wittkower, G. L. Bernini, the sculptor, London 1966, v. Indice; V. Martinelli, Scultura ital.: dal manierismo albarocco, Milano 1968, pp. 38 s., 46; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, IV, pp. 243 s. ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] a sbalzo.
Nel 16° sec. l’o. ha notevole incremento, grazie alle commissioni di sovrani e papi. L’o. del manierismo associa varietà di forme a ricchezza di mezzi tecnici e commistione di materiali diversi, ricercati o preziosi; la figura dell’orefice ...
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LOS ANGELES
Anna Bordoni
Livio Sacchi
(XXI, p. 509; App. IV, II, p. 359)
Nel 1990 la conurbazione L.A.-Anaheim-Riverside contava 14.531.529 ab., la sola città 3.485.398. Tra il 1970 e il 1980 l'accrescimento [...] ultima riconoscibile linea è infine quella post-moderna, nelle sue due accezioni del classicismo storicista, più o meno connotato in maniera pop (Ch. Moore), e del nuovo modernismo, più o meno segnato dal decostruttivismo (F. Gehry e la sua scuola: T ...
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BERRETTINI, Pietro (Pietro da Cortona)
Giuliano Briganti
Nacque a Cortona, nella parrocchia di S. Cristoforo, il 1°nov. 1596, da Giovanni Berrettini e da Francesca Balestrari.
La famiglia dei Berrettini [...] del Belvedere, della Villa d'Este di Tivoli e del tempio della Fortuna di Palestrina, ma anche del manierismo fiorentino (Buontalenti), sistemò scenograficamente il terreno a scale e terrazze, grotte e fontane, mentre il palazzetto era composto ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] : per es. in La ricotta (episodio del film collettivo RO.GO.PA.G., 1963) le citazioni della p. manierista di Pontormo e di Rosso Fiorentino, evidenziate attraverso il procedimento della sospensione temporale e dell'irrealismo cromatico, sono giocate ...
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GRANACCI, Francesco
Monica Grasso
Figlio di Andrea di Marco e di una Lisabetta di cui si ignora il casato, nacque nel 1469 a Villamagna di Bagno a Ripoli, presso Firenze, in un podere di proprietà del [...] di Betsaida. Movimenti nell'arte fiorentina del Cinquecento, Firenze-Siena 1995, pp. 139-182; R. Bartoli, F. G., in L'officina della maniera (catal.), a cura di A. Cecchi - A. Natali - C. Sisi, Firenze 1996, pp. 250 s., 312 s., 322 s.; A. Natali ...
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CALAMECH (Calamecca)
Francesco Neri Arnoldi
Famiglia di artisti carraresi, attivi a Messina nella seconda metà del secolo XVI, il cui nome trae origine da una località presso Carrara, denominata la Calamecca.
Primo [...] di Messina, 9 ag. 1932; A. Vetituri, Storia dell'arte italiana, X, 2, Milano 1936, pp. 434 ss.; G. Bellafiore, La maniera…, Palermo1954, pp. 29, 50, 58-60, 78; B. Saccone, Rinaldo Bonanno, in Commentari, XI(1960), pp. 117-120, 125; M. Accascina ...
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Arredamento
Renato De Fusco
Il termine indica l'arte e la tecnica di conformare con vari elementi (divisori, mobili, suppellettili ecc.) gli ambienti interni al fine di renderli più funzionali e confortevoli. [...] , nelle 'grotte' sottostanti i ruderi), un genere che associava il gusto classico con quello trasgressivo e innovativo del manierismo. Nel tardo Rinascimento e per tutta l'età barocca l'arredamento non perde la sua componente antropomorfa, l ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] in Palladio e Verona (catal.), a cura di P. Marini, Padova 1980, pp. 202 s.; M. Repetto Contaldo, F. Torbido: da Giorgione alla "maniera", in Arte veneta, XXXVI (1982), pp. 62-80; Id., F. Torbido detto il Moro, in Saggi e memorie di storia dell'arte ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] ambienti del convento prima di intervenire sulla volta e le pareti della chiesa), accanto a tratti del più tradizionale manierismo (la scena del Buon samaritano è inserita in un paesaggio alla fiamminga, ispirato alle opere giovanili di P. Brill ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...