MOIETTA, Nicola
Alessandro Serafini
MOIETTA (Moietta Mangone), Nicola. – Figlio di Antonio, nacque tra il 1480 e il 1485 a Caravaggio. Nei documenti e nelle firme autografe il M. è ricordato anche come [...] in Valpadana. Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, a cura di G. Agosti, Firenze 2001, p. 44; G. Agosti, Su Mantegna, I, Milano 2005, pp. 54, 475; M. Comincini, I Moietta: profili biografici e Appendice terza. Documenti per la biografia di ...
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Avventure e metamorfosi di un genio: Raffaello da Urbino a Roma
Vincenzo Farinella
La vita
Raffaello era figlio d’arte: nato ad Urbino nel 1483, probabilmente il 6 aprile, trascorse i suoi primi anni [...] e facendolo trasportare verso il sepolcro da un mesto corteo che sfila davanti ai nostri occhi.
Svariate fonti visive (da Mantegna, a Signorelli, ad un sarcofago romano di Meleagro) sono state utilizzate e rifuse da Raffaello con la consueta capacità ...
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RIZZO, Antonio
Matteo Ceriana
RIZZO, Antonio. – Nato intorno al 1430, è detto veronese da una fonte databile 1475 (Colacio, 1486, c.n.n.), mentre in più documenti (Lorenzi, 1868, p. 94, n. 202; Paoletti, [...] capacità di dialogare da pari a pari con gli esiti più avanzati della cultura figurativa contemporanea e in particolare con Mantegna, del quale, com’è stato notato fin dai primordi della moderna critica d’arte (Burckhardt, 1855, p. 620), mostra di ...
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NUVOLONI, Filippo
Paolo Rondinelli
NUVOLONI, Filippo. – Nacque a Mantova il 4 febbraio 1441, unico maschio dei quattro figli di Carlo di Antonio, raffinato intellettuale di corte (è tra gli interlocutori [...] un «libro pien di rime e frotule» dedicato ad Andrea Mantegna e oggi perduto (Signorini, 1980, pp. 171 s.). XXXV (1972), pp. 318-323; Id., Due sonetti di F. N. ad Andrea Mantegna, in Studi in onore di Raffaele Spongano, Bologna 1980, pp. 165-172; D. ...
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È il più importante tra i membri di un'antica famiglia di artisti veronesi, la quale si congiunge, attraverso il padre Giacomo e il nonno Giovan Maria, a Stefano da Verona, di cui l'avo sarebbe stato fratello [...] a Roma, dove si recò giovane, e di avvicinare maestri, come Melozzo, portati a sviluppare le conquiste prospettiche del Mantegna. Questo contatto con Melozzo, assicuratoci dal Vasari, è confermato appieno dagli affreschi fatti fra il 1497 e il 1499 ...
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VIVARINI, Bartolomeo
Gianmarco Russo
– Figlio di un vetraio di nome Michele già in attività nel 1398 (Paoletti - Ludwig, 1899, p. 259), e di una donna di cui non si hanno notizie, questo pittore – di [...] , firmato e datato 1459. Qui, al pari della coeva Madonna del latte nello stesso museo parigino (Thiébaut, 2011), il mantegnismo imbalsamato di Bartolomeo si scioglie, per la prima volta con effetti di vitrea eleganza, sotto i colpi degli esperimenti ...
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COLLENUCCIO, Teofilo
Eduardo Melfi
Fu il figlio primogenito dell'umanista pesarese Pandolfo e della sua prima moglie, la nobile Beatrice de' Costabili, ferrarese, sposata da quest'ultimo nel 1469. Ancora [...] l'altro impegnato a sorvegliare per conto del marchese i lavori dei palazzi di Marmirolo e di Gonzaga, realizzati da Andrea Mantegna e da altri artisti.
Alla corte di Mantova il C. dedicava tuttavia gran parte del suo tempo a incarichi più leggeri ...
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Ameche, Don
Francesco Costa
Nome d'arte di Dominic Felix Amici, attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Konosha (Wisconsin) il 31 maggio 1908 e morto a Scottsdale (Arizona) [...] attore non protagonista. Vinse poi la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia (ex aequo con il partner Joe Mantegna) per Things change (1988; Le cose cambiano) di David Mamet. Dopo aver frequentato la Columbia Academy e il Columbia College ...
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Arte
Disegno eseguito sopra una superficie dura (parete rocciosa, pietra, legno, materiale ceramico, cuoio, metallo). lavorando a mano con uno strumento a punta. È una tecnica artistica usata, nelle possibili [...] capolavori si annoverano il Combattimento degli ignudi (1470 circa) di A. del Pollaiolo e le sette i. attribuite ad A. Mantegna; e inoltre quelle di Zoan Andrea, del monogrammista I.B., che accompagna la sua firma con un uccello, del fiorentino C ...
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DALLA ROSA, Saverio
Giovanna Baldissin Molli
Figlio di Nicola e di Felice Cignaroli (Brenzoni, 1972), nacque a Verona il 1°giugno 1745 da una modesta famiglia, veronese da generazioni. Egli stesso, [...] (25 luglio 1806), in Vita veronese, XXV (1972), pp. 321-40; G. Schweikhart, S. D. schreibt über die Arbeiten des A. Mantegna in Verona…, in Scritti in on. di mons. G. Turrini, Verona 1973, pp. 781-95; G. Romanelli, in Maestri della pittura veronese ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...