ROSSI, Vittorio
Guido Lucchini
– Nacque a Venezia il 3 settembre 1865 da Aloise e da Giuseppina Venturi.
Si iscrisse dapprima all’Università di Padova, ma si laureò in quella di Torino nel 1886, alla [...] italiana, sia in alcune letture non scevre di una certa retorica nazionalistica. Fra i lavori più significativi occorre ricordare almeno Maometto, Pier da Medicina e compagni nell’Inferno dantesco, in Nuova Antologia, s. 6, 1918, vol. 197, pp. 20-31 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della secolarizzazione nel XX secolo può essere affrontata da due punti di vista: [...]
L’Europa di fine millennio deve tuttavia affrontare la nuova incognita rappresentata dall’islam. Che la religione del profeta Maometto (570-632) intessa rapporti con il Vecchio Continente da 15 secoli è fuor di dubbio: è una storia affastellata ...
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PIZZICOLLI, Ciriaco de'
Fabio Forner
PIZZICOLLI, Ciriaco de’ (Ciriaco d’Ancona). – Nacque ad Ancona con buona probabilità il 31 luglio del 1391 in una famiglia di mercanti, in difficoltà economiche [...] sua descrizione autografa del Peloponneso trasmessa da Leonardo Botta, in Miscellanea Ceriani, Milano 1910, pp. 183-247; F. Babinger, Maometto il Conquistatore e il suo tempo, Torino 1957, pp. 729-732; A. Campana, Giannozzo Manetti, Ciriaco e l’arco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] dagli altri sciiti che avevano come loro campione il cugino del Profeta, Alì – si richiamano a Fatima, figlia di Maometto. Pur originari della Siria, trovano terreno fertile per la loro ambiziosa causa nell’Ifrìqiya in cui i Berberi, ostili al ...
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frodolente
Ettore Bonora
Come aggettivo, " pensato o eseguito con frode ": lo furto che [Caco] frodolente fece / del grande armento ch'elli ebbe a vicino (If XXV 29; sostenibile anche l'ipotesi che [...] varietà delle loro pene, le quali tanto importano per la fantasia del poeta, che proprio qui egli per bocca di Maometto formula esplicitamente il principio che presiede a tutta la giustizia dell'oltretomba (If XXVIII 35-36), e fa poi pronunziare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La riconquista del greco è un aspetto fondamentale nella riappropriazione del [...] lontana dai miseri resti dell’Impero d’Oriente, in seguito definitivamente annientato con la caduta di Costantinopoli nelle mani di Maometto II nel 1453. Il travaglio per la riconquista della lingua è ormai avanzato e l’interesse dei dotti si allarga ...
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SCOMUNICA
DDiego Quaglioni
La pena ecclesiastica della scomunica colpì per la prima volta l'imperatore Federico II come reo di aver contravvenuto ai patti giurati col pontefice Onorio III nel luglio [...] , come l'incredulità dimostrata dall'imperatore verso il Cristo (che egli avrebbe considerato un impostore al pari di Mosè e di Maometto) e in particolare verso il dogma dell'incarnazione, e chiudeva con un'accusa che oggi si direbbe di 'razionalismo ...
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CICALA, Meliaduce
Giovanni Nuti
Nacque a Genova nel 1430 dal mercante Antonio ed ebbe fratelli Pietro, Galeotto e Lanzarotto. Egli seguì le orme paterne, tanto da diventare uno dei più potenti mercanti [...] DCCCXXXVII, DCCCXL, DCCCLIII, DCCCLX, DCCCLXXXVIII, DCCCCXLIV e pp. 570, 573, 576, 646; Adamo di Montaldo, Della conquista di Costantinopoli per Maometto II nel 1453, a cura di C. Desimoni, ibid., X (1874), pp. 292 s., 323-26; V. Forcella, Iscrizioni ...
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TOFFANIN, Giuseppe
Adriana Mauriello
– Figlio di Domenico (1861-1920) e di Maria Rodella (1868-1962), nacque il 26 marzo 1891 a Padova, in una casa ubicata nel centro cittadino, in Riviera del Businello, [...] generazione romantica, Napoli 1950; Prolegomeni alla lettura di Leopardi, Napoli 1952; Lezioni sul Manzoni, Napoli 1952; Lettera a Maometto II, Napoli 1953; Lezioni sulla poesia lirica del secolo XIX, Napoli 1954; L’Umanesimo al Concilio di Trento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Impero bizantino fino al periodo dell'iconoclasmo
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I primi secoli dell’Impero bizantino, [...] della vita cittadina. Sono anche questi fattori a favorire la rapida avanzata degli Arabi sotto la guida del successore di Maometto, il califfo Abu Bakr, che attacca la Siria e la Transgiordania a partire dal 633. I Bizantini sono poi sconfitti ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.