L'industria alimentare nel mercato globale tra tipicità locali e multinazionali
Francesco Chiapparino
Affrontare il tema del rapporto tra la moderna industria alimentare italiana e le tipicità regionali [...] che così si crea viene in larga misura rifornito da produttori stranieri. È infatti soprattutto l’industria marsigliese che, anticipando quella napoletana e quella ligure nella meccanizzazione, assume il primato nell’approvvigionamento di prodotti ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] leggende diffuse qua e là sulla massoneria, credute a lungo anche da molti cattolici, grazie alla fantasia mistificatrice del marsigliese Jogand-Pagès più noto come Taxil. Ebbero il merito di stimolare la resistenza dei cattolici, di rafforzarne la ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] linea generale, si sosteneva la Lega), nel 1591 inviava una guarnigione nel castello d'If, all'imbocco del porto marsigliese, sottoscrivendo con il capitano della cittadella l'impegno a tenerlo in nome di chi fosse infine riconosciuto re di Francia ...
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Il 43-45
Raffaele Liucci
Il ’43-’45
De Pisis, «malgré les tempêtes»
Nel settembre del ’43, il pittore marchese Luigi Filippo Tibertelli, più noto con il nome d’arte di De Pisis, in fuga dai bombardamenti [...] civili e armati per le calli, i ponti, i campi e poi in Piazza S. Marco; parole come popolo e liberazione; la Marsigliese e l’Internazionale urlate a voci spiegate»(113). Ovunque, per giorni e giorni, è un tripudio di felicità. «Erano giorni quelli ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] G. Cozzi, Stato e Chiesa, p. 44.
78. Ibid., pp. 42-46.
79. Ibid., pp. 47-50.
80. Come quella del mercante marsigliese Claudio Caza, che a Venezia nell'estate del 1585 andava profetizzando: "che fra 10 anni tutti saressimo d'una legge lutherana et ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] introdussero in Russia l'arte del ritratto (Hans Detterson, Stanislao Lopucki, Daniele Wuchters, ecc.). Fra questi il marsigliese Luigi Caravaque (1716-54) esercitò una notevole influenza sui giovani russi. Andrej Matveev e i fratelli Nikitin (prima ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] attribuiremo ad altre cose sue: non già alla «canzone patriottica» Passapòrt d'ij aristocrat, un inno rivoluzionario, la Marsigliese del Piemonte, scaturito, sentiamo, dall'intimo petto del poeta, certo una delle voci più schiette e più vibrate ...
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marsigliese
marsigliése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla città di Marsiglia, nella Francia merid.: il porto m.; dialetto m. (o assol. il marsigliese); zuppa di pesce alla m., la bouillabaisse. 2. s. m. e f. Abitante,...
anticedista
(anti cedista), s. m. e f. e agg. Chi o che è contrario alla Comunità europea di difesa, alla costituzione di un esercito europeo; con particolare riferimento ai politici francesi della metà degli anni Cinquanta contrari alla ratificazione...