Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] ebr. šalôm «pace», saluto ebraico (1869 in «Annali delle Università toscane» 11); sheol < ebr. šǝ’ôl «l’oltretomba» (1843 (1a ed. 1966).
Di Palma, MariaTeresa (1985), Cartografia medievale, in L’Oriente. Storie di viaggiatori italiani, Milano, ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] a base toscana) la /ˈɛ Mario ama Maria
incremento del picco di F0 su Mario, e successiva graduale discesa tonale
b. Mario ama Maria?
incremento del picco di F0 su Mario, e successiva ascesa tonale finale
c. Mario ama Maria
picco di F0 su Maria ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] All’inizio del Cinquecento risiedevano a Norimberga molti toscanidi Pisa e Firenze, che ospitavano anche giovani compatrioti es., redigere i testamenti. Sapevano l’italiano la stessa MariaTeresa e gli imperatori; dopo tutto, l’italiano era una ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] inni sacri (La Risurrezione, Il Nome diMaria, Il Natale, La Passione), mentre il . Dopo il nuovo matrimonio con Teresa Borri nel 1837, Manzoni intensifica riferimento all’uso vivo e parlato di Firenze e diToscana. La concezione della lingua come uso ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] l’offerta di scuole, promossa da MariaTeresa e Giuseppe II, non ebbe sostanziali effetti nella bassa Lombardia, dove i figli dei salariati non le frequentarono, mentre li ebbe nell’alta Lombardia dell’artigianato e dell’emigrazione (Toscani 1993 ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] di diversa provenienza regionale, se il contesto non aiuta:
La pronuncia toscana e romana di pece ad altri sembra pesce; la pronuncia emiliana di 732-748.
Sobrero, Alberto A. & Romanello, MariaTeresa (1981), L’italiano come si parla in Salento, ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] di Strada di Roccavignale (Savona);
(g) in Sardegna: il romaniscu o arbaresca dei ramai di Isili;
(h) in Toscana: l’arivarésco dei calderai ambulanti didi sociolinguistica, Roma - Bari, Laterza.
Berruto, Gaetano & Vicari, Mario (2008-2009), Di ...
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Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] , Gino e Dino (accentrati tra Nord e Toscana), Elio, Maurizio, Walter e Amedeo (centro- e altri, evitando di dare il nome María); in altri periodi e luoghi Maria era sia considerato , Cunegonda paiono troppo pesanti, Tereso o Uga strani, Libertino, ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] (Firenze 1660) in occasione delle nozze di Luigi XIV con MariaTeresa d'Austria. L'opera, dedicata al Cimento, Firenze 1841, pp. 36, 61, 75 ss.; F. Inghirami, Storia della Toscana, I,Fiesole 1843, pp. 521 s.; C. B. Stark, Handbuch der Archologie der ...
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fraccata s. f. (dial.) Negli usi molto colloquiali, una grande quantità; (fig.) un fracco, un sacco, un mucchio. ◆ Si riferisce a Borrelli? «Già. Vorrei sapere da dove nasce questa storia. Nessuno nella maggioranza ha invocato il colpo di spugna....