DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] di mimo e di improvvisatore.
Ai primi del 1927 subentrò al fratello nella compagnia di V. Scarpetta e si esibì al teatro Manzoni di Roma. il cui pubblico lo gradì; al teatro dei Fiorentini di Napoli il D. ed Eduardo, riconciliati dopo i malintesi ...
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GUARESCHI, Giovannino
Domenico Proietti
Nacque a Fontanelle, frazione di Roccabianca, in provincia di Parma, il 1° maggio 1908 da Primo Augusto, negoziante di biciclette e macchine agricole, e Lina [...] 1994).
Del periodico, diretto da V. Metz e G. Mosca - cui lavoravano umoristi e scrittori della levatura di C. Manzoni, G. Marotta, M. Marchesi -, il G. divenne ben presto redattore capo, contribuendo fortemente a determinarne il carattere garbato e ...
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GALLINA, Gallo
Donatella Falchetti Pezzoli
Nacque a Cremona il 15 ott. 1796 da Giovanni, sarto, e da Anna Maria Galazzi. Iniziò lo studio del disegno presso Giovanni Beltrami e si trasferì in seguito [...] di M.C. Gozzoli - F. Mazzocca, Milano 1983, pp. 82, 150, 179, 361 (e pp. 274, 369, per Sigismondo); F. Mazzocca, Quale Manzoni? Vicende figurative dei Promessi sposi, Milano 1985, pp. 28-45, 55, 82, ill. 8, 9, 11-13; Id., La progettazione visiva dei ...
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FRATTARI, Ettore
Roberto Parisini
Nacque a Ravenna il 9 sett. 1896 da Guglielmo, manovratore ferroviario, e da Paola Carlini. Diplomatosi perito agrimensore all'istituto tecnico di Ravenna, il 22 nov. [...] di G. Frignani, che pose il veto alla candidatura di un grande possidente terriero quale era il conte G. Manzoni, il F. venne nominato direttore del Sindacato fascista degli agricoltori per il circondario di Ravenna (divenuto poi provinciale con ...
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FAVERO, Giuseppina, detta Mafalda
Maurizio Tiberi
Nacque il 5 genn. 1905 da Umberto, commerciante, e da Angelina Naldi a Portomaggiore (Ferrara). Fu battezzata col nome di Giuseppina ma sin dall'inizio [...] in Madama Butterfly di Puccini, ambedue dirette da G. Marinuzzi.
Il 3 ottobre, di ritorno in Italia, fu ancora Manon al teatro Manzoni di Bologna, poi il 21 marzo in una memorabile Giulietta e Romeo di C. Gounod eseguito alla Scala accanto a B. Gigli ...
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BRIGNONE, Adelaide (Lilla)
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 23 ag. 1913 dall'attore e regista Guido e dall'attrice Dolores Visconti, ambedue attivi nel campo cinematografico. Ebbe un debutto tardivo nel [...] per le irripetibili "gare di bravura" degli interpreti: per la Giovanna d'Arco dell'Allodola di J. Anouilh (teatro di via Manzoni di Milano, 19 nov. 1953), E. Possenti scrisse che la B. con la sua "bella, dolce, incantata interpretazione ne ha fatto ...
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MACRÍ, Oreste
Anna Dolfi
Nacque a Maglie, nel Salento, il 10 febbr. 1913 da Gustavo (geometra, "laboriosissimo" agrimensore e appassionato lettore di romanzi, dal quale il figlio dichiarò di avere appreso [...] ), si vedano, nell'ambito della letteratura italiana, i suoi studi su U. Foscolo e A. Manzoni proiettati in direzione comparatista (Varia fortuna del Manzoni in terre iberiche, Ravenna 1976; Il Foscolo negli scrittori italiani del Novecento. Con una ...
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CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] "caso" non proprio ortodosso, né fu il solo, e il suo contributo più vistoso fu una violenta stroncatura del Manzoni (A. Manzoni, Milano 1910, per l'ediz. della rivista Poesia di Marinetti), che voleva significare l'inizio di una battagliera campagna ...
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PACCAGNINI, Angelo
Laura Zattra
PACCAGNINI, Angelo. – Nacque a Castano Primo (Milano) il 17 ottobre 1930, da Filippo, calzolaio e poi operaio, e da Rosa Marzorati, filandiera e casalinga, ultimo di [...] (1998, p. 53), a Bergamo si sarebbe manifestato una sorta di ‘circolo di Milano’, formato da Paccagnini, Berio e Manzoni; fu soprattutto l’engagement morale e ideologico a caratterizzare questa ‘scuola milanese’ (Alberti, 2006, pp. 43 s.).
A cavallo ...
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BONSIGNORI (Bonsignore), Stefano
Lucia Sebastiani
Nato a Busto Arsizio il 23 febbr. 1738 da Giovanni Battista, mercante di cotone, e da Giovanna Galeazzi, dopo i primi studi compiuti nella città natale [...] 231, 237, 255; F. Meda, Un prelato milanese cesarista, in La scuola cattolica, LXIII (1935), pp. 15-43; P. Bondioli, Manzoni e gli amici della verità, Varese 1936, pp. 56-59, 81, 166, 185; C. Castiglioni, Dottori dell'Ambrosiana, in Memorie storiche ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...