NAǴRĀN
. Antica regione e città omonima dell'Arabia meridionale (Yemen settentrionale), celebre in epoca preislamica e nei primi tempi dell'Islām come sede di una fiorente comunità cristiana, data al [...] è nel passo coranico, LXXXV, 4 segg. I Naǵrāniti, che formavano una specie di libera repubblica commerciale, strinsero con Maometto un patto di alleanza e protezione, mediante il quale si obbligavano al pagamento annuo di 2000 ricche vesti. Espulsi ...
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Figlio (m. 1418) di Radu I, salì al trono nel 1386 e per i suoi vasti possessi, che si estendevano dai Carpazî fino al Mar Nero, fu continuamente in guerra con i Turchi. Partecipò alla crociata di Sigismondo [...] Turchi per opera dei Mongoli (1402) e le lotte scoppiate fra i Turchi stessi fecero riacquistare a M. la piena indipendenza, che durò sino al 1417 quando Maometto I occupò la Dobrugia, Turnu-Severin e Giungiu, assoggettando la Valacchia a tributo. ...
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Capitano cristiano nelle lotte contro i Turchi (n. in Transilvania 1387 circa - m. Zimony 1456). Entrato (1433) per due anni al servizio di Filippo Maria Visconti, approfondì a Milano lo studio dell'arte [...] , subì presso Cossovo una grave sconfitta (1448); rinunziò alla carica di reggente nel 1453, non appena Ladislao V Postumo raggiunse la maggiore età; pochi anni dopo riuscì a respingere l'esercito di Maometto II che aveva assalito Belgrado (1456). ...
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Vocabolo arabo, propriamente significante "benedizione", che in tutta l'Africa settentrionale si applica anche e soprattutto alla misteriosa forza sacra e benefica a un tempo che, secondo la credenza popolare [...] l'affollarsi scomposto intorno alla cavalcatura di personaggi ragguardevoli anche soltanto perché sceriffi, cioè presunti discendenti da Maometto, allo scopo di ottenere la barakah baciando o toccando semplicemente la coda o i fornimenti della bestia ...
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Famoso tradizionista (muḥaddith) musulmano, nato verosimilmente nella Persia orientale, nel 202 dell'ègira (817-818 d. C.), ma vissuto per lo più a Baghdād e ad al-Baṣrah (Bassorah), ove morì nel 275 (10 [...] e considerata dai musulmani sunniti come uno dei "sei libri" fondamentali per la conoscenza delle tradizioni canoniche relative a Maometto.
Bibl.: F. Wüstenfeld, Der Imâm el-Schâfi' í nelle Abhandlungen der Kgl. Gesellsch. der Wissensch. zu Göttingen ...
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In senso generale questo termine, secondo l'etimologia, significa l'arte e la scienza della giustificazione e della difesa. E dell'arte l'apologetica tiene certamente, per l'intento pratico che si propone, [...] Come argomento in favore della credibilità della rivelazione egli addusse i miracoli di Mosé e di Cristo. In modo negativo poi dimostra che Maometto non è vero profeta, e che la sua dottrina non fa che ripetere le vecchie eresie. Nel sec. XIII il più ...
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. Storico bizantino del sec. XV. Di lui non si conoscono né il nome di battesimo, né il luogo e la data di nascita, né l'anno di morte. Dalla sua opera però si apprende che era nipote di quel Michele Ducas, [...] della Focea e quindi dei Gattilusio, signori di Lesbo, dai quali, dopo la caduta di Costantinopoli, fu inviato al sultano Maometto II per negoziati relativi al tributo loro imposto. Nella sua cronaca, dopo uno sguardo alla storia del mondo, espone le ...
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Giancarlo Bosetti
Essere o non essere Charlie
L’attacco terroristico del 7 gennaio 2015 al giornale satirico ha prodotto un eccezionale momento di solidarietà globale contro la violenza ma anche riaperto [...] importanti su cui è bene che in Europa si rifletta.
Il numero di Charlie Hebdo con in copertina una caricatura di Maometto che tiene sul petto il cartello «Je suis Charlie» sotto il titolo «Tout est pardonné» ha avuto un successo senza precedenti ...
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sharia (propr. sari'a)
sharī‛a
(propr. šarī‛a) Traslitt. del termine arabo che, usato in origine per indicare la strada (per es., quella che conduce all’acqua), significa nel lessico islamico (e già [...] Corano; la sunna (la via o condotta del Profeta, registrata dai ḥadīth, tradizioni canoniche di detti o fatti di Maometto, a cui il musulmano è chiamato a ispirarsi); il consenso della comunità degli interpreti; e il ragionamento o sforzo razionale ...
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Scultore e medaglista (Firenze 1440 circa - ivi 1491); fu a capo (1488) della scuola medicea, fondata da Lorenzo il Magnifico presso la chiesa di S. Marco e frequentata da giovani scultori, tra cui anche [...] , Museo del Bargello). Altre opere: il piccolo gruppo di Bellerofonte con Pegaso (Vienna, Kunsthistorisches Museum); la medaglia col ritratto e il trionfo di Maometto II; il Baccanale di amorini (rilievo in bronzo; Firenze, Museo del Bargello). ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.