Krishnamurti, Jiddu
Filosofo indiano (Madanapalli, Madras, 1895 - Ojai, California, 1986). Adolescente, fu ‘scoperto’ dal teosofo C.W. Leadbeater (1909) e nel 1910 condotto in Europa e adottato dalla [...] Annie Besant, che lo aveva riconosciuto come il futuro ‘maestro universale’ (allo stesso modo di Mosè, Buddha, Zoroastro, Gesù e Maometto). Besant fondò intorno a lui l’Ordine della stella d’oriente, in cui presto si riunirono oltre centomila persone ...
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ARCHITETTURA - Islam
B.M. Alfieri
L'a. è una delle espressioni più vitali dell'Islam perché in grado di realizzarne i programmi. Come è stato evidenziato da Marçais (1928), l'Islam è infatti una religione [...] frascame, sotto la quale sedeva a conversare con i compagni o a meditare. Nella stessa abitazione dopo la morte di Maometto (632), che era stato sepolto nella medesima stanza che aveva occupato da vivo, risiedette anche il suo successore, il califfo ...
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Giurista, scrittore e uomo politico dell'India, di setta musulmana sciita, nato a Mohan (stato di Oudh) il 6 aprile 1849, morto a Rudgwick (contea di Sussex, Inghilterra) il 3 agosto 1928. Aveva il titolo [...] di syed (cioè sayyid), reputandosi discendente da Fāṭimah, figlia di Maometto (v. alidi). Fatti i suoi studî in India, A. si perfezionò in Inghilterra nel diritto; poi in India fu giudice di pace, professore di diritto musulmano e, negli anni 1890- ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] imbroglione, in tal caso J., ma nato effettivamente a Magnesia, il 26 ott. 1585, dal governatore di questa e futuro sultano Maometto III (e allora nonni paterni di J. erano Murad III e Baffo) e da Elena Comnena di Trebisonda, di illustre ascendenza ...
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"Colui che non può veder di notte, senza la luce del giorno", soprannome di molti poeti arabi (le fonti bio-bibliografiche indigene ne annoverano ben ventidue). Il più celebre di essi è Maimūn ibn Qais, [...] morto c. il 629 d. C. Poeta errante, cantò l'encomio di molti potenti, tra cui Maometto, ma senza farsi musulmano. Alcuni ritengono, quasi certamente a torto, che fosse cristiano. È stimato uno dei migliori poeti arabi antichi, da alcuni anzi il ...
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VOLLO, Giuseppe
Autore drammatico e romanziere, nato a Venezia nel 1820, morto nel 1905. Si diede al giornalismo e alla politica e fu l'ultimo dei varî direttori del giornale veneziano Il Gondoliere [...] ai moti del 1848, dovette emigrare in Piemonte. Cominciò la sua attività letteraria con drammi storici (I due Foscari; Maometto II, ecc.), e continuò con drammi e commedie di carattere sociale: I giornali (1855), in cui rappresentò l'asservimento ...
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(o babaismo) Setta religiosa, nata in Persia (metà sec. 19°) in seno all’islamismo sciita. Fu fondata da ’Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza [...] delle dottrine sciite. La sua dottrina, con la pretesa di inaugurare un nuovo ciclo religioso dopo quello chiusosi con Maometto, gli valse l’accusa di tessere manovre rivoluzionarie e nel 1850 fu fucilato, mentre i suoi seguaci furono duramente ...
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Tablighi jamaat
(ar. «associazione di predicazione») Organizzazione islamica di tipo missionario. Venne fondata nel 1926 in India da un capo religioso, il maulana Muhammad Ylias (1885-1994), fermamente [...] movimento Shuddhi-sangathan. Promosse numerose scuole coraniche secondarie (madrasa) in cui era professata la parola del profeta Maometto. L’organizzazione ha la sua sede principale in Pakistan e presenta numerose ramificazioni in molti Paesi. Negli ...
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İstanbul Città della Turchia (8.831.805 di ab. nel 2007; 11.800.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), la maggiore del paese, antica capitale dell’Impero ottomano, erede di Bisanzio e di [...] quella del sultano Ahmed I (1609-17), detta Moschea blu, e quella di Yeni Vālide, con bellissime ceramiche. Nel 1467 Maometto II iniziò sulla punta del Corno d’oro la costruzione del Serraglio (Topkapi Saray) che fu la sede del sultano fino al ...
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sufismo Nell’islam, dottrina e disciplina di perfezionamento spirituale. Si presenta come un insieme di metodi e dottrine che tendono all’approfondimento interiore dei dati religiosi, per preservare la [...] è stato anche fatto derivare da ṣafā’ («purezza») o da ṣuffa («portico»), con riferimento forse al portico adiacente alla casa di Maometto a Medina, sotto cui il profeta aveva ospitato alcuni pii personaggi. Sul finire dell’8° sec. si ha la prima ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.