I binomi irreversibili sono locuzioni composte da due parole appartenenti alla medesima categoria e unite da una congiunzione, che presentano solitamente un ordine fisso (equo e solidale, gratta e vinci) [...] due aggettivi, che, salvo pochissimi casi in cui gli aggettivi compaiono quasi unicamente al plurale (tali e tanti), presentano regolarmente la marca di plurale su entrambi gli elementi (servito/i/a/e e riverito/i/a/e).
In secondo luogo, i binomi non ...
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Verbi pronominali è un’etichetta generica che indica tutti i verbi nella cui forma di lemma appare un pronome clitico (➔ clitici), sia esso intrinsecamente legato al lemma (come in accorgersi, pentirsi) [...] un argomento è evidenziato dal fatto che, se è omesso, la frase è incompleta, poiché manca di un partecipante (*Marco pettina). Si tratta tuttavia di un argomento particolare, in quanto ha lo stesso referente di quello realizzato come soggetto. Nello ...
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GASPARINI, Evelino (Evel)
Emanuela Sgambati
Nacque ad Altivole, nel Trevigiano, il 24 sett. 1900 da Antonio e da Enrichetta Sarto. Rimasto presto orfano, prima del padre poi della madre, ebbe come tutore [...] lavori storico-culturali ed etnologici.
Il G. morì a Castelfranco Veneto il 29 maggio 1982 "in quell'angolo della Marca Trevigiana dove aveva trascorso l'infanzia e serene, proficue stagioni della maturità e della vecchiaia" (Faccani, 1982-84).
Oltre ...
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I termini di colore (detti anche cromonimi) rivestono un ruolo fondamentale per la percezione e per la rappresentazione simbolica (anche emotiva) della realtà. Fino agli anni Sessanta del Novecento lo [...] , vita o esistenza grigia), della meschinità (anima grigia, individuo grigio).
Compatta l’area di significati per rosa, che marca il femminile (colletto rosa, lobby rosa, quota rosa, telefono rosa, striscia rosa), in contrapposizione al maschile ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] , Leipzig, J.C. Hinrichs’sche Buchhandkung, 2 voll., vol. 1º (Die Mission in Wort und Tat) (1a ed. 1902).
Mancini, Marco (1994), Voci orientali ed esotiche nella lingua italiana, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] da Foresti 1978 e Sanga 1986). Di molte forme diatopicamente marcate (come, per es., il napoletano magnosa, il fiorentino ’indumento rispetto al corpo o ad altri capi.
Conservano marche spaziali anche le forme del tipo corpetto, colletto, corsetto ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] . (a cura di), Il segno in scena. Scritte murali e graffiti come pratiche semio-linguistiche, Ancona, Mediateca delle Marche, pp. 175-223.
Ferrarotto, Marinella (1977), L’Accademia d’Italia. Intellettuali e potere durante il fascismo, Napoli, Liguori ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] della seconda persona sia singolare che plurale: [ˈʧantes] «tu canti», [ʧanˈtades] «voi cantate»; s è anche la marca del femminile plurale: [fjur] «fiore», plur. [fjurs]; [ˈʧivra] «capra», plur. [ʧiˈvres].
Per quanto attiene alle isole linguistiche ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] , perché solo le sinonimie permettono di comprendere "ciò che manchi o ridondi nell'uso". L'osservazione, di marca tipicamente razionalista, mirava a mettere in sottordine le etimologie care al G., giudicate da Breme come generalmente inutili ...
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Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto [...] di una vera e propria anticipazione si applica anche ad alcuni tipi di enunciati nominali (➔ nominali, enunciati), che non contengono alcuna marca linguistica del referente poi evocato nel co-testo successivo, come nel caso di (15) o di (16):
(15 ...
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marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne la proprietà, il luogo di provenienza o...
marca2
marca2 s. f. [dal germ. marka «segno di confine»; cfr. la voce prec.], ant. – 1. Regione di confine. In partic., come termine storico, nell’impero carolingio e negli stati formatisi dopo la sua fine, territorio giurisdizionalmente autonomo,...