LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] alle aree intermedie ha fatto sì che dalla storia delle arti figurative sia emigrata alla s. l. la nozione di manierismo, inteso ora come categoria astorica comune a ogni età postclassica (G.R. Hocke), ora come orizzonte mentale proprio del secondo ...
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In letteratura, l’espressione dei sentimenti o stati d’animo più intimi, dei moti più profondi della sensibilità o della coscienza; ovvero la rappresentazione di aspetti della vita o di ambienti raffigurati [...] sec., in reazione agli aspetti esteriori, enfatici e titanici del Romanticismo (dal quale tuttavia deriva), e al manierismo storicistico in particolare. Già presente nella narrativa a sfondo analitico e psicologico, e parte essenziale del naturalismo ...
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Scrittrice britannica (Eastbourne 1940 - Londra 1992). Cominciò a lavorare come giornalista a Croydon, nel Surrey (1958-61), quindi si trasferì a Bristol, dove si laureò in letteratura inglese medievale. [...] , 1984). La dissacrazione di certezze e valori istituzionali è al centro della sua opera, caratterizzata da una scrittura di alto manierismo, ricca di elementi parodici e gergali. I primi romanzi, Shadow dance (1966) e The magic toyshop (1967), sono ...
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Anglista italiano (Roma 1920 - Fregene, Roma, 2009). Allievo di M. Praz, prof. univ. dal 1957, ha insegnato a Roma dal 1966. Socio corrispondente dei Lincei (1991). Ha dedicato importanti studî a Shakespeare [...] , l'ed. del Teatro completo di W. Shakespeare (9 voll., 1976-91). Oltre al celebre I funamboli: saggi sul manierismo inglese (1963), vanno ricordati: Michelangelo nel Settecento inglese (1950); The whole mystery of art (1960), dedicato alla poesia di ...
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Giornalista, critico e poeta inglese (Southgate, Middlesex, 1784 - Putney 1859). Al centro della vita letteraria inglese per molti anni, portò per primo all'attenzione la poesia di J. Keats e P.B. Shelley [...] con Hazlitt nella critica drammatica. Le sue poesie raggiungono spesso perfezione formale ma peccano a volte di manierismo. Notissima la sua Autobiography with reminescences of friends and contemporaries (1850; aggiornata nel 1859).
Vita e opere ...
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COMANINI, Gregorio
Marina Coccia
Nacque a Mantova verso la metà del sec. XVI. Sulla sua vita si hanno poche notizie; mentre è ampiamente menzionata dai critici del sec. XVII e del successivo la sua [...] , II, Mantova 1962, pp. 446 ss.; E. Spina Barelli, Il C. ovvero il fine della pittura, in Teorici e scrittori d'arte fra manierismo e barocco, Milano 1966, pp. 12-33; L. Grassi, Teorici e storia della critica d'arte, I, Roma 1970, ad Indicem; R. W ...
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Minnesänger (o Minnesinger) Poeti lirici tedeschi del 12° e del 13° secolo. Il nome («cantori d’amore»), già in uso nel Medioevo, deriva dal fatto che essi, come i provenzali, trattarono quasi solo soggetti [...] verso il 1175, raggiunge il suo massimo splendore con Federico II, e infine declina trapassando nell’artificiosità e nel manierismo dei Meistersinger.
Tuttora discussi sono l’origine del Minnesang e i suoi rapporti con la lirica popolare, con la ...
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Critico d'arte e letterario italiano (n. Bologna 1935). Partendo dalle posizioni teoriche del Gruppo '63, si è occupato di fenomenologia degli stili artistici, interessandosi in particolare di storia dell'arte [...] del postmoderno (1987); Corso di estetica (1989); La neoavanguardia italiana (1995); Impressionismi in Europa (2001); Maniera moderna e manierismo (2004); Prima e dopo il Duemila. La ricerca artistica 1970-2005 (2006); Storia dell'arte contemporanea ...
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Scrittore italiano (Roma 1917 - Montecarlo, Lucca, 1987), dimorò a lungo nel Volterrano, dove prese parte alla Resistenza; per molti anni fu professore di liceo a Grosseto. La sua narrativa appare dominata [...] "oggettivo", riallacciantesi alla tradizione toscana, ma depurato, secondo la lezione di Tozzi e di Bilenchi, d'ogni manierismo bozzettistico, anche se non immune dal pericolo di una certa aridità cronachistica (Il cacciatore, 1964; Tempi memorabili ...
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Critico letterario (Ginevra 1910 - ivi 2002); prof. di letteratura francese alle univ. di Basilea e di Ginevra; socio straniero dei Lincei (1983). Tra i più illustri rappresentanti della "Scuola di Ginevra", [...] siècle, 1968; Le mythe de Don Juan, 1978, trad. it. 1980). Oltre ai fondamentali contributi sul barocco e sul manierismo, sono da ricordare Forme et signification. Essais sur les structures littéraires de Corneille à Claudel (1962; trad. it. 1976 ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...