PEVERELLI, Luciana
Sabina Ciminari
– Nacque a Milano il 16 febbraio 1902 da Gino, intellettuale, critico musicale e imprenditore, ed Ernesta Monzini, giornalista e insegnante.
Notizie sulla sua famiglia [...] dapprima alla passione per il teatro, ma l'insuccesso della rappresentazione tratta dal suo dramma La donna senza nome, al teatro Manzoni di Milano, la spinse ad abbandonare la scrittura per le scene. Una sua novella per Il Secolo illustrato nel 1930 ...
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CABIANCA, Iacopo
Benito Recchilongo
Nacque il 10 febbr. 1809 da Antonio e da Lucia Pasetti a Vicenza, dove il padre, discendente da un'antica e ricca famiglia padovana, si era trasferito da qualche [...] . Qui il C. si avvicinò alle idee e alla letteratura romantica, Carrer anzitutto, ma anche Grossi, Berchet, Pellico, Manzoni: ne derivò alcuni temi che ritornano frequentemente nelle novelle in versi di questi anni (La veglia delle nozze, Padova 1830 ...
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LANDI, Mario
Caterina Cerra
Nacque a Messina il 12 ott. 1920 da Giulio e Giulia Nicotra.
Il L. trascorse l'infanzia a Taormina, ma tornò poi a gravitare su Messina, dove aveva maggiori opportunità di [...] di F. García Lorca. L'anno seguente, ancora a Roma, mise in scena Gioventù malata, di F. Bruckner, al teatro Manzoni, e La frontiera, di L. Trieste, al Quirino (4 luglio).
Si trasferì successivamente a Milano, attratto dalla stimolante temperie ...
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RIZZI, Giovanni
Gabriele Scalessa
RIZZI, Giovanni. – Nacque a Treviso il 22 ottobre 1828 da Giambattista, consigliere di delegazione, e da Giulia Savoy di Majersfeld, entrambi discendenti di un’antica [...] tempi del soggiorno veneziano, e divenne assiduo di casa Manzoni. Anche nel capoluogo lombardo professò le proprie idee politiche fra cui una recensione a Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni (22 maggio 1883) e lo scritto Giulio Carcano e Carlo ...
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FASSÒ, Luigi
Carla Ronzitti
Nato a Borgosesia (Vercelli) il 20 giugno 1882 da Costantino e da Letizia Zenone, seguì gli studi universitari a Torino, laureandosi in lettere, e svolse la carriera di insegnante [...] .
Bibl.: L'elenco degli scritti del F., a cura di C. Bozzetti e A. Pietra, è in L. Fassò, Dall'Alighieri al Manzoni, saggi raccolti a cura dei discepoli, con un profilo del maestro e la bibliografia dei suoi scritti, Firenze 1955. Necrol., in Giorn ...
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PILOTTO, Camillo
Irene Scaturro
– Primogenito di quattro figli, nacque a Roma il 6 febbraio 1888 da Libero, affermato attore e drammaturgo, e Antonietta Moro, eccellente 'seconda donna'. Dal padre ereditò [...] compagnie Irma Gramatica-Andò e Severi-Zoncada.
Tra il 1911 e il 1914 riscosse molto successo con la Stabile del teatro Manzoni di Milano, ma la sua carriera subì una svolta decisiva nel 1914, grazie a Emma Gramatica, che gli consentì di interpretare ...
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POZZA, Giovanni Francesco Natale
Alberto Bentoglio
POZZA, Giovanni Francesco Natale. – Nacque a Schio (Vicenza) il 14 novembre 1852 dall’ingegnere Giovanni Battista e da Emilia Nazzari. In giovane età [...] dei suoi scritti di critica musicale, in Fonti musicali italiane, XI (2006), pp. 223-256; M. Cambiaghi, Il caffè del Teatro Manzoni. Autori e scena a Milano tra Otto e Novecento, Milano 2013, passim; A. Petrini, Attori e scena nel teatro italiano di ...
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ARANGIO-RUIZ, Vladimiro
Dario Faucci
Nato a Napoli il 19 febbraio 1887, da Gaetano, professore di diritto costituzionale, e da Clementina Cavicchia, seguì a Firenze il corso di lettere nell'Istituto [...] opposizioni. Note sullo storicismo di B. Croce, 1941), le edizioni di classici (fra cui le Liriche e tragedie del Manzoni [Torino 1949], alla poetica del quale dedicò un corso [Firenze 1948], la traduzione e interpretazione del Sofista [Bari 1951 ...
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UBERTI, Giulio
Maria Teresa Mori
– Nacque il 5 settembre 1806 a Brescia da Uberto, impiegato pubblico, e da Marianna Albrizzi. Ebbe due fratelli, Giacomo e Vincenzina. Il padre morì per colera nel 1836.
Visse [...] a Napoleone, in occasione del centenario della nascita, Giuseppe Rovani accostò l’ode di Uberti a quelle di Ugo Foscolo, Manzoni, Alphonse-Marie-Louis de Lamartine; su di lui scrisse anche Giosue Carducci (1889), che vedeva la sua poesia come un ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] a piena maturità e consapevolezza, sembrava attendere sin dall’inizio: un romanzo sostanziato di storia e di commento, fondato certo su Manzoni, ma ancor più sulla diacronia lunga delle generazioni come in Nievo, o in Tolstoj o in Thomas Mann.
Il ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...