PITONI, Giuseppe Ottavio
Siegfried Gmeinwieser
PITONI, Giuseppe Ottavio. – Nacque il 18 marzo 1657 a Rieti, primogenito del reatino Vincenzo Pitoni, di famiglia agiata, e di Lucrezia Tedeschi, originaria [...] di Rieti (non senza tenere contatti con le confraternite locali), nel 1676-77 fu chiamato a S. Marco a Roma (in palazzo Venezia); fu anche organista a S. Girolamo della Carità (fino al 1679) e a S. GiacomoMaria Maggiore. Nel 1719 divenne maestro di ...
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Cecchi, Emilio
Scrittore e saggista, nato a Firenze il 14 luglio 1884 e morto a Roma il 5 settembre 1966. Tra i protagonisti della saggistica e del giornalismo del Novecento, spaziò dalla critica letteraria [...] C. ricorse a una nutrita schiera di sceneggiatori provenienti dalla critica e dalla letteratura: Mario Soldati, Umberto Barbaro, Guglielmo Alberti, Raffaele Viviani, Corrado Alvaro, Aldo De Benedetti, Giacomo Debenedetti, Alessandro De Stefani, Luigi ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] preminente in ➔ Giacomo Leopardi, ad es. nel primo verso de “La sera del dìdi festa”, dove di retorica, Milano, Bompiani (1a ed. 1988).
Rosiello, Luigi (1963), Le sinestesie nell’opera di Montale, «Rendiconti» 7, pp. 1-19.
Tempesti, Anna Maria ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] mia terra», “A Zacinto”, vv. 12-13). Ma è ➔ Giacomo Leopardi a fornire in versi una definizione della litote quando, in “A
(Francesco Maria Piave, Rigoletto, vv. 514-516)
e a ricorrere spesso in ➔ Gabriele D’Annunzio con un cumulo di diverse figure ...
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BALDASSERONI, Giovanni Giacomo
Nicola Carranza
Nacque a Pescia il 14 maggio 1710, da una famiglia delle più cospicue della città. Compiuti i primi studi a Pescia e nel seminario di Lucca, nel 1729 iniziò [...] , Marcello Venuti, mons. Pier Francesco Foggini, amico di mons. Giovanni Bottari e sodale del circolo romano dell'"Archetto", Angelo Maria Bandini, mons. Giovanni Domenico Mansi di Lucca e Anton Maria Salvini. Il B. curò l'edizione delle Ponderazioni ...
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Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] in Italia con il primo poeta della ➔ Scuola poetica siciliana, Giacomo da Lentini, che ne è pertanto considerato l’inventore. Del «Studj di filologia romanza» 4, 1 (rist. anast. a cura di R. Fedi, Firenze, Le Lettere, 1977).
Duso, Elena Maria (2004), ...
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Marinetti, Filippo Tommaso
Gianni Rondolino
Scrittore, poeta, autore drammatico, organizzatore culturale, nato ad Alessandria d'Egitto il 22 dicembre 1876 e morto a Bellagio il 2 dicembre 1944. Fra [...] Teoria e invenzione futurista. F.T. Marinetti, a cura di L. De Maria, Milano 1968.
S. Briosi, F.T. Marinetti, Firenze 1969.
Per conoscere Marinetti e il Futurismo, a cura di L. De Maria, Milano 1973.
F.T. Marinetti futurista. Inediti, pagine disperse ...
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Brancati, Vitaliano
Raffaele Manica
Scrittore e sceneggiatore, nato a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907 e morto a Torino il 25 settembre 1954. La causticità e persino il timbro allucinato e sferzante [...] , con Sergio Amidei, Sandro Ghenzi, Angelo Besozzi, Gino Sensani e, non accreditato, Giacomo Debenedetti, per Gelosia (1942) di Ferdinando Maria Poggioli, da Il marchese di Roccaverdina di L. Capuana; con Umberto Barbaro e Luigi Chiarini per La bella ...
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Bonacci Brunamonti, Maria Alinda
Poetessa (Perugia 1841 - ivi 1903). Iniziò giovanissima a comporre versi, per lo più d’argomento religioso (Canti, 1856), ma anche idilli ed elegie che ricalcano superficialmente [...] ammessa al voto, unica donna, per speciale concessione del seggio di Recanati, città dove la Bonacci risiedeva dal 1854. Nel l’amicizia di molti letterati italiani tra cui Terenzio Mamiani, Niccolò Tommaseo, Francesco De Sanctis e Giacomo Zanella. ...
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Michele Tagliabracci
Nacque a Fano attorno al 1544 da Francesco e Mattea, primogenito di cinque fratelli tra i quali Francesco, sacerdote e letterato; non sono note le circostanze che indussero il D. [...] di Giesu Christo salvatore del mondo, della gloriosa Vergine Maria, di san Giovanni Battista, di s. Paolo e dei dodeci apostoli di J. Périon (Venezia: Giovanni Guerigli, 1592) e gli scritti di , t. III, Milano: Luigi diGiacomo Pirola, 1848, p. 159; ...
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malinconioso
malinconióso (ant. maninconióso, malinconóso, maninconóso) agg. [der. di malinconia]. – Nel linguaggio ant. o letter., lo stesso che malinconico, che soffre di malinconia, che è in uno stato di malinconia, o che mette malinconia:...
securitarismo
s. m. Tendenza collettiva alla ricerca della sicurezza, della stabilità e dell’ordine. ◆ «Il raid di Roma non mostra già un corto circuito xenofobo, nel contesto del securitarismo? Se la reazione securitaria non è controllata...