MARSILI, Antonio Felice
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Antonio Felice. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1651, e non nel 1649 come riportano Fantuzzi e quanti lo hanno seguito. Era il figlio primogenito [...] 1680; Id., Osservazioni sopra i due sepolcri antichi ritrovati nella villa di Cinquanta nel Bolognese, in C.C. Malvasia, Marmora Felsinea, Bononiae 1690; Breve elogio di monsignor Anton F. Marsilli…, in Giorn. de’ letterati d’Italia, VIII (1711), pp ...
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VALPERGA DI MASINO, Carlo Francesco II.
Andrea Merlotti
– Nacque al castello di Masino (Torino) fra il 1654 e il 1655, figlio primogenito del conte Ludovico (1634-1658), mastro di campo della fanteria [...] , V, Paris 1711, p. 309; A.M.L. D’Orléans Montpensier, Mémoires, a cura di A. Chéruel, IV, Paris 1859; A. Ferrero della Marmora, Le vicende di Carlo di Simiane, Marchese di Livorno poi di Pianezza fra 1672 e 1706, Torino 1862, pp. 9, 121, 131 s., 158 ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Nino CORTESE
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Nacque in Nizza Marittima il 4 luglio 1807, secondogenito di Domenico, un piccolo armatore e capitano di navi da cabotaggio, e di Rosa Raimondi, che forse più del [...] Italiani nel 1848 era G. e lo disconobbero". Giudizio non dissimile da quello che alla fine del '49 diede Alfonso La Marmora: "Fu grave errore non servirsene. Occorrendo una nuova guerra è uomo da impiegare".
Chiamato a Roma l'anno dopo, alla vigilia ...
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Antico Oriente e Islām - L'antico Oriente non ha conosciuto la biografia, almeno nel senso rigoroso del termine. Cronache di re egiziani e assiri, e ancor più iscrizioni sepolcrali od onorarie di sovrani [...] raccolte dal Florimo, e nelle molte biografie del Verdi e d'altri nostri musicisti; nelle vite di Camillo Cavour, Alfonso La Marmora, Vittorio Emanuele II, Vincenzo Gioberti del Massari e in quelle di Garibaldi e di Nino Bixio del Guerzoni; giù fino ...
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TRIESTE (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Ferdinando FORLATI
Attilio TAMARO
Giacomo BRAUN
Lina GASPARINI
B. F. T. B. F. T.
Città della Venezia Giulia, capoluogo di provincia; si affaccia sull'omonimo [...] seggi. Sciolto presto dal governo, il consiglio si ricostituì nel 1862 con eguale maggioranza. Nel 1865, avendo La Marmora con un'infelice frase valorizzato l'ipoteca germanica su Trieste, e avendo il Comitato triestino protestato pubblicamente in ...
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La dimensione demografica e sociale
David Jacoby
A partire dal tardo secolo XI la presenza veneziana nel Mediterraneo orientale crebbe in modo costante, esprimendosi soprattutto in un aumento della [...] e i Vidal, o "popolani" come i Brizi, insediati ad Acri sin dalla seconda metà del secolo XII, e i Marmora. Queste ultime due famiglie, particolarmente abbienti, e altre di ceto "popolano" come i Barisan, i Benedetto, i Bondumier, i Boninsegna ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] all’8 dicembre 1862); ministero Farini (fino al 4 marzo 1863); ministero Minghetti (fino al 28 settembre 1864); ministero La Marmora (fino al 31 dicembre 1865), seguito da un suo secondo ministero (fino al 20 giugno 1866).
A testimonianza del ruolo ...
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Musica e teatro
Carlotta Sorba
La sera del 18 febbraio 1861 si festeggiava a Torino, in piazza Castello, l’inaugurazione del nuovo Parlamento italiano avvenuta quel giorno. Era in programma un concerto [...] nel gennaio del 1859 un corrispondente dell’«Opinione» di Torino – ed i nomi di Vittorio Emanuele, di Cavour, di La Marmora ecc. vi sono iscritti sopra. La gioventù specialmente ha ora di continuo in bocca il nome di Verdi, poiché questo fortunato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] con esponenti della tradizione sardo-piemontese e ligure come Giacinto Provana di Collegno (1793-1856), Alessandro Ferrero della Marmora (1789-1863), Lorenzo Nicolò Pareto (1800-1865) e Angelo Sismonda (1807-1878). A Torino, peraltro, approdò nel ...
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CONTINUITÀ DELL'ANTICO (ν. S 1970, p. 725, s.v. Sopravvivenza dell'antico)
S. Settis
«Sopravvivenza», «tradizione», «influsso», «imitazione», «deduzione», «derivazione», «assimilazione», e così via: [...] Ages, Londra 1989.
L'ipotesi interpretativa sopra accennata si troverà meglio articolata nei seguenti articoli: S. Settis, Tribuit sua marmora Roma. Sul reimpiego di sculture antiche, in AA.VV., Lanfranco e Wiligelmo, II, Duomo dì Modena, Modena 1984 ...
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