Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] assegnazione del genere è l’articolo che, dunque, somma alla sua funzione primaria (quella di marca della definitezza) anche quella di marca nominale.
Inoltre, in italiano sono maschili, quasi senza eccezioni:
(a) le ➔ nominalizzazioni di verbi all ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] metafonetici maschili nelle varietà settentrionali porta al tipo invariabile torinese o milanese, e non al ripristino di una marca plurale [-i] di tipo italiano/toscano.
Infine, per quanto riguarda la sintassi l’italianizzazione è stata assai poco ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] realtà ladina odierna – quali Roland Verra, Rut Bernardi, Stefen Dell’Antonio Monech, Roberta Dapunt, Iaco Rigo, Mateo Taibon, Marco Dibona, Daria Valentin e Claus Soraperra (Verra & Rabanser 1997).
La prima grammatica ladina è quella inedita di ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] nascondiglio sotterraneo di animali selvatici», con aferesi di sub- / sot-.
(e) Degrammaticalizzazione: molti prestiti inglesi con -s (marca del plurale in inglese e in spagnolo, non in italiano), diffusi soprattutto al plurale, non vengono percepiti ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] , producendo b[e]lla → b[ìə]lli e in seguito b[iː]lli, ove la durata sarebbe da interpretarsi come la marca di un precedente dittongo.
La metafonia per dittongamento e quella per innalzamento sono processi in qualche modo legati. Ciò è evidenziato in ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] nelle copie manoscritte e nei primi incunaboli, l’intrecciarsi dei volgari e, indirettamente, la riduzione dei tratti locali più marcati (Bruni 2003: 167-250). Non meraviglia pertanto che, ai primi del Cinquecento, quando più sensibile era divenuta l ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] che è associato al referente. Nel romanesco (➔ Roma, italiano di), ad es., l’accusativo preposizionale ricorre perlopiù in frasi marcate in cui l’oggetto è dislocato e poi ripreso mediante un pronome (➔ dislocazioni):
(10) a Gigi non lo posso vedere ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] bisognio counchar accoussi «facciamo così» (traduzione nell’originale: fesons comme cela);
(c) estensione della preposizione di dativo per a marca di accusativo con nominali che si riferiscono a esseri umani: mi capir un poco per ti «la capisco un po ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] da anche o pur(e):
(44) Pur avendo studiato per anni, Francesca non ha vinto il concorso notarile
In assenza di marche lessicali della concessività, è il contesto a suggerire l’interpretazione del gerundio:
(45) Perché ha inserito alcune pagine di ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] e, appartenente pure al rango delle fatali ed emblematiche, ⟨q⟩; come le isoglosse in linguistica, si tratta di 'isogrammi', marche di confine. Il maghrebino fa sistema autonomo, con proprie tecniche (per es., il taglio del calamo) e norme scrittorie ...
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marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne la proprietà, il luogo di provenienza o...
marca2
marca2 s. f. [dal germ. marka «segno di confine»; cfr. la voce prec.], ant. – 1. Regione di confine. In partic., come termine storico, nell’impero carolingio e negli stati formatisi dopo la sua fine, territorio giurisdizionalmente autonomo,...