COSSA, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Milano il 27 maggio del 1831 dal nobiluomo Giuseppe, paleografo, e da Giustiniana Magnacavallo. Studiò legge a Pavia, allievo di Andrea Zambelli, che era titolare [...] C. servì egregiamente allo scopo.
Ma nell'ultimo decennio del secolo, nel clima di rinnovamento intellettuale originato dal marginalismo e dal marxismo, gli studi storici non potevano più soddisfare i bisogni culturali dei giovani economisti. Il C ...
Leggi Tutto
VALORE
Ugo Spirito
. Economia (fr. valeur; ted. Wert; ingl. value). - Il concetto di valore, collegato per un verso a quello di utilità e per un altro a quello di prezzo, è al centro della scienza economica [...] è stata vinta con un atto di forza ed è stata escogitata la famosa teoria dell'utilità marginale. Tutta la cosiddetta economia marginalista ha preso le mosse da questo presupposto fondamentale e si è trascinata nell'illusione di vincere in ...
Leggi Tutto
BISOGNI
Stefano Zamagni e Riccardo Luccio
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Il problema della soddisfazione dei bisogni e della ricerca dei mezzi più idonei a tal fine ha rappresentato lo scopo [...] risulterà la sua produttività.
I tre principî fondamentali dei bisogni
Il punto di vista che caratterizza il sorgere del marginalismo e l'opera di alcuni tra i suoi più autorevoli esponenti individua nel concetto di bisogno il fondamento di una ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] teoria non meramente funzionalistica della cooperazione non può che riconoscersi nella prospettiva di studio dell’economia civile.
Marginalismo e cooperazione
Un modo per mettere alla prova la valenza esplicativa dell’approccio supply-side è quello ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ferdinando Galiani
Pier Luigi Porta
Ferdinando Galiani è universalmente considerato tra i massimi economisti di ogni tempo. Appartiene infatti al gruppo ristretto di economisti italiani annoverati tra [...] in Id., Saggi bibliografici e storici intorno alle dottrine economiche, Roma 1953, pp. 267-305.
E. Kauder, Genesis of the marginal utility theory: from Aristotele to the end of the Eighteenth century, «Economic journal», 1953, 63, 251, pp. 638-50.
J ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Stato nazionale
Vera Negri Zamagni
Stato e nazione non sono concetti coestensivi, il primo facendo riferimento a uno spazio di legislazione e di politica comuni senza nulla implicare riguardo alle caratteristiche [...] , su un Francesco Ferrara, rigoroso rappresentante del liberismo, e su Vilfredo Pareto, fra i più noti rappresentanti del marginalismo, come anche in seguito su studiosi di fede marxista. Ma non si può non ammettere che almeno fra Settecento ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Augusto Graziani
Giorgio Gattei
Collocare Augusto Graziani nella storia del pensiero economico italiano non è agevole, perché egli non è stato un ‘grande’. È stato comunque uno dei fondatori in Italia [...] incremento della quantità di ricchezza, supposte costanti tutte le circostanze (Istituzioni di economia politica, 19082, p. 64).
Sia questa utilità marginale U′A. Il prezzo d’acquisto della merce A, a meno di un coefficiente m che riflette l’utilità ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Benedetto Croce
Riccardo Faucci
Joseph A. Schumpeter osserva che «la filosofia di Benedetto Croce […] per noi ha un particolare interesse, sia perché lo stesso Croce fu un po’ economista, sia perché [...] in uno studio a tappeto dell’economia politica borghese, spaziando da Adam Smith a David Ricardo ad Alfred Marshall ai marginalisti della scuola austriaca (Conversazioni critiche, serie I, 19423, p. 293) per cercare l’elemento comune a tutte le varie ...
Leggi Tutto
In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] e la prestazione della sua attività, e nel fatto che del l. non è possibile fare scorta.
Secondo l’impostazione marginalista (➔ marginalismo), l’offerta di l. di un individuo scaturisce da un processo razionale di scelta tra l’utilità, in termini di ...
Leggi Tutto
(VII, p. 700; App. I, p. 309; II, I, p. 444; III, I, p. 257; IV, I, p. 310)
Popolazione. − Il B. rimane uno dei paesi più estesi (8.511.965 km2) e più popolosi (oltre 150 milioni di ab.) della Terra: occupa [...] la liricità problematica di aspirazioni filosofiche si alterna al confessionismo di conflittualità sociale: ed ecco di nuovo la poesia dei marginali, la poesia femminista, la poesia negra, che si rivela in antologie come Axé, 1982, o A Razão da chama ...
Leggi Tutto
marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...