La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] scrupolo che si può immaginare, in un "inventario" - spiega il Sanudo - "con il precio di quello mi costorono"; alcuni, con una forse quella di uno studioso di astronomia e di scienze, Marc'Antonio Celeste, autore di un'opera sui moti dei corpi ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] dil Papa e di la corte romana", secondo la testimonianza di Marin Sanudo (5). Fu il preludio di quella che divenne una sorta di " "[...> se veramente volete portar l'insegna di san Marco l'evangelista, è necessario che voi con fatti lo mostriate ...
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La conquista e l'organizzazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Lungo tutto il secolo XIII Venezia si propone come una città in movimento: movimento degli individui e del tessuto urbano, [...] signori di notte. Come già ebbe a scrivere Marin Sanudo, si è spesso ritenuto che esistesse già nella prima San Giovanni di Rialto e case a San Zulian. Quello del figlio Marco vi aggiungeva dei possedimenti a San Bartolomeo, a Sant'Aponal e a ...
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La cancelleria
Marco Pozza
L'istituzione del cancellier grande
Il 7 aprile del 1261, con una parte il cui testo non è pervenuto nella sua interezza, il maggior consiglio del comune di Venezia nominava [...] Il Liber Pactorum I del Comune di Venezia, a cura di Marco Pozza [in preparazione>, I, §§ 2-3).
38. ivi, Secreta, Libri Commemoriali, IV, c. 153) è pubblicato integralmente in Marin Sanudo, Le vite dei Dogi, a cura di Giovanni Monticolo, in R.I.S ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] cf. i testamenti di Girolamo Foscarini quondam Alvise, procuratore di San Marco e di Zuanne Priuli quondam Francesco in A.S.V., Notarile, nr. 105, 28 maggio 1675, testamento di Giustina Sanudo Condulmer vedova Gussoni, sulla quale cf. A. Cowan ...
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La città dei «piaseri»
Feliciano Benvenuti
L’Europa e Venezia
Concorrono molte ragioni per fare della Venezia del Settecento uno dei punti focali dell’attenzione europea, molte ragioni che subito appaiono, [...] ponevano divieti di giocare ai dadi presso la chiesa di San Marco e lo stesso cortile di palazzo Ducale, divieti che si che si teneva a Rialto e di cui è puntuale cronista Marin Sanudo. Esso consisteva, in realtà, in una lotteria dove venivano messi ...
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La formazione dello stato patrizio
Alberto Tenenti
In molte zone dell'Europa fra Medioevo e Rinascimento quasi ogni città di una certa rilevanza costituì un insieme complesso e globale. Ciò fu particolarmente [...] con i potentati turchi si distinsero i Giustiniani di Serifo, i Sanudo di Nasso, i Querini ed i Grimani di Stampalia. Quasi un impero commerciale fu quello dei fratelli Federico, Marco e Fantin Corner nel cuore del Trecento. A partire dalla base ...
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Patriziato e giurisdizioni private
Sergio Zamperetti
Un ceto eterogeneo
Nella tarda primavera del 1646 i fratelli Ottoboni patrizi veneziani non lo erano ancora diventati. Anzi, la complessa trattativa [...] del Duecento cospicue famiglie veneziane, ad esempio i Sanudo, i Dandolo, i Querini o i Giustinian, avevano Secrete che corrono tra le casate nobili di Venetia, in Venezia, Biblioteca Nazionale Marciano, ms. it. cl. VII. 2226 (= 9205), c. 40. Per ...
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Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] mandato di 16 mesi, essi "sentavano" regolarmente a San Marco la mattina, per tre giorni alla settimana e, probabilmente, .S.V., Provveditori di comun, 21 agosto 1552, b. 46.
5. M. Sanudo, De origine, p. 176.
6. Marino Sanuto, I diarii, I-LVIII, a ...
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Le "paure" della società veneziana: le calamità, le sconfitte, i nemici esterni ed interni
Paolo Preto
Paure "naturali" e paure "sociali" nel '500 e '600
Un vecchio cliché storiografico duro a morire [...] dei Veneziani, trasmessoci dalle pagine di Marin Sanudo e Gerolamo Priuli, alla notizia che i Portoghesi quelli del 26 marzo 1511, che danneggia molte case e il campanile di S. Marco, del 7 e 12 luglio 1522, del 17 novembre 1570, del 5 maggio ...
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