utilitarismo
Concezione filosofica che indica nell’utilità (➔ ) il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definì tuttavia nel 18° sec. e trovò in J. [...] ogni singolo atto.
L’utilitarismo tra 1800 e 1900
Nel pensiero economico, l’u. è ripreso dai padri fondatori del marginalismo (➔), S. Jevons (➔) , C. Menger (➔) e M.-E.-L. Walras (➔), e rappresenta un pilastro del sistema teorico neoclassico. Il ...
Leggi Tutto
economia industriale
Patrizio Bianchi
Disciplina che studia la produzione e l’organizzazione del mercato. Nasce da due tradizioni ben distinte, l’inglese ‘economics of industry’ e l’americana ‘industrial [...] crescenti di scala, rilevabile dall’evidenza empirica, si scontrò con l’assunzione di concorrenza perfetta, indotta dall’analisi marginalista, come rilevò P. Sraffa nei suoi lavori del 1925 (Sulle relazioni tra costo e quantità prodotta, «Annali di ...
Leggi Tutto
ZORLI, Alberto
Massimo Paradiso
ZORLI, Alberto. – Nacque a Bagnacavallo il 4 ottobre 1854 da Bernardino e da Camilla Melandri Contessi. Appartenente a famiglia di antica nobiltà, ebbe titolo di conte. [...] e nella proprietà del Giornale di Antonio De Viti De Marco, Ugo Mazzola e Maffeo Pantaleoni, artefici del marginalismo in Italia. Pur rimanendo comproprietario e condirettore sino al 1898, il ruolo di Zorli divenne irrilevante nella conduzione ...
Leggi Tutto
scambio
Teorie economiche e finanziarie
dello scambio
Gli scambi possono riguardare la cessione e l’acquisizione di beni sia strumentali sia di consumo, di servizi privati per l’uso di un fattore di [...] e l’utilità dello scambio, e quindi la sua motivazione, cessano totalmente quando si livellano per ogni scambista le utilità marginali dei due beni.
Nell’incontro tra domanda e offerta di tutti gli operatori presenti in un dato momento sul mercato ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] .
E. Lo Sardo, Il mondo nuovo e le virtù civili. L’epistolario di Gaetano Filangieri, Napoli 1999.
F. Simon, Il marginalismo giuridico di Gaetano Filangieri, «Studi e note di economia», 2009, 2, pp. 243-67.
Si vedano inoltre:
E. Cuomo, Filangieri ...
Leggi Tutto
Economia
Attività che provvede alla collocazione sul mercato delle merci e dei servizi, e quindi l’insieme dei punti di vendita che ne assicurano agli acquirenti la disponibilità.
Nell’ingegneria gestionale [...] ripartizione è definita allora da
[10]
le funzioni di ripartizione F1(x1), F2(x2), ... delle variabili componenti sono dette marginali. Le componenti si dicono indipendenti se
[11]
3. Valori medi e momenti di una distribuzione
Sia X una variabile ...
Leggi Tutto
Il Marx di Croce e quello di Gentile
Giuseppe Vacca
Nell’ottobre del 1899 Benedetto Croce, replicando a un invito del professor Vittorio Racca, che lo esortava a «lasciar da banda l’ozioso lavoro d’interpretazione [...] europeo di fine secolo, così come in filosofia si orientava verso il neokantismo, in economia trovò il suo approdo nel marginalismo (p. 87; cfr. Macchioro 2001, pp. 514-16). La critica radicale del logico-storico sviluppata da Gentile nel suo primo ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] tempi e con la riflessione economica dei loro colleghi stranieri (Finoia 1983). Come tanti furono i filoni corrosivi del marginalismo, così anche la cosiddetta economia corporativa non fu una corrente di pensiero omogenea (Duchini 1994, § 3).
Tanto è ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] piano scientifico, la fine del 19° sec. vide una forte reazione all’indirizzo storicistico e sociologizzante con il prevalere del marginalismo, cioè di quell’approccio scientifico che pone alla propria base i concetti di scelta e di equilibrio e che ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] concetto di giustizia sociale nella tradizione italiana. Alla luce del dibattito di fine Ottocento tra Scuola storica e nascente marginalismo, sboccia e si articola il concetto di economia sociale. Il dibattito in parola è largamente un fenomeno che ...
Leggi Tutto
marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...