Pittore (Belluno 1676 - Venezia 1730), nipote di Sebastiano, con il quale collaborò ripetutamente. Si orientò presto verso il paesaggio, basandosi su Tiziano e sugli esempî di A. Tempesta e J. Eismann, [...] prediligendo composizioni luminose e ricche di effetti atmosferici. Fu importante l'influsso di S. Rosa e A. Magnasco, da cui derivò una pennellata sempre più rapida e sciolta (Paesaggio con s. Girolamo, Belluno, Museo Civico). Fu (1708-16) in ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] ° sec. la scuola veneziana torna ad affermarsi, con S. Ricci, con G. Piazzetta e soprattutto con G.B. Tiepolo, G. Zarlino e C. Monteverdi. Tra gli organisti di S. Marco il maggior contributo allo sviluppo della musica per tastiera è da attribuirsi ...
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VENETO
Dario Croce
Bianca Maria Scarfì
Francesco Monicelli
Mario Dal Mas
(v. venezie, tre, XXXV, p. 78; App. II, II, p. 1096; III, II, p. 1077; veneto, App. III, II, p. 1076; IV, III, p. 805)
Nel [...] . Dipinti: documentazione e conservazione (1984).
A Belluno sono da menzionare la mostra Arte del '600 nel Bellunese (1981), MarcoRicci e il paesaggio veneto del Settecento (1993), Capolavori della pittura veneta dal Castello di Praga (1994) e le ...
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ZAIS, Giuseppe
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Canale d'Agordo (Belluno) il 22 marzo 1709, morto a Treviso nel 1784. Della sua vita risulta solo che dal 1748 al 1768 fu iscritto nel libro della Fraglia [...] lavorò molto per i privati amatori, specie per il console Smith. Nelle sue tele appare la diretta discendenza dall'arte di MarcoRicci, che probabilmente il giovane Z. conobbe di persona. Studiò ad ogni modo le opere di quel maestro e altresì quelle ...
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ZUCCARELLI, Francesco
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore e incisore. Nacque a Pitigliano nel 1702, morì a Firenze nel 1788. Fu scolaro a Firenze di Paolo Aresi e a Roma di G. M. Monaldi e P. Nelli. Viaggiò [...] per tutta l'Italia; a Venezia, dove si trovò dopo il 1730, subì l'influenza di MarcoRicci; a Bergamo si fermò diverse volte (1736, 1747, 1748, 1751), trovandovi aiuto e protezione dal conte Fr. M. Tassi. Si recò a Londra tra il 1751-52 e nel 1768 e ...
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Pittore, nato a Palmanova nel Friuli il 16 giugno 1762, morto a Milano il 24 agosto 1844. Studiò prima a Brescia poi a Venezia con A. M. Zanetti il Giovane, il tiepolesco C. Cedini e lo scenografo A. Mauro. [...] sempre a Milano. Vissuto fra i due secoli, adattò il suo linguaggio derivato dalla cultura settecentesca veneziana (MarcoRicci, Guardi, Canaletto, Tiepolo, Zais, Piranesi), alla nuova visione romantica. Fu riscoperto di recente e il suo tentativo ...
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CARRIERA, Rosalba
Gabriella Gatto
Nacque a Venezia il 7 ott. 1675 da Andrea e da Alba Foresti. Il padre stesso, legista nell'amministrazione privata del procuratore di S. Marco e pittore per diletto, [...] .
Nel 1724, come risulta dai diari (Malamani), furono dipinti i due bellissimi ritratti di Sebastiano e MarcoRicci (Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle), che, in contrapposizione al ritratti delle principesse estensi, mostrano come l'arte della ...
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PELLEGRINI, Giovanni Antonio
Enrico Lucchese
PELLEGRINI, Giovanni Antonio (Antonio, Gianantonio). – «Nacque in Venezia il dì 29 aprile, nel 1675, e battezzato fu nella parrocchia di S. Polo. Il padre [...] Howard conte di Carlisle: secondo George Knox (1995, p. 63) l’ingaggio risalirebbe all’estate del 1709, di nuovo con MarcoRicci, lì ricordato dal 20 novembre di quell’anno. L’incendio del 9 novembre 1940 ha distrutto gran parte dei suoi lavori, ora ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] dell'aggiornamento e della sicurezza del suo gusto, non sembra che il C. abbia intuito la grandezza dei vedutisti veneziani, da MarcoRicci al Canaletto a Guardi, che certo conosceva ma che non incluse di fatto nella sua raccolta: e il fatto è tanto ...
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BARTOLOZZI, Francesco
Alfredo Petrucci
Nacque a Firenze il 25 sett. 1728 da Gaetano, pistoiese, e da Maddalena Pieri. Suo padre, che aveva bottega di orefice sul Ponte Vecchio, pensava di fame senz'altro [...] con lo stesso sentimento, gli affreschi di I. Guarana, i paesaggi mitologici di F. ZuccareW, le vedute di fantasia di MarcoRicci, fra cui il B. inserisce, come per prova di bravura, qualche rame intagliato all'acquaforte e a tratto libero. Tale ...
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cossuttiano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Armando Cossutta; aderente al Pdci (Partito dei comunisti italiani), partito da lui fondato nel 1998, in seguito alla scissione del Partito della Rifondazione Comunista; relativo...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...