FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] la fiducia della Francia. Fermatosi a Milano sino al 28, cerca d'ingraziarsi Luigi XII con doni d'ogni sorta, da un quadro di Mantegna ai carpioni gardesani. E il re accetta e ringrazia di tanta cortesia. Però fa capire a F. che da lui ci si aspetta ...
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MAINERI, Giovanni Francesco
Federica Veratelli
Nacque a Parma da Pietro, pittore (atto notarile del 1503, in Franceschini, p. 479: "Ioanne Francisco de Mainerii de Parma filio quondam Magistri Petri [...] Franceschini del 1997.
Venturi (1897) ipotizzava una prima formazione del M. come miniatore sotto l'influenza di A. Mantegna, che contribuirebbe a chiarire in parte il suo linguaggio pittorico. Tesi rafforzata da Zamboni il quale, oltre a ricordarne ...
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GONZAGA, Barbara, duchessa del Württemberg
Rotraud Becker
Nacque l'11 dic. 1455, ottava figlia di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern.
Secondo la tradizione della [...] D.S. Chambers - J. Martineau, Milano 1981, p. 120; R. Signorini, Opus hoc tenue. La camera dipinta di Andrea Mantegna, Mantova 1985, pp. 51, 58, 87, 97 s.; Württemberg im Spätmittelalter. Ausstellung im Hauptstaatsarchiv Stuttgart. Katalog, a cura di ...
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Pittore e intagliatore (n. forse Novacella, Bressanone, 1435 circa - m. Salisburgo 1498). La sua personalità artistica, derivante dalla tradizione locale della Pusteria, accolse dai centri dell'Italia [...] pittori fiamminghi; conobbe anche la pittura dell'Italia settentrionale, in particolare quella di I. Bellini a Venezia e di Mantegna a Padova, di cui lo suggestionarono soprattutto gli scorci e le fughe architettoniche. Nel suo capolavoro, l'altare ...
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Compare nel più antico martirologio d'Occidente il 25 luglio come martire della Licia (Asia Minore); e nelle memorie d'Oriente possiede una chiesa in Calcedonia (Bitinia), costruita intorno alla metà del [...] porto Cristo").
Iconografia. - L'intera leggenda ebbe monumentale rappresentazione da Ansuino da Forlì (v.), da Bono da Ferrara (v.), dal Mantegna agli Eremitani di Padova. Ma l'ultimo episodio dal sec. XIII in poi fu il tema quasi unico della comune ...
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RAIBOLINI, Francesco, detto il Francia
Massimo Giansante
RAIBOLINI, Francesco, detto il Francia. – Figlio di Marco di Giacomo, Francesco Raibolini, detto il Francia per abbreviazione del nome di battesimo, [...] fino alla piena maturità, per aprirsi alla pittura e al disegno solo verso il 1490, ispirato dall’esempio di Andrea Mantegna e iniziando da «ritratti e altre cose piccole» (Vasari, 1568, III, 1906, p. 536).
Dobbiamo ritenere invece che ai pennelli ...
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DARIO di Giovanni, detto Dario da Pordenone (da Treviso, da Udine)
Giovanna Baldissin Molli
Figlio di un "Iohannis cerdonis [artigiano di basso rango] pictor de Porto Nauni, de contrada sancti Antonii [...] . 404 s. (con bibl. prec.); A. Venturi, Storia d. arte ital., VII, Milano 1914, pp. 19 s.;G. Fiocco, L'arte di A. Mantegna [1924],Venezia 1959, pp. 61, 68 s.; I capolavori deiMusei veneti (catal.), a cura di R. Pallucchini, Venezia 1946, pp.48 s.; A ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, [...] più di un anno dopo il pittore lavora con Lorenzo Costa, Lazzaro Grimaldi e Nicola Pisano nella Cattedrale di Ferrara, giudice Andrea Mantegna. Ma a Ferrara non si ferma a lungo, e dopo il 1500, forse per essersi reso reo dell'uccisione della moglie ...
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NICCOLO di Giovanni Fiorentino
Josko Belamaric
Anne Markham Schulz
NICCOLÒ di Giovanni Fiorentino. – Nacque nel 1418 circa, come si evince dalla dichiarazione alle decime (Markham Schulz, 1999, p. [...] scultura di Donatello padovano e della sua cerchia (1443-54), così come con la produzione giovanile di Andrea Mantegna: prima di stabilirsi a Venezia, Niccolò probabilmente assistette Donatello nella realizzazione dell’altare maggiore in S. Antonio a ...
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GIOVANNI MARIA da Brescia
Alessandro Serafini
Non si conoscono data e luogo di nascita di questo pittore e incisore attivo a Brescia tra la fine del XV secolo e l'inizio del successivo. Rimane sconosciuta [...] un quartiere…, ibid., pp. 153 s., 156, 232, 236, 242, 258, 272, 279; P.V. Begni Redona, ibid., p. 154; G. Agosti, Su Mantegna, I, in Prospettiva, 1993, n. 71, p. 45; E. Lucchesi Ragni, Vincenzo Foppa e la "figura Trayani imperatoris", in V. Frati - I ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...