. Con questo nome si suol indicare quell'indirizzo del pensiero filosofico-giuridico, secondo cui si cerca nella volontà e nell'accordo tacito o espresso degl'individui il fondamento e la giustificazione [...] nell'Ockam, in MarsiliodaPadova, in Nicolò di Cusa, si fa strada l'idea che la sovranità sorge da un patto tra regolare i rapporti tra i sudditi e il sovrano. Tale teoria implicava da un lato che ogni governo è fondato sopra un patto tra gl' ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] dello stato; frattanto un nuovo orientamento religioso, per bocca dei valdesi, degli spirituali, dei lollardi, di MarsiliodaPadova, di Giovanni di Jandun, di Guglielmo Ockam, di Giovanni Wycliffe, attaccava sempre più violentemente la disciplina e ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] politica greco-romana, della quale Aristotele può essere considerato il massimo esponente, cui si sono richiamati autori come MarsiliodaPadova e, in età moderna, N. Machiavelli e J.-J. Rousseau. Questi ultimi hanno fatto della tradizione romano ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] e nella stessa Parigi ebbe un rappresentante notevolissimo, all'inizio del sec. XIV, in Giovanni di Jandun (v.), che daMarsiliodaPadova (v.), durante il suo soggiorno parigino dopo il 1312, ebbe il commentario ai problemi d'Aristotele di Pietro d ...
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Affermano generalmente gli storici che le origini colonnesi sono avvolte dall'oscurità. Taluno narrò che i C. fossero venuti dalla Germania; e questa opinione fu anche attribuita universalmente a Francesco [...] , Francoforte 1614) polemizzò MarsiliodaPadova. Stefano, nipote di Sciarra, fu da Urbano VI creato cardinale nuovo splendore venne la famiglia C. con Oddone che, nominato cardinale da Innocenzo VII il 12 giugno del 1405, fu nel 1417 eletto pontefice ...
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Fra le molte comunità religiose formatesi in Boemia durante la riforma cèca nel sec. XV, l'Unitas fratrum è una delle più importanti. Espulsi dalla Boemia dopo la sconfitta del 1620, i Fratelli mantennero [...] consacrazione della chiesa madre fin dall'epoca del papa Silvestro I. La maggioranza dei Fratelli, seguace delle teorie di MarsiliodaPadova, elesse di propria autorità tre preti, fra i quali un vescovo nell'anno stesso in cui erano scoppiate le ...
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MANFREDI
Raffaello Morghen
. Figlio di Federico II di Svevia e di Bianca Lancia, che l'imperatore sposò poco prima che ella morisse, per legittimare il figlio avutone.
M. era nato nel 1232 ed era tra [...] in cui solo risiedeva il diritto di conferire l'impero: significativa anticipazione di quelle che poi saranno le idee di Dante, di MarsiliodaPadova, di Ludovico il Bavaro, di Cola di Rienzo. Ma il suo appello rimase senza risposta, e Carlo d'Angiò ...
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OCCAM (o Ockham), Guglielmo di
Guido Calogero
Pensatore inglese, massimo rappresentante della filosofia del sec. XIV e della crisi terminale a cui in quel periodo andò incontro il pensiero del Medioevo. [...] dei pensatori politici dell'uscente Medioevo che, come MarsiliodaPadova e Giovanni di Jandun, sostenendo la politica del (Venezia 1513) e il Dialogus (Lione 1495): per gli altri è da vedere la silloge di M. Goldast, Monarchia, II, Francoforte 1614, ...
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Filosofia. - Con il termine di attualismo o idealismo attuale s'indica la concezione di Giovanni Gentile (v.), il cui principio fondamentale è nel nuovo concetto di atto o di atto puro (G. Gentile, Riforma [...] politica scolastica.
Nel campo del diritto, dell'economia e della politica sono da ricordare: G. Maggiore (Filosofia del diritto, Palermo 1921); F. Battaglia (MarsiliodaPadova e la filosofia politica del Medioevo, Firenze 1928; La crisi del diritto ...
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Erudito, teologo e polemista tedesco, nato, forse a Mainsberg presso Schweinfurt, verso il 1310, morto a Ratisbona l'11 aprile 1374. Studiò a Erfurt e a Parigi, diresse la Scuola di Santo Stefano a Vienna, [...] Urbanum V) e per i papi nella lotta contro l'Impero (Planctus Ecclesiae in Germania, 1337), polemizzando anche con MarsiliodaPadova (Oeconomica, 1353) e con Occam (De translatione imperii, 1355). Nello Speculum felicitatis (1348) espose le sue idee ...
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