FASOLO, Giovan Antonio
Stefano Marconi
Figlio di Cristoforo, fabbro, di famiglia lombarda di Mandello del Lario (Como), nacque nel 1530. Visse e operò come pittore a Vicenza, dove era giunto presumibilmente [...] datati al 1566-67 (Barbieri, 1958), sono caratterizzati da uno studio approfondito dei tradizionali stilemi manieristici; chiare somiglianze nelle attitudini stereotipe delle figure hanno inoltre consentito al Barbieri, giusta la comunicazione orale ...
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VALESIO, Giovanni Luigi
Francesca Mariano
– Ignoti sono l’anno e il luogo della nascita: Giovanni Baglione e Carlo Cesare Malvasia non forniscono informazioni, mentre secondo i repertori di Michael [...] Rosario nella chiesa dei Ss. Eusebio e Vittore a Peglio, dove sono palesi gli echi ludovichiani uniti a retaggi ancora manieristici. Per certo Valesio fu a Gravedona anche dopo questa data, come riferito da Malvasia, perché al suo ritorno a Bologna ...
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RUTELLI, Mario
Francesco Santaniello
– Nacque a Palermo il 4 aprile 1859, secondogenito di Giovanni, imprenditore edile contitolare della ditta Rutelli e Machì, e di Vita Romano.
La sua prima formazione [...] una particolare predisposizione e notevoli capacità) si coniuga con ricercate soluzioni formali e compositive cariche di spunti manieristici e barocchi (Gli iracondi). Nel corso del Novecento il suo stile s’impreziosì delle eleganze liberty, di ...
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ALLEGRI, Antonio, detto il Correggio
Silvia de Vito Battaglia
Pittore, deve il suo soprannome alla cittadina ove nacque. Suoi genitori furono Pellegrino e Bernardina Piazzoli o degli Aromani. Morì in [...] disegni dalla Madonna di Foligno, allora in questa città, incisioni del modenese Marcantonio Raimondi) e soprattutto i già manieristici e accesi modi del Dosso. Si rifanno a questo complesso clima spirituale l'estenuato raccoglimento del Congedo di ...
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FERRANDINO (Ferradino, Ferrandina)
Fausta Franchini Guelfi
Famiglia di marmorari e scultori lombardi, originari di Casasco d'Intelvi (Como) (Alfonso, 1985, p. 383), documentati a Genova a partire dal [...] musicali e da gruppi di putti musicanti, scolpiti ad altorilievo dall'Orsolino in tondeggianti e raffinate forme manieristiche; la struttura architettonica di Giovanni Battista è decorata da mensole, da festoni e da drappeggi ritmicamente disposti ...
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CARUCCI, Iacopo, detto il Pontormo
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Pontorme (donde il soprannome), sobborgo di Empoli, il 24 maggio 1494 da Bartolomeo, pittore allievo di Domenico Ghirlandaio, e da Alessandra [...] ricollega ai due santi (S. Giovanni Evangelista e S. Michele)di Pontorme (Empoli, Museo della collegiata), ormai scopertamente manieristici, forse in relazione con gli esordi del Rosso Fiorentino.
Controversa, ma entro brevi termini (1517-23), è la ...
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CASTELLAMONTE, Carlo di
Luciano Tamburini
Figlio di Cesare, nacque intorno al 1560, e fu quindicesimo conte di Castellamonte della linea Cognengo. Fu tra i primi patrizi piemontesi professionalmente [...] fondendo istanze romane alle francesi e giungendo a "un'arte di corte" (Griseri) nel peso dato agli ornamenti, più manieristici che barocchi; nel 1635 la sistemazione dell'altare della Madonna del Popolo nella chiesa della SS. Trinità a Torino; nel ...
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DELLA GRECA, Felice
Maria Pedroli Bertoni
Nacque a Roma nel 1625 dall'architetto "panormitano" Vincenzo e dalla romana Doralice Ridolfi. Venne battezzato il 16 nov. 1625 in S. Marco, sebbene la famiglia [...] un progetto per la facciata di S. Giovanni in Laterano, che costituisce un'alternativa, impostata su stanchi moduli manieristici addobbati con una veste decorativa vistosa, al restauro barocco operato dal Borromini.
Dopo la morte del pontefice (22 ...
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BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] : uno degli ambienti certo più interessanti del Rinascimento veneto, specie riguardo alla diffusione ed allo sviluppo degli elementi "manieristici" centro-italiani.
Elio, figlio legittimo del B. e di cuis'è avuto occasione di far cenno, fu letterato ...
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PULPITO (pulpĭtum)
Carlo CECCHELLI
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È in generale presso i Romani ogni piattaforma elevata su cui ci si posa per farsi vedere o udire: quindi in particolare il luogo dove siede il magistrato quando [...] centro della loggia splende il monogramma di Cristo, che è adorato da due angeli. I puttini, le cariatidi e gli altri manieristici fregi, sia nella loggia sia nel baldacchino, hanno alcunché di esuberante, ma si mantengono sempre su di una linea di ...
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manieristico
manierìstico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce al manierismo o ai manieristi; che è proprio del manierismo o dei manieristi: pittura m.; correnti letterarie manieristiche. ◆ Avv. manieristicaménte, in modo conforme ai canoni...
Kitsch
〈kič〉 s. m., ted. [propr. «scarto»; prob. der. del ted. dialettale kitschen «intrugliare»]. – 1. Nell’uso com., produzione di oggetti presuntamente artistici, ma in realtà caratterizzati da ornamentazione eccessiva e dozzinale, banali...